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Piste&Pedane / Baldini: "si poteva fare anche meglio"

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Martedì 18 Luglio 2017

bydgoszcz 2

di Daniele Perboni

Permettete un paradosso? Due argenti e un bronzo. Sarebbe allora questo il bottino della giovane Italia ai Campionati Europei under 23 di Bydgoszcz (Polonia). Stupiti? Pensate ad un errore dello scrivente o che, sempre l’articolista in questione, abbia preso un abbaglio, sia andato improvvisamente fuori di melone? Niente di tutto questo. Le nude e fredde statistiche stanno lì, a dimostrare che abbiamo pienamente ragione. Facciamo i nomi dunque dei medagliati made in Italy. Argento: Christian Falocchi (alto), Filippo Randazzo (lungo); bronzo: Sebastiano Bianchetti (peso). Stop. Gli altri, tutti a casa con qualche rammarico. Ma come, e il resto della squadra? Quale resto? Questi sono i nostri migliori rappresentanti saliti sul podio. Gli altri, molti altri, hanno raggiunto la finale ma non hanno contribuito a mettere medaglie nel carniere.

Hanno, questo sì, permesso alla giovane rappresentanza azzurra di piazzarsi al quinto posto nella speciale classifica a punti, quella che prende in considerazione i finalisti (dal primo all’ottavo posto). assegnando punti ai vari piazzamenti. Possiamo, dunque, ritenerci soddisfatti di questa trasferta in terra polacca? Lasciamo la parola a Stefano Baldini, il direttore tecnico delle squadre giovanili: «Abbiamo fatto una gran figura anche nel medagliere e tutto questo, naturalmente, grazie anche all’ottimo lavoro dei tecnici personali, che ringrazio sentitamente. Trenta finalisti sono una gran bella cosa. Decisamente bene sono andati i maschi, che hanno eguagliato le medaglie della Gran Bretagna. Sono numeri che emozionano e danno soddisfazione. Questi visti in Polonia sono ragazzi già maturi e di un certo livello. Molti avranno un bel futuro. Non dobbiamo e non possiamo permetterci di perdere per strada nessuno. E per far questo ho bisogno di uno staff come quello che avevo qui a Bidgoszcz. L’ho detto ai ragazzi e ai tecnici. “Quest’anno abbiamo avuto la possibilità di investire in raduni. E questi risultati confermano la scelta e la fiducia”. Per il futuro, mi piacerebbe avere anche qualcosa in più. Sono soddisfatto di tutta la mia squadra, tecnici e medici, anche se sono convinto che si poteva fare meglio».

Le parole di Baldini sembrano stridere rispetto a quanto abbiamo scritto in apertura? Decisamente. Già, perché alcuni acuti, fra cui i tre gradini più alti del podio, tanto per capirci, sono stati ottenuti da ragazzi che molti nello Stivale faticano a considerare come italiani. Gli ori di Yeman Crippa (5000), Yohanes Chiappinelli (3000 siepi, nella foto Colombo/Fidal), Ayomide Folorunso (400 ostacoli), l’argento di Ahmed Abdelwahed (3000 siepi) e il bronzo di Erika Furlani (alto) portano il marchio di ragazzi che, pur essendo italiani a tutti gli effetti, hanno storie diversissime alle spalle, ma con un unico comune denominatore. Sono nati fuori dall’Europa o con genitori non certo al cento per cento di “pura razza italica”, come si diceva un tempo. O come la intendono ancora oggi troppi cittadini.
 
Anche se nello sport, e nella fattispecie nell’atletica, questi ragazzi hanno contribuito, e non poco, a farci sorridere e risollevare le sorti di questo sport che a ogni piè sospinto viene dato per morto e sepolto. A qualcuno, forse a molti, questo nostro elementare e forse semplicistico ragionamento non potrà esser gradito. Ma questa, signori, è la realtà dei fatti. Aprirsi al mondo e alla multiculturalità. Null’altro riuscirà a salvarci.

 
EUROPEI U-23
Bydgoszcz, POL – 13/16 Lug 2017


LE MEDAGLIE

ORO [3] – Yeman Crippa (5000); Yohanes Chiappinelli (3000 Siepi); Ayomide Folorunso (400 ost.).
ARGENTO [3] – Ahmed Abdelwahed (3000 siepi); Christian Falocchi (Alto); Filippo Randazzo (Lungo).
BRONZO [2] – Sebastiano Bianchetti (Peso); Erika Furlani (Alto).

I FINALISTI (primi 8)

QUARTI [0]
QUINTI [5] – Daniele Corsa (400); Isabel Mattuzzi (3000 siepi); Eleonora Dominici (20km marcia); Chiara Torrisi, Alessia Niotta, Elisabetta De Andreis, Johanelis Herrera (4x100); Ylenia Vitale, Virginia Troiani, Alexandra Troiani, Ayomide Folorunso (4x400)-
SESTI [6] – Lodovico Cortelazzo (200); Simone Poccia (110 ost.); Luigi Robert Colella (Asta); Giuseppe Leonardi, Mattia Casarico, Alessandro Galati, Daniele Corsa (4x400); Elena Bellò (800); Ottavia Cestonaro (Triplo).
SETTIMI [6] – Luca Antonio Cassano (100); Samuele Cerro (Triplo); Leonardo Fabbri (Peso); Gian Piero Ragonesi (Disco); Andrea Agrusti (20km marcia); Giulia Aprile (1500).
OTTAVI [4] – Simone Colombini (3000 siepi); Gabriele Chilà (Lungo); Simone Forte (Triplo); Diana Cacciotti (20km marcia).
 

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