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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Giochi Olimpici Estivi - 1972

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1972 Monaco di Baviera


Giochi della XX Olimpiade


1972 monaco


(gfc) La tragedia si consumò nelle prime ore del 5 settembre quando un commando di otto terroristi arabi riuscì a penetrare nel Villaggio, nella palazzina numero 31, prendendo in ostaggio nove atleti israeliani dopo averne uccisi due. Per il loro rilascio pretendeva la liberazione di 234 guerriglieri detenuti in Israele. Una richiesta respinta con decisione.

La trattativa che ne seguì – seguita in diretta TV in tutto il mondo – produsse un finale inatteso, teatro la base aerea di Fürstenfeldbruck. Un’irruzione delle forze speciali tedesche causò la reazione dei terroristi che fecero saltare l’elicottero sul quale stavano imbarcandosi per la fuga assieme agli ostaggi. Morirono tutti. Questi i nomi degli atleti israeliani rimasti uccisi: David M. Berger, Zeev Friedman, Yossef Gutfreund, Eliezer Halfin, Yossef Romano, Amitzur Shapira, Kehat Shorr, Mark Slavin, Andrei Spitzer, Yacov Springer, Moshe Weinberg. L’episodio, uscito dalla storia olimpica, per lo sport ha segnato la fine dell’innocenza. Tanto che ancora dopo decenni, nel 2005, Steven Spielberg ne trarrà ispirazione per il film “Munich”.

Eppure i tedeschi avevano predisposto per bene ogni dettaglio. Sul piano organizzativo quei Giochi fecero un vero salto di qualità. Il biglietto da visita erano gli impianti allestiti quasi al centro della città, su un terreno di discarica, l’Oberwiesenfeld, 140 ettari di macerie causate dai bombardamenti alleati. Un unico complesso architettonico, compreso il villaggio, in parte coperto da una immensa tensostruttura da oltre 5000 tonnellate.

Molte altre furono le innovazioni tecnologiche. Per l’occasione venne definitivamente adottato il cronometraggio automatico che mandava in soffitta la vecchia pistola e il romantico filo di lana. Per gestire l’enorme quantità di dati, venne approntato un centro elettronico (che prendeva nome dal megacalcolatore “Golym”) in grado di far fronte in tempo reale a qualunque quesito. Le gare di Monaco furono trasmesse in diretta in 98 nazioni. Le cifre finali cancellarono ogni precedente: 122 le rappresentative presenti, 7200 gli atleti, crsciuto a quasi 200 il numero delle gare.

Il bilancio di quell’Olimpiade fu modesto per gli azzurri. La partecipazione risultò ampia, ma i risultati furono modesti. Le medaglie scesero a 18, delle quali solo 5 cinque d’oro. Gareggiarono 224 atleti con una rappresentanza femminile per la prima volta oltre il 10%. Toccò proprio ad una ragazzina, Novella Calligaris, il titolo di migliore esponente della squadra: la minuta nuotatrice padovana – non ancora diciottenne – collezionò tre medaglie, una d’argento e due di bronzo, malgrado l’asfissiante presenza delle walkirie tedesco-est, sulle quali già aleggiava più d’un sospetto di pratiche doping (ma le certezze si avranno solo con la caduta del Muro).

Tuffi, equitazione e scherma furono le altre specialità che rimpinguarono il bottino italiano. Nel medagliere l’Italia si posizionava ancora al nono posto, alla pari con la Gran Bretagna. Ma molto lontano dalle prime posizioni, ora occupate stabilmente da sovietici, americani e dalle due Germanie separate.


La scheda di Monaco di Baviera 1972

Date: 26 Agosto / 10 Settembre 1972.
Nazioni presenti: 121 (vincitrici di medaglie: 48).
Atleti partecipanti: 7123 (6065 uomini, 1058 donne).
Apertura dei Giochi: Gustave Heinemann, presidente della Repubblica Fed.
Accensione del tripode: Gunter Zahn.
Giuramento degli atleti: Heidi Schuller (Atletica).
Programma tecnico: 24 sport, 195 gare.
Medaglie assegnate: 600 (195 Oro, 195 Argento, 210 Bronzo).

Membri italiani del CIO: Giorgio de’ Stefani (dal 1951), Giulio Onesti (dal 1964).
Presidente del CONI: Giulio Onesti.
Capo della delegazione: Mario Saini
Sede della delegione: Villaggio Olimpico.
Alfiere della squadra: Abdon Pamich (Atletica).
Attaché: Gabriele Ruggeri.

Atleti italiani in gara: 224 (197 uomini, 27 donne).
Riserve o non entrati: 17 (14 uomini, 3 donne).
Medaglie vinte: 18 (5 Oro, 3 Argento, 10 Bronzo).
Atleti italiani vincitori di medaglie: 21 (18 uomini e 3 donne.

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