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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
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FuoriOnda / Paltrinieri e Detti: i meriti delle mamme

Domenica 14 Agosto 2016

paltrinieri-detti

di FIAMMETTA SCIMONELLI
 
I Giochi Olimpici di Rio 2016 ci ricordano di giorno in giorno le mamme . Non solo perché alcune atlete lo sono e ottengono risultati entusiasmanti ma anche perché perfino la pubblicità le ringrazia per l’influenza positiva che hanno nel crescere la prole. In tutta questa fantasmagorica epidemia di genitrici, sottilineata dai media, viene spontaneo pensare ad una mamma , italiana o non, che non vorrebbe avere Gregorio Paltrinieri come figlio. Questo ragazzo ventunenne di Carpi, alto un metro e novantuno per sessantasei chilogrammi, dal sorriso aperto e trascinante, entrato in vasca pieno di gioia fin da bambino quasi avesse scoperto il divertimento più bello, ora è un giovane che da anni affronta la distanza più lunga delle piscine. Quei 1500 metri che abbiamo sempre guardato con ammirazione, quasi increduli che un essere umano potesse nuotare per 30 vasche di 50 metri.

In passato anche la squadra azzurra ha saputo presentare campioni in grado di concluderla al meglio, finchè è comparso questo giovane che si diverte a ripetere allenamenti impossibili, forte di una personalità che sembra crescere ogni volta che scende in gara e che fa innamorare per quella potenza, unita ad una elegante leggerezza, che sono le caratteristiche principali della sua nuotata. Già quinto, appena diciottenne, ai Giochi di Londra e ormai campione mondiale in carica e 5 volte campione europeo, Paltrinieri è cresciuto gara dopo gara, fino ad arrivare all’appuntamento olimpico con la maturità necessaria per fare bene e confermarsi vincente.

In batteria ha chiuso davanti all’americano Connor Jaeger in 14’44”51, mentre il cinese Sun Yang, campione olimpico uscente, che si era già eclissato prima della finale mondiale senza alcuna giustificazione, si è fermato al sedicesimo posto, molto lontano dalla finale.

Negli interminabili giorni di attesa perché i 1500 s.l. si disputano nell’ultimo giorno di gare, trascorsi neppure tanto serenamente per i risultati non brillanti della squadra azzurra di nuoto, Paltrinieri si è confrontato ogni ora con l’ amico del cuore Gabriele Detti, già magnifico vincitore del bronzo nei 400 s.l., e poi entrato in finale nei 1500 con il quinto tempo. Insieme questi due ragazzi hanno preparato la gara olimpica della verità.

Oro Gregorio in 14’34”57, con Jaeger secondo in 14’39”48, e Gabriele, capace di rimontare dal quinto al terzo posto negli ultimi cinquanta metri , nuovamente bronzo con il record personale di 14’40”86. Così i due atleti azzurri hanno celebrato nel migliore dei modi i loro prossimi 22 anni, che saranno compiuti dal campione olimpico in settembre e da Detti alla fine di agosto. Entrambi hanno ancora tanto tempo per vincere, migliorare record, regalare soddisfazioni allo sport italiano. Questo hanno voluto esprimere prima con l’abbraccio spontaneo e felice nell’acqua al termine della gara e poi cantando seriamente sul podio l’inno nazionale.

Le mamme saranno fiere di loro. Ma indubbiamente anche i papà che non solo nel concepimento ma anche   nell’educazione, trattandosi di maschi, hanno molto più di un pizzico di merito.

 

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