Roma 2024 / Olimpiadi si, Olimpiadi no. Parliamone.
Mercoledì 13 Gennaio 2016
di LUCIANO BARRA
Si avvicinano le scadenze importanti per la presentazione della Candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024. L’interesse si innalza e, come accade in Italia ogni volta che c’è una tornata elettorale, le polemiche iniziano. Ora c’è anche la richiesta di un referendum da parte di una forza politica, quella Radicale, che di referendum ha fatto una ragione di vita. Io non avevo dubbi che tutto ciò sarebbe accaduto, basta rileggere il mio articolo, e lettera al Presidente del CONI, precedente all’annuncio della candidatura (“Questa volta io non ci sarò”) di oltre un anno fa, per averne conferma. Da questa posizione privilegiata mi accingo a scrivere una serie di articoli per fare chiarezza su diversi aspetti della Candidatura, anche se veramente se ne sa poco non essendo stato completato uno studio di fattibilità. Ma che si propongono lo scopo di fornire uno spaccato obbiettivo e documentato. Mi riferisco ai costi dei Giochi, alle necessità che avrebbe Roma, alla questione relativa agli impianti, ecc. ll tutto ad adiuvandum.
In quanto al referendum richiesto dai Radicali mi sento di dire che purtroppo – a differenza di Oslo, Monaco, Berlino, Amburgo, Boston, ecc. dove i Referendum sono stati proposti e condotti dalle rispettive città – qui a Roma non si è voluto fare e quindi ora viene proposto in negativo e potrebbe essere strumentalizzato in maniera pericolosa. Ma se i sondaggi erano positivi, come ripetono al CONI ed al Comitato, perché non si è voluto farlo? Avrebbe solo rafforzato la Candidatura, mentre così pare ora figlia di un capriccio di pochi.
Non appena possibile firmerò a favore del Referendum, e se lo stesso si dovesse veramente fare , cosa che fortemente dubito (servono 28.000 firme certificate di cittadini residenti!), mi spenderò perché il voto sia favorevole alla candidatura. Roma ha disperatamente bisogno delle Olimpiadi.
(Continua)
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