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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Piste&Pedane / Se due Direttori Tecnici son meglio di uno, ...

Martedì 17 Gennaio 2017

elio-locatelli

di DANIELE PERBONI

Letargo finito! Si riprende ad esplorare l’attività di questa amata/odiata atletica che ci accompagna da oltre quarant’anni. Almeno per quanto riguarda l’estensore di codeste note. Nuovo anno uguale nuova vita? E perché mai dovrebbe essere così? Quale spartiacque abbiamo oltrepassato per indurci a pensare che alla fine dei canonici dodici mesi si debba mutare abitudini? Perché non farlo a febbraio, o maggio, settembre, financo a novembre, mese deputato a festeggiare chi non c’è più? Ma che volete farci, abitudini e stupide tradizioni sono così incancrenite che non è proprio facile lasciarseli alle spalle. Bene, dopo le solite baggianate iniziali ci sembra il caso di far sul serio.

Ci eravamo lasciati a fine dicembre con le buone prove offerte dagli azzurri agli Europei di cross casalinghi e la nomina di Elio Locatelli a nuovo commissario tecnico per gli atleti “elite”. Ci ritroviamo sempre con questo nome che ci accompagnerà per tutto l’anno. Stando a quanto annunciato dalla Federazione, il 20 di questo mese la nuova struttura tecnica verrà ufficialmente presentata. Ecco il comunicato federale: “Sono previsti gli interventi del presidente FIDAL Alfio Giomi, del Direttore Tecnico dell'Alto Livello Elio Locatelli e del Direttore Tecnico allo Sviluppo Stefano Baldini”. Tutte qua le novità? potrebbero obiettare i soliti quattro lettori quattro. Certo che no. Suvvia cercate di esser benevoli verso questo povero cristo che si è accollato l’onere di rendervi edotti sullo sport che tanti frutti amari ci ha fatto ingoiare, specialmente in quest’ultimo decennio.

La stagione agonistica invernale si è avviata ufficialmente il 6 gennaio con il cross del Campaccio, creatura lombarda che quest’anno ha spento le 60 candeline, è proseguita con il cross della Vallagarina (40.esima edizione, domenica 15 gennaio) e ci allieterà domenica 22 gennaio con la classicissima del fango lombardo: la “Cinque Mulini”, manifestazione che si tiene ininterrottamente dal 1933. Neppure il secondo conflitto mondiale riuscì a fermarla. Così domenica prossima la “vecchia nobile decaduta” compirà la bellezza di 85 edizioni.

Contemporaneamente anche la stagione in sala, ha iniziato a sfornare risultati. Apprezzabili, non vi sono dubbi, specialmente sul fronte dei più giovani. Insomma l’attività in pista sotto tetto ricalca, almeno in questo primo scorcio di stagione, quanto già visto la scorsa estate: giovani in bella evidenza, risultati assoluti decisamente scarsi pur con qualche eccezione. E qui non ci resta che riallacciarci a quanto scritto da Vanni Lòriga nel suo ultimo articolo (“Sui sentieri abbandonati dalla cultura”). Una lunga intervista a Ugo Ranzetti in cui si cerca di spiegare i “perché” della fallimentare politica tecnica federale. Insomma, nulla di nuovo sotto il pallido sole invernale.

Non ci resta che piangere, allora? È presto per questo spiacevole esercizio. Lasciamo passare qualche mese prima di fare i classici portatori di sventura. Vedi mai che lo stellone ci porti qualche dono in ritardo? Il clou al coperto, infatti, lo avremo a inizio marzo, con i campionati continentali in quel di Belgrado. Attendiamo dunque fiduciosi, …

 

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