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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Atletica / La IAAF volta pagina: ma lo fara' in quattro anni

Lunedì 5 Dicembre 2016

montecarlo-2016

Allora, è vero Il congresso straordinario convocato da Seb Coe a Montecarlo lo scorso sabato ha dato un colpo di volano al processo di ammodernamento della IAAF, della sua struttura e della sua filosofia di fondo, approvando le linee di "Time for charge". Anche se restano da definire molti aspetti, lasciati per ora a una revisione dei regolamenti. La risoluzione approvata con 192 volti validi (one federation, one vote: i paesi aderenti alla IAAF sono 214) e cinque astensioni (tra cui Ucraina e Giamaica, ...) ha raccolto 182 SI e soli 10 NO. Si volta pagina dopo gli anni opachi della corruzione e delle coperture dell'era Lamine Diack, una serie di scandali che hanno portato al bando degli atleti russi dai Giochi di Rio (dove, si ricordi, si è un po' sparato nel mucchio lasciando a casa anche chi non aveva colpe).

La Risoluzione posta in votazione dovrà diventare operativa in due fasi, dal 1° gennaio 2017 e dal 1° gennaio 2019. Quattro sono i punti di maggior risalto:

a) la creazione di un organismo indipendente (dalle federazoni nazionali) per la lotta al doping che uniformi procedure e sanzioni;
b) un maggior equilibrio tra componenti maschile e femminile (una delle due vice-presidenze sarà in quota rosa);
c) un ruolo più importante da riconoscere agli atleti;
d) l'attribuzione di maggiori responsabilità, anche etiche, alle federazioni nazionali.

Tutto sarà più trasparente, ha confermato Lord Coe, e in termini pratici la futura lotta al doping (per quella del passato sono al lavoro tribunali e commissioni d'arbitrato) subirà una decisa impennata che non guarderà in faccia a nessuno. Affidata quindi ad un organismo che opererà (si spera) in totale autonomia e, soprattutto, al di fuori delle istituzionali, federazioni nazionali e IAAF stessa, monitorando gli atleti di vertice e intervenendo tempestivamente. Come data di partenza si guarda all'aprile 2017.

Bene, ma molte questioni sono rimaste fuori dalla porta (fino a quando?). Si va dalla riscrittura dei calendari internazionali che, secondo il pensiero del presidente Coe, dovrebbero estendersi a tutto l'anno solare, fino alla gestione dei meeting e degli atleti di vertice (leggi procuratori). Altri temi accantonati, i fin troppo facili cambi di nazionalità e un controllo sull'età degli atleti ad evitare - come accaduto - che i primati juniores li scrivano dei trentenni o giù di lì. E si potrebbe continuare, ma lasciamo tempo al tempo. In fondo l'atletica moderna ha poco più di cent'anni, ...

A margine, il nuovo CEO della IAAF, Oliviers Gers, ha annunciato che due degli sponsor storici, Nestlè e Adidas, hanno abbandonato la federazione, sostituiti dall'Asics che affiancherà la IAAF per i prossimi tre anni, compresi - come ha tenuto a precisare il responsabile della firma giapponese, Motoi Oyama - i Mondiali di Londra 2017 e di Doha 2019. Per il 2021 se ne riparlerà.

Nella foto, la rappresentanza della FIDAL ai lavori di Monaco: Gianni Gola, Luciano Barra, Alfio Giomi.

 

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