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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Opinioni / Federica: "Capitano, mio capitano, ...".

Sabato 14 Gennaio 2017

pellegrini-fazio

di LUCIANO BARRA

Domenica scorsa da Fazio, a Che tempo che fa, c’era Federica Pellegrini. Molto brava, oltre che sempre affascinante come atleta e come donna. Lei ha ripetuto qualcosa che aveva già detto altre volte: mi riferisco alla sua affermazione di essere stata scelta come portabandiera ai Giochi di Rio. E c’è da crederle. Poi ha sempre aggiunto il suo orgoglio di essere stata scelta come "capitana" della squadra Italiana. Questa seconda affermazione mi ha suggerito una serie di domande. La prima è: ma essere portabandiera significa automaticamente essere "capitano"?

E se questo è l’interpretazione, quale è il ruolo del "capitano"? Personalmente credo che non sarebbe male percorrere questa strada, ma non solo formalmente, solo con dichiarazioni televisive per intenderci, ma anche concretamente. Non credo che Federica abbia svolto tale ruolo a Rio, ruolo che le avrebbe richiesto di riunirsi con tutti gli altri capitani delle diverse discipline Italiane presenti nella squadra (particolarmente quelli degli sport di squadra).

Né d’altronde mi pare che la Pellegrini dopo le sue gare sia rimasta a Rio a “supportare” il resto della squadra una volta terminate le proprie. Va ricordato come in altri Paesi, Stati Uniti in particolare, i portabandiera/capitani vengono scelti con votazione diretta di tutta la squadra olimpica. Ciò avviene anche in altri Paesi del Nord Europa e anglosassoni. Rammento che in Norvegia, in vista dei Giochi di Vancouver, venne deciso che gli atleti avrebbero viaggiato in business e i dirigenti in economica.

Alla luce di quanto è accaduto nelle recenti elezioni federali dove grandi campioni non sono riusciti ad essere eletti alla Presidenza, non meriterebbe di rivisitare tutta la materia. Esiste sempre la Commissione Atleti? Esistono e funzionano quelle Federali? Come incidono nei loro ruoli sulle attività sportive? Viene seguito l’esempio del CIO?

Apriamo un dibattito?
 

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