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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Nuoto / Detti&Dotto: la faccia pulita dello sport italiano

Martedì 24 Maggio 2016

turrini

Federico Turrini: un nuovo bronzo (dimenticato dalla Gazzetta dello Sport).

Torniamo ancora sugli Europei di Londra, non tanto per celebrare i successi del nuoto azzurro - tanti e di qualità, soprattutto in prospettiva Rio - quanto per sottolineare, e compiacersi, dell'immagine che ne è stata trasmessa. Tonto più in un periodo come questo, per tanti versi avvilente, tra la nuova Gomorra del calcio (scommesse e partite vendute) e la resa contro gli introvabili e truffaldini motorini nascosti nelle biciclette. In questo clima da basso impero, dove a prevalere è il malaffare e l'immoralità, ha fatto piacere assistere alle imprese del gruppo dei ragazzi della FIN. Belli, aperti, sereni, sorridenti sempre, appropriati nell'esprimersi anche davanti alle telecamere, almeno quanto determinati in acqua. Valga per tutto il rammarico sincero e misurato dopo la squalifica della 4x100 mista, quarta alla piastra.

VIATICO  In sintesi un bellissimo spot per lo sport (ci si passi il bisticcio) del quale si avvertiva proprio il bisogno. Un po' d'aria fresca. Come già detto, a Rio non sarà lo stesso campo di Londra: le cose si complicheranno e di molto, ma arrivarci con lo spirito messo in vetrina nella piscina olimpica di Londra è già un bel viatico. Quello giusto e che, sarebbe bene, venisse recuperato da altre discipline. Tra "piagnoni" in cerca di stipendi e santificazioni di ex-drogati (a proposito, in atletica, speriamo che dopo Schwazer ci venga almeno risparmiato l'arruolamento olimpico di Jamel Chatbi), dovrebbe essere general materia di riflessione.

Tornando alle risultanze degli Europei, si può sperare che a Rio vengano ribaltati i deludenti risultati del 2012. Non solo il gruppo messo in vetrina, ma soprattutto la qualità del lavoro svolto nel quadriennio, autorizzano a speraralo. Lo sport, in specie quello olimpico, non si alimenta di speranze. E allora restiamo alle certezze quali si possano ipotizzare oggi, a un'ottantina di giorni dal via. Abbiamo, limitandoci al nuoto, molte carte da giocare per una supremazia che punta alla ribalta mondiale. Vediamo.

GREG N. 1  Se il n. 1 in assoluto resta Gregorio Paltrinieri - imbattuto da due anni sui 1500 e, in assoluto, ad oggi, la medaglia più sicura e per di più di un colore tendente all'oro -, le gare continentali hanno consacrato il talento e la duttilità di Gabriele Detti, suo "gemello" acquatico. I due vivono proficuamente in sintonia ad Ostia, dividendo la giornata e l'allenatore. Detti ha riportato quattro medaglie, collezione aperta dal trionfo sui 400 (il 3'43"97 nuotato agli Assoluti è il terzo tempo al mondo) e conclusa con una stordente frazione nella 4x200 (1'45"39) che ha portato la squadra al bronzo e alla qualificazione olimpica (l'unica che mancava tra le sei staffette: una presenza globale che da il tocco di qualità a tutta la spedizione).

Dopo aver dato la precedenza al "doppio" di Morini, non possiamo certo tralasciare la nuova impresa di Fede Pellegrini, straordinaria nei venti metri conclusivi che l'hanno portata a strappare il titolo europeo dei 200 per la quarta volta consecutiva. Con un crono un po' squilibrato, ma prossimo al suo massimo stagionale, un 1'55"30 che la vede quarta al mondo. Da portabandiera, si è poi caricata sulle spalle il gruppo delle staffettiste/ti portandole/li tre volte sul secondo gradino del podio. A Rio per lei sarà pobabilmente molto più difficile, ma si può già scommettere sulla sua caparbietà innervata di classe e di sorprendenti risorse interiori.

LUCA DOTTO  Quarto asso del poker azzurro si è confermato Luca Dotto, primo italiano a scendere sotto i 48", il più veloce europeo col titolo vinto in 48"25, ma soprattutto - al di là dei due argenti in staffetta - per quel 47"24 nuotato nell'ultima tratta della Mista, condannata poi dai giudici a causa proprio di un suo impercettible anticipo (-0,08). Ma l'impresa e i crono restano tutti.

Ci si potrebbe fermare qui, non senza però aver prima ricordato altri nomi che hanno fatto gongolare tecnici e dirigenti federali. Come Alessia Polieri, un'altra che ha strappato la qualificazione con il 2'07"49 nuotato in farfalla prima della finale. Come il ventenne Simone Sabbioni, bronzo nel 100 dorso. Come Ilaria Bianchi, rigenerata dalla piscina olimpica di Londra, dove fu quinta ai Giochi: anche per lei un bronzo che la lancia verso una nuova finale olimpica. Come Federico Turrini, bronzo di due anni prima riaffermatosi nei misti. Come Piero Codia, sfortunato per il doppio quarto posto, ma il cui 51"42 in farfalla resta il quarto tempo dell'anno. Come Luca Pizzini, il cui bronzo a sorpresa nei 200 rana merita il "passi" per Rio o come Martina Carraro. finalista nel dorso pur con qualche regresso.


CAMPIONATI EUROPEI
Londra – 16/22 Mag 2016

Medaglie e finalisti (* gara non olimpica)

Uomini
50 sl (22) – 1. Manaudou (Fra) 21"73 … =6. Dotto 22"07.
100 sl (20) – 1. Dotto 48”25.
200 sl (18) – 1. Verschuren (Ned) 1’46”02, … 8. D’Arrigo 1’48”05.
400 sl (16) – 1. Detti 3’44”01.
*800 sl (20) – 1. Paltrinieri 7’42”33, 2. Detti 7’43”52.
1500 sl (18) – 1. Paltrinieri 14’34”04 [RE], 2. Detti 14’48”75.
100 dorso (17) – 1. Lacourt (Fra) 53”79, … =3. Sabbioni 54”19.
200 dorso (21) – 1. Kawecki (Pol) 1’55”98, … 7. Ciccarese 1’59”45, 8. Mencarini 2’02”04.
*50 rana (21) – 1. Peaty (Gbr) 26”66, … 8. Toniato 27”79.
100 rana (17) – 1. Peaty (Gbr) 58”36, … 4. Toniato 1’00”42.
200 rana (19) – 1. Murdoch (Gbr) 2’08”33, … 3. Pizzini 2’10”39.
*50 farfalla (17) – 1. Govorov (Ukr) 22”92, … 4. Codia 23”46.
100 farfalla (21) – 1. Cseh (Hun) 50”86, … 4. Codia 51”82, 5. Rivolta 51”96.
200 farfalla (19) – 1. Cseh (Hun) 1’52”91, … 7. Carini 1’56”81.
200 mx (18) – 1. Vazaios (Gre) 1’58”18, … 4. Turrini 2’00”28.
400 mx (22) – 1. Verraszto (Hun) 4'13"15, … 3. Turrini 4'14"74.
4x100 sl (16) – 1. Francia 3’13”48, 2. Italia (Dotto 48”03, Leonardi 48”47, Boffa 49”21, Magnini 48”58) 3’14”29.
4x100 mx (22) – 1. Gran Bretagna 3'32"15, … (4.) Italia, squal. (Sabbioni 54"33, Toniato 1'00"60, Codia 52"17, Dotto 47"24) 3'34"34.
4x200 sl (21) – 1. Olanda 7’07”82, … 3. Italia (D’Arrigo 1’47”57, Magnini 1’47”82, Dotto 1’47”52, Detti 1’45”39) 7’08”30 Qlf.

Donne
50 sl (22) – 1. Kromowidjojo (Ned) 24"07, … 6. Di Pietro 25"08.
100 sl (18) – 1. Sjostrom (Swe) 52”82, … 7. Di Pietro 55”11.
200 sl (21) – 1. Pellegrini 1’55”93 [27”66, 57”10, 1’27”04].
400 sl (22) – 1. Kapas (Hun) 4'03"47, … 4. De Memme 4'08"19, 7, Carli 4'09"51.
800 sl (19) – 1. Kapas (Hun) 8’21”40, … 5. Quadarella 8’31”43, … 7. Carli 8’31”78.
*1500 sl (21) – 1. Kapas (Hun) 15’50”22, … 5. Quadarella 16’22”64.
100 dorso (19) – 1. Nielsen (Den) 58”73, … 6. Zofkova 1’00”98.
100 rana (18) – 1. Neilutyte (Ltu) 1’06”17, … 5. Carraro 1’07”81.
100 farfalla (20) – 1. Sjostrom (Swe) 55”89, … 3. Bianchi 57”52.
200 farfalla (22) – 1.Hentke (Ger) 2'07"23,  … 5. Polieri 2'08"34, 7. Pirozzi 2'09"92.
200 mx (19) – 1. Hosszu (Hun) 2’07”30, … 4. Franceschi 2’12”59, 6. Toni 2’13”17.
400 mx (16) – 1. Hosszu (Hun) 4’30”90, … 5. Toni 4’40”76, 6. Trombetti 4’41”03.
4x100 sl (16) – 1. Olanda 3’33”80, 2. Italia (Di Pietro 55”00, Ferraioli 54”18, Pezzato 55”05, Pellegrini 53”46) 3’37”68.
4x100 mx (22) – 1. Gran Bretagna 3'58"57, 2. Italia (Zofkova 1'01"07, Carraro 1'07"18, Bianchi 58"36, Ferraioli 54"12) 4'00"73.
4x200 sl (19) – 1. Ungheria 7’51”63, … 5. Italia (Mizzau 1’59”02, Musso 1’59”57, Pirozzi 1’59”82, Pellegrini 1’56”38) 7’54”79.

Misti
*4x100 sl (20) – 1. Olanda 3’23”64, 2. Italia (Magnini 49”35, Dotto 47”94, Ferraioli 54”35, Pellegrini 52”91).
*4x100 mx (17) – 1. Gran Bretagna 3’44”56, 2. Italia (Sabbioni 54”01, Carraro 1’07”48, Codia 51”04, Pellegrini 53”20) 3’45”74.
 

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