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  Direttore: Gianfranco Colasante   

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Roma 2024 / Lascia la Bugno, torna Diana Bianchedi

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Lunedì 23 Novembre 2015

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La squadra di Roma 2024 si è recata (quasi) al gran completo a Praga in occasione della riunione dei Comitati Olimpici Europei (il cui segretario, lo si ricordi, è quel Raffaele Pagnozzi che da Giovanni Malagò è stato sconfitto nel febbraio 2013 per la presidenza del CONI). CONI che al momento - dopo la crisi del comune di Roma e il commissariamento del sindaco Ignazio Marino con il prefetto Francesco Paolo Tronca - pare la sola parte attiva nel processo di avvicinamento della città ai Giochi del 2024. Questo processo, a Praga, ha presentato alcune novità. La prima, che non appare di poco conto, è la sostituzione del direttore del Comitato Promotore, Claudia Bugno. La manager, con passate esperienze al Ministero dell'Economia, lascia l'incarico per diventare vice-presidente per l'estero dell'Alitalia sin dal prossimo mercoledì. Quindi, in poche parole, passa la mano ma non lascia la missione di "riferire" (come si legge nel comunicato ufficiale) a Luca Cordero di Montezemolo, nella doppia veste di presidente di Roma 2024 e dell'Alitalia (e molto altro ancora).

A Praga, come nuovo direttore generale del Comitato, ha quindi fatto il suo esordio Diana Bianchedi, non dimenticata protagonista del vero "Dream Team" italiano, quello di fioretto e, soprattutto, past vice-presidente del CONI ai non rimpianti tempi di Giovanni Petrucci. La signora Bianchedi, milanese di nascita ma romana a tutti gli effetti, negli ultimi anni s'era fatta da parte rispetto alle gerarchie del Foro Italico occupandosi di mandare avanti un centro di medicina sportiva dalle parti di Tor di Quinto. Adesso rientra in gioco, non è chiaro in base a quali strategie, almeno a voler dar credito a quanto riportato dai giornali sul suo primo impatto.

Si è letto, infatti e con un certo sconcerto, che la campionessa olimpica (titolo che è comunque un valore aggiunto per il Comitato di Roma 2024), in un colloquio col direttore del CIO sia rimasta molto colpita dal fatto che tra i tanti impegni da sottoscrivere dovrà monitorare anche il percorso degli ... uccelli di passo che potrebbero trovare ostacoli fisici nei costruendi nuovi impianti. Speriamo si sia trattato di uno scherzo, più che di un refuso. Anche perchè, in tema di impianti sportivi, a Roma dovrebbe (?) sorgere il progettato stadio della AS Roma che avrà il contorno di tre grattacieli da 300 metri d'altezza. Auguriamoci quindi che la zona di Tor di Valle, quella deputata al nuovo stadio, non si trovi sulla rotta delle migrazioni ornitologiche.   

Ma tornando alle cose serie, a Praga ha esordito anche la non dimenticata Fiona May, entrata in Giunta CONI dopo le esperienze nella pubblicità e nella TV (dove, in alcune fiction, ha lasciato buone impressioni). Ora torna allo sport con Roma 2024 e l'incarico di occuparsi degli atleti con ruoli che verranno precisati più avanti. A tal proposito qualche detrattore ricorda un comportamente non proprio esemplare nei confronti delle atlete avversarie, come capitò in occasione di un "mondiale" di atletica, con reazioni che dettero motivo di ampia riprovazione. Ma per fortuna molto tempo è passato dai giorni di Siviglia 1999.

Quindi si rafforza al massimo livello la componente femminile del Comitato, che potrebbe aprirsi a nuovi ingressi rosa, visto che si fanno anche i nomi di Federica Pellegrini e di Flavia Pennetta. Mentre resta sempre eclusa Josefa Idem, l'ex responsabile governativa per lo sport che sin dall'avvio di questa avventura s'era detta interessata e disponibile. Vedremo.

Le riunioni di Praga sono servite anche per il proseguio di quel lavorio di lobbing che Malagò e i suoi colleghi ritengono fondamentale per promuovere la candidatura. Più ancora del progetto definitivo che non è stato peraltro ancora presentato. Non sono trapelate molte informazioni al riguardo, ma non va dimenticato che quattro delle città interessate ai Giochi del 2024 sono europee e quindi si ritiene che i vari responsabili in Repubblica Ceca si saranno mossi con analoghe logiche e pressioni.

Certo, il momento internazionale non è dei più incoraggianti, ma è augurabile che quello stesso lavorio di lobbing venga presto avviato nei confronti della cittadinanza romana cui dovrà essere illustrata e spiegata la "filosofia" dell'intero progetto, il perchè e il percome, il dare e l'avere. E che il tutto non si limiti a qualche visita nelle scuole da parte dei residui calciatori italiani della Roma e della Lazio. Sempre in attesa che il Campidoglio - vero e istituzionale interlocutore del CIO - trovi la sua sistemazione defintiva nel prossimo giugno (intanto, per lo sport, Tronca ha nominato responsabile Livio Panini d'Alba). Certo, se a sostituire il malcapitato Marino (il suo partito sta approntando una norma per impedirgli di ricandidarsi) dovesse essere un rappresentante del movimento Cinque Stelle, come è già stato dichiarato, di Giochi e di lobbing sarà arduo riparlare.  

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