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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Roma 2024 / In attesa del Dossier, qualche riflessione in pillole

Martedì 26 Gennaio 2016

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di LUCIANO BARRA

La settimana passata con la visita di Matteo Renzi a Thomas Bach (foto) e al CIO - accompagnato dal Comitato, dal CONI e dai Membri Italiani del CIO - è stato indubbiamente un spot di primissima qualità per la Candidatura di Roma ai Giochi del 2024. Ho avuto modo di parlare direttamente con alcuni di quelli che c’erano che, più degli "invitati speciali", sono rimasti impressionati dell'impatto avuto. L’Italia, lo sport italiano e Roma 2024 hanno sicuramente bisogno di tutto ciò. La domanda è un’altra. A Lima, nel settembre 2017, conterà di più il carisma di una Candidatura o la sostanza della stessa? I Membri del CIO, come accaduto con Tony Blair, Putin, Samsung e Lula, saranno attratti dal carisma dei leader o dalla sostanza e concretezza della proposta? E qui esistono due diverse scuole di pensiero.

Alcuni pensano che l’importanza e la forza della leadership sono più importanti e che la Candidatura conta poco. Altri dicono che il CIO è cambiato, con molti nuovi membri e con l’Agenda 2020 la sostanza è più importante. Vedremo. Tuttavia sarebbe un peccato contare solo sulla leadership che poi, nel 2024, potrebbe non esserci più, e per tutti quelli che vivranno a Roma dopo il 2025.

SONDAGGI E REFERENDUM - Un po’ meno entusiasta sarei sul sondaggio presentato. I sondaggi – come mi ha scritto un importante dirigente sportivo – sono come il latte: hanno una scadenza. Presentare un sondaggio vecchio di quattro mesi mi pare un autogol. Ma perchè non presentarlo quando è stato fatto? Sarebbe servito da deterrente a tutti i becchini che ronzano attorno alla Candidatura e che si dibattono solo sugli aumenti dei costi di passati Giochi (persino quelli di Barcellona e Londra) e dimenticano i benefici che queste ed altre città (inclusa Atene) hanno ricevuto.

Spero che presto un nuovo sondaggio venga fatto e che i suoi risultati confermino il trend positivo ed in un certo senso condizionino un eventuale referendum. Una cosa che eviterei di dire è che la Candidatura ha avuto come supporto una delibera comunale approvata all’85%. Non va dimenticato che quella delibera – purtroppo di una infausta Giunta/Consiglio Capitolina/o – è ormai carta straccia e che la Candidatura dovrà presentarne un’altra appena si saranno tenute le elezioni e sarà assemblato (ma come?) il nuovo Consiglio Comunale.

Il dossier di Roma 2024 sta ormai prendendo forma e con la metà di febbraio un primo passo verrà fatta e sarà quindi possibile vivisezionarlo e giudicarlo. Siate certi che lo farò con spirito collaborativo, anche se spero fortemente che si incominci a parlare di cosa ha bisogno Roma per ospitare Giochi e Giubileo del 2025. Parlare solo delle gare sportive mi pare cosa di modesto lignaggio.

COLOSSEO SI O NO? - Un’altra cosa che eviterei di citare è la questione sollevata dal presidente Montezemolo sulla Medal Plaza al Colosseo. Idea ad effetto, ma che ci farà perdere solo dei voti. E mi spiego. La Medal Plaza è stata introdotta nei Giochi Invernali per sopperire alla necessità tecnica di dare risalto alle gare di sci che si svolgono in montagna, e di mattina, e che non possono effettuare le premiazioni con il dovuto pubblico perché sono possibili solo quando tutti gli atleti sono arrivati al traguardo e, quindi, quando gli spettatori se ne sono andati. Per questo è stata inventata la “flower ceremony”. Va aggiunto che svolgendosi la mattina le gare offrono ascolti televisivi non rilevanti, mentre una consegna delle medaglie in “prime time” ha un impatto maggiore. Va tuttavia tenuto presente che anche nei Giochi Invernali non per tutte le discipline è possibile effettuare le premiazioni la sera, causa una serie di aspetti logistici e tecnici.

La Medal Plaza ha avuto la sua esaltazione nel 2002 a Salt Lake City dove, oltre alla cerimonia delle medaglie, sono stati inventati come piatto forte i Concerti in Piazza. All’americana e hanno avuto un gran successo e di fatto hanno giustificato le premiazioni. Su quella spinta, nonostante le difficoltà economiche, Torino 2006, grazie al Sindaco Chiamparino ed all’Assessore alle Olimpiadi Elda Tessore che si sono accollati la spesa, ha organizzato in una delle Piazze più belle di Torino (Piazza Castello con al centro lo storico Palazzo Madama) i concerti e le premiazioni. Diverso è poi stato a Vancouver (solo in montagna c’era la Medal Plaza) ed a Sochi.

Ma veniamo a Roma. Indubbiamente il “back drop” del Colosseo sarebbe fantastico. Ma ci sono dei ma sull’opportunità di portare avanti questa idea. Le Federazioni Internazionali (15 dei loro attuali presidenti più altri 10 ex-presidenti) sono per principio contrari. Per loro è un espropriazione del loro prodotto. Anche se le premiazioni sono competenza del CIO, se le stesse si fanno nel proprio campo di gara le Federazioni le considerano loro. Tutti i Membri dei Consigli delle Federazioni hanno diritto di presentare medaglie ed ad essere presenti, inquadrati dalle telecamere. Non solo: gli spettatori, il più delle volte fan di quelle discipline, possono assistere alle stesse, cosa che non avverrebbe con una cerimonia tenuta altrove e le premiazioni sono considerate una "parte" del prezzo del biglietto. Nel caso dei Giochi Estivi le televisioni preferiscono avere premiazioni con gli inni subito dopo le gare, anche perché la sera hanno ben altro da trasmettere.

Infine va considerato che non tutte le discipline potranno effettuare le loro premiazioni la sera. Sicuramente è impossibile per il Nuoto, con atleti che gareggiano mattina e sera e con un Villaggio a 45/50 minuti dal campo gara. In parte, lo stesso capita per l’atletica ed altre discipline. Logisticamente il trasporto di atleti (e di dirigenti) dal campo gara alla Medal Plaza è un problema e soprattutto limita di molto la possibilità a Comitati Olimpici e dirigenti di Federazioni ad essere presenti. Ma perché parlarne ora? Non fa guadagnare un voto, anzi! Aggiungendo che una Medal Plaza fatta al Colosseo, per risultare di successo, ha bisogno di avere di contorno un Concerto che, vista l’impossibilità di avere masse di spettatori all’interno, dovrebbe tenersi fuori dallo stesso.

LA SITUAZIONE SQUADRE - Dove invece, al posto del CONI, mi preoccuperei è sulla partecipazione – e non parlo di medaglie – delle nostre squadre ai Giochi di Rio. Non va mai dimenticato che i nostri tre concorrenti (Los Angeles, Parigi ed anche Budapest) saranno nostri fieri avversari nel computo delle medaglie e questo conta.

L’Italia, al momento, ha qualificata la sola squadra maschile di Pallavolo, mentre si è vista rinviare agli esami di riparazione quattro squadre: Pallanuoto maschile e femminile, Pallavolo femminile e Pallacanestro. Se il 50% di queste squadre si dovessero qualificare, arriveremo a 3 squadre ammesse ai Giochi e ciò stabilirebbe un minimo storico. Questa la tabella degli ultimi 7 Giochi (dalla Gazzetta dello Sport del 10 Gennaio scorso), considerando solo le edizioni dal 1988, quindi Giochi non boicottati. Vediamo:

1988 SEUL - Squadre 3  (Calcio U / Volley U / Pallanuoto U) - Medaglie: nessuna
1992 BARCELLONA - Squadre 5 (Basket D / Calcio U / Volley U / Pallanuoto U / Baseball - Medaglie: Oro Pallanuoto U.
1996 ATLANTA - Squadre 4 (Basket D / Calcio U / Volley U / Pallanuoto U - Medaglie: Argento Volley U, Bronzo Pallanuoto U.
2000 SYDNEY - Squadre 7 (Basket U / Calcio U / Volley U e D / Pallanuoto U / Baseball / Softball) - Medaglie: Bronzo Volley U.
2004 ATENE - Squadre 8 (Basket U / Calcio U / Volley U e D / Pallanuoto U e D / Baseball / Softball - Medaglie: Oro Pallanuoto D, Argento Basket U e Pallavolo U, Bronzo Calcio U.
2008 PECHINO - Squadre 5 (Calcio U / Volley U e D / Pallanuoto U e D - Medaglie: nessuna.
2012 LONDRA - Squadre 4 (Volley U e D / Pallanuoto U e D) - Medaglie: Argento Pallanuoto U, Bronzo Volley U.


Tutto ciò merita non solo una riflessione, ma anche una certa attenzione.

Ma a proposito di squadre, altro argomento non convincente riguarda le qualificazioni in extremis stabilite dalle federazioni internazionali. L'Agenda 2020 avrebbe dovuto porre termine a questi stillicidi tenici. Le squadre dovrebbero qualificarsi per i Giochi solo tramite i Mondiali o i Campionati Continentali. I tornei di "recupero" sono solo markette commerciali che si ritorcono contro gli stessi paesi. Speriamo tutti che, a metà luglio, la nostra squadra di Basket si qualifichi, anche se poi qualcuno dovrà spiegare come farà il CONI a predisporre le divise per 15 omoni da più 2 metri in meno di due settimane.  

 

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