- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Giochi 2024 / Le possibilita' di Roma non passano dal Colosseo

PDFPrintE-mail

Lunedì 25 Maggio 2015

colosseo-1

LUCIANO BARRA

La visita del presidente del CIO Thomas Bach a Roma, in occasione della consegna del premio Onesti, si è risolta proprio in un bello spot per la candidatura della città ai Giochi del 2024. L'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la visita alla sede del Comitato Promotore della candidatura e l'incontro con tutta la gerarchia della politica romana - Zingaretti (Regione) e Marino (Comune) - e dello sport italiano - Malagò, Carraro, Pescante e Montezemolo - ha permesso a Bach di sottolineare lo spirito unitario che ci sarebbe dietro Roma 2024, a livello istituzionale e dirigenziale. Può sembrare una banalità, ma non lo è proprio. Infatti, all'estero, l'Italia è nota per le sue divisioni interne. Una fama che ha permesso a Rudyard Kipling, nel suo riassunto caratteriale dei popoli, di poter dire: "Un italiano? Un bel tipo. Due italiani? Un litigio. Tre italiani? Tre partiti politici." Ora si tratterà di verificare, alla prova dei fatti, la vera unità di intenti.

L'occasione è tornata anche buona per fare notizia con alcune affermazioni che hanno stimolato i titoli di molti giornali, non solo italiani. Questa volta non è stato il presidente del CONI, Giovanni Malagò, campione dell'interventismo dialettico, ma il sindaco Ignazio Marino quando, esaltando l'aspetto storico della candidatura romana, ha proposto di "consegnare le medaglie nell'anfiteatro del Colosseo", con tutta una serie di immagini/idee molto attraenti. Alle sue esternazioni, hanno fatto eco il presidente della regione, Nicola Zingaretti e, soprattutto, l'assessore ai Grandi Eventi, Alessandra Cattoi, nel proporre "che alcuni monumenti storici potrebbero essere convertiti in siti olimpici per il periodo dei Giochi."

La proposta di fare le premiazioni al Colosseo, ha permesso al presidente Bach, noto in tutto il mondo per il suo humor, di commentare: "Una bellissima idea. L'importante è che non arrivino anche i leoni."

La proposta delle premiazioni al Colosseo, come detto, ha colpito molto l'attenzione dei media italiani e internazionali. Sono cose che a due anni di distanza dall'assegnazione servono a fare notizia. Ma poi è necessario che i nostri politici, e soprattutto i neofiti giornalisti italiani, sappiano quanto questo può risultare affascinante, ma estremamente difficile da realizzare. Sono infatti molti i motivi per cui un'operazione del genere non può essere generalizzata. Forse si potrebbe realizzare per alcune discipline, vedasi la Lotta, ma è di fatto impossibile farlo per tutte. E ne spiego i motivi.

Il primo è di natura logistica. Si parla di voler proporre una candidatura "diffusa" sul territorio romano. Portare i vincitori dai loro luoghi di gara al Colosseo è di per sè un'impresa tutt'altro che semplice. Ma anche se si potesse superare, vanno evidenziati altri aspetti che lo sconsiglierebbero. Molte discipline - vedi Nuoto e Atletica - hanno atleti che gareggiano in più eventi e quindi. vinta una qualunque medaglia, devono concentrarsi sulla gara successiva, spesso prevista per la mattina seguente.

Ancora. Risulta molto complicato spiegare a chi ha comprato un biglietto per assistere a una finale, che non gli sarà possibile presenziare alla relativa premiazione, perdendo così l'emozione dell'inno nazionale e l'alzabandiera. Il costo del biglietto (spesso elevato) si giustifica anche con questo. Le stesse televisioni considerano la premiazione delle gare olimpiche un plus a cui non possono rinunciare, soprattutto quando queste avvengono immediatamente sul campo, e non altrove e dopo alcune ore. Va tenuto presente che l'attuale programmo olimpico prevede una media di circa 20 titoli al giorno. Una premiazione comulativa al Colosseo, sia pure affascinante, richiederebbe circa 7 ore!

Va anche ricordato il precedente di Torino 2006, quando "centralizzare" le premiazioni nella famosa Medal Plaza ha comportato limitazioni ed eccezioni. Negli sport invernali (specie nello Sci nordico) l'assegnazione delle medaglie sul campo di gara, rischia il più delle volte - visto che prima tutto devono arrivare al traguardo tutti i concorrenti - di tenersi quando il pubblico è già andato via.

Per tutti questi motivi, pur essendo interessante l'idea, va messa nel cassetto ed eventualmente riesumata solo quando saranno note le sedi di gara. Infatti non va dimenticato che tale proposta non incontrebbe grande favore da parte delle Federazioni Internazionali, delle quali molti presidenti sono anche membri del CIO (cioè, in breve, coloro che assegneranno i Giochi), per il loro ben noto egoismo e protagonismo. Si vedrebbero, in breve, espropriati a casa loro.

Ho infine notato scarsa, se non proprio alcuna, attenzione a una notizia rimbalzata dalla Germania, dove il Governo federale ha stanziato 30 milioni di euro a favore della candidatura di Amburgo. Il tutto a coprire oltre il 55% dei costi dell'intera candidatura, fissata ad oggi a un importo di 55 milioni, lasciando il rimanente a carico delle istituzioni locali - Lander e Municipio - e a contributori privati. Come regge questo dato a fronte dei 5/7 milioni che sarebbero il budget di Roma 2024?
Durante la kermesse romana, mi è stato chiesto da molti - presidenti di federazione e giornalisti - come "vedo" la candidatura di Roma 2024. Ho risposto che la vedo come una piramide rovesciata, poggiata sull'apice e con la base in alto. Certo, si tratta di un apice molto importante - presidente della Repubblica, presidente del Consiglio, presidente del CONI, un carismatico presidente della candidatura, sindaco della Città e presidente della Regione, assieme ai membri italiani del CIO, ma priva di una solida base.

E' infatti noto che una candidatura per essere credibile e solida deve nascere dal basso. Speriamo che questo si verifichi presto e che la rotazione della piramide non provochi sismi. Sarebbe un vero peccato, perchè mai come questa volta - cinsiderato il panorama generale delle candidature per il 2024 - Roma avrebbe la possibilità di vincere.  


 

Cerca