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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Atletica / 50 anni fa, ... una lettera di Giulio Onesti

Domenica 3 Gennaio 2016

pescara-1955

Un primo post dell'anno olimpico un po' inusuale, ma utile a qualche riflessione. Così, a mezzo secolo di distanza, possiamo rileggere una lettera aperta che Giulio Onesti, mitico presidente del CONI, nell'inverno del 1966 indirizzò all’atletica e agli atleti. Chissà che non sia di buon auspicio.


“Il mondo dell’atletica, in effetti, è quello che più si avvicina all’ideale dello sport. Nel quadro dei risultati e delle conquiste dell’atletica finisce col rispecchiarsi il progresso sportivo di ciascuna nazione. Ciò costituisce per l’atletica un orgoglio e nello stesso tempo anche una pesante responsabilità. Un giorno, quando la conquista sportiva sarà un fatto concreto e realizzato in grande parte, l’atletica si sarà affermata come un modo di concepire la vita. Ma quel momento è assai lontano, da noi come altrove. Perciò l’atletica continua a rimanere una scuola, una indicazione e un esempio.

Ad essa noi conferiamo il massimo interesse e vogliamo apportare un crescente aiuto. E riteniamo di essere nel vero quando asseriamo che l’atletica va insegnata ai ragazzi sin dalla prima età. Essa contribuisce a formare anche spiritualmente le nuove generazioni, perché è autentica e seria, esclude il dubbio e l’equivoco, si misura in tempi e distanze.

In altri termini, l’atletica si esprime per fatti ed è animata dallo spirito del miglioramento e del confronto. Abbiamo dinanzi a noi un immenso lavoro da compiere, ma siamo soddisfatti ogni volta che constatiamo i successi raggiunti. In una siffatta operazione, che senza tema di retorica possiamo definire quasi sinfonica, sono indispensabili non soltanto gli atleti, ma i dirigenti a tutti i livelli, i tecnici, gli appassionati, i portatori dell’idea. Non abbiamo ancora trovato attorno a noi gli appoggi e i consensi necessari. Oggi le idealità e l’umiltà non sono apprezzati come dovrebbero e perciò l’atletica deve considerarsi sempre in fase di lotta, sempre in opposizione a concezioni di natura assai meno nobile.

Ma io so che il mondo dell’atletica non ha bisogno di spiegazioni e di incoraggiamenti. Verso l’atletica va con tutto il suo fervore l’amore del CONI, verso l’atletica va in effetti la simpatia e la considerazione di ogni altra federazione sportiva. Io vi auguro di raccogliere in tutti i campi vittorie proporzionate allo sforzo che compite e alla passione che senza risparmio gettate in questa grande impresa.”

Giulio Onesti, Presidente del CONI.

Nella foto: Giulio Onesti e Bruno Zauli all'inaugurazione dello Stadio Adriatico, campo di calcio e pista di atletica, uno degli impianti allestiti per Roma '60.
 

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