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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Roma 2024 / Che sia l'Olympic Lane il vero problema?

Venerdì 17 Luglio 2015

tor vergata

(gfc) Visita a Losanna della task-force di Roma 2024. La foltissima delegazione romana era guidata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti (ex vice-ministro dello Sviluppo economico), attualmente con qualche guaio per ingerenze nella vicenda Tirreno Power. Ma questo interesa meno, dal momento che prende consistenza la candidatura di Valentina Vezzali (parlamentare, anzi vice-presidente, di Scelta Civica) per il vacante sottosegretario allo Sport o, secondo alcuni, addirittura per il posto di ministro (non ministra, come vorrebbe la Boldrini, ...) dello Sport. Carica che, peraltro, in Italia non c'è mai stata. Vedremo le prossime mosse di Matteo Renzi che per evitare una crisetta di governo, la vorrebbe almeno nel "direttorio olimpico", una specie di cabina di regia o di controllo (fate voi) per Roma 2024, col capo della regione Nicola Zingaretti nel ruolo di uomo forte, cioè di chi prende le decisioni per tutti. In queste condizioni, la visita a Losanna è servita a poco, al di là delle dichiarazioni di rito, sempre rassicuranti e delle assenze.

Sono fiorite le battute. La più bella, attribuita al sindaco Marino (che proprio ieri, malgrado la sua volontà di resistere ad ogni costo, è stato in pratica "commissariato" dal suo partito con la designazione a vice-sindaco di Marco Causi, un vecchio frequentare del Campidoglio: era assessore al bilancio già ai tempi di Veltroni e della "grande bruttezza" di Tor Vergata) dice che lui si sente di fare una promessa ai romani: "con o senza Olimpiadi avranno presto una città perfino più bella e più efficiente di quella che hanno oggi." E come dargli torto? Si può fare peggio? Ma un po' a tutti noi, con questa candidatura olimpica (e, soprattutto, con i personaggi che la stanno portando avanti, si fa per dire, ...) è passata anche la voglia di sorridere.

Qui, io credo, non è tanto questione di promesse, pane quotidiano della politica e dei politici, specie in una paese con la memoria labile come il nostro. Quanto di senso della realtà che sta sfuggendo a tutti. Interesse? Ignoranza? Incapacità? Un po' di tutto assieme. Di certo, proprio oggi leggevo una descrizione della capitale apparsa sul Corriere della Sera: "Roma sta diventando una città sempre più degradata, invivibile e sporca, quasi irriconoscibile agli occhi di chi non la vedeva da una decina di anni: il PD deve pur far qualcosa." E allora che fa il PD? Si candida per le Olimpiadi? E lo fa con Marino, Malagò e Montezemolo?

Ultima breve considerazione sulla visita a Losanna, senz'altro utile dal punto di vista turistico per chi non c'era mai stato (e, nel gruppo, erano in parecchi). In un suo breve saluto, si è appreso, il presidente del CIO Thomas Bach ha molto insistito sulla necessità di predisporre una Olympic Lane, una strada veloce riservata alla Famiglia Olimpica (come, ad esempio, c'è a Baku, ... altra possibile candidata): ve l'immaginate oggi un trasferimento dal Foro Italico a Tor Vergata? Tutti hanno annuito compunti, memori forse dei successi della Metro C. Il perchè di quella richiesta? E' che Bach non deve aver dimenticato che, quando venne in visita a Roma per una delle tante candidature olimpiche, come presidente della commissione di valutazione del CIO, si tentò di fargli credere, bloccando le strade di accesso, che da Fiumicino al centro di Roma non occorrevano più di 15 minuti, ...  Per favore: No a Roma 2024. Abbiamo già tanti problemi, ...


 

 

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