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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
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Calcio / Le intemperanze di Conte: il cattivo esempio vien dall'alto, ...

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Sabato 5 Settembre 2015

CONTE

Stadio di Firenze: la squinternata Nazionale di Antonio Conte batte a fatica la piccola Malta in un facile incontro di qualificazione ad Euro-2016 e si riporta in testa al Girone H, respingendo (per ora) l'assalto di Croazia e Norvegia (con la Bulgaria giocherà domani sera a Palermo). Fin qui nella norma: semmai si può notare che almeno 9 italiani sono stati richiamati dai campionati esteri (non era mai successo prima, ma oggi in Serie A il 60% dei calciatori arriva da fuori). Meno normale che la vittoria si sia materializzata per una sola rete messa a segno da Graziano Pellè, l'attaccante che gioca in Premier League, con il Southampton. Un po' poco se vogliamo, ma nella norma, anche se Malta ha mostrato dei progressi, merito dell'allenatore Pietro Ghedin, altro italiano da esportazione. Il fatto è che il gol è stato segnato con il braccio sinistro, anche se poi Pellè ha candidamente (?) affermato di non ricordarlo, e per di più quando mancavano 20' minuti al fischio finale.

Si poteva fare di meglio, certo, Ma queste sono valutazioni che lasciamo volentieri agli strateghi del maleodorante calcio italiano (proprio ieri il ministro Alfano, a nome del Governo, a annunciato che è pronta una legge per colpire nei patrimoni chi bara nello sport, vende o compra partite, per intenderci). Pensate un po', ci voleva una legge dello Stato! Tornando all'episodio del gol farlocco, che peggio non si poteva, quello che proprio resta difficile mandare giù è la reazione scomposta e maleducata di Antonio Conte, visto e sentito urlare e saltellare per diversi minuti, come un tarantolato in preda a un raptus etilico. 

Cattivo esempio? Non si chiede agli allenatori un aplomb oxfordiano, per carità, ma una forma di controllo maggiore non guasterebbe. Quanto meno commisurata all'avvenimento. Che era, credete, proprio povera cosa, motivo per cui ora l'Italia del calcio si ritrova retrocessa al 16° posto nel Ranking FIFA. Chissà se qualcuno ai piani alti, CONI e FIGC, lo avrà notato, e ricordato a Conte che siede (ma lui sta sempre in piedi, pronto a scattare a braccia levate e pugni chiusi) sulla panchina della Nazionale, ... tanto più che sullo stesso Conte c'è sempre qualche ombra da diradare in merito a vecchie vicende di calcio-scommesse. O no?  

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