GIOCHI OLIMPICI NELL'ANTICHITA'

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[776 a.C. - 393 d.C.]

Gianfranco Colasante

olimpia


Il primo elenco degli olimpionici dell'antichità è stato compilato, intorno al 400 a.C., dal sofista Ippia di Elide [vissuto nel V secolo a.C.] e integrato da altri pensatori e cronisti dell’epoca classica, tra i quali si annovera anche Aristotele [384-322 a.C.]. La più autorevole fonte antica dalla quale attingere restano, comunque, gli scritti di Pausania che, nella seconda metà del II secolo, dal 160 al 170 d.C., stese una monumentale “Periegesi della Grecia” in dieci libri, nei quali si rintracciano molte notizie (non sempre di prima mano) di carattere storico e religioso che non trascurano gli antichi Giochi.

L’attenzione che moderni ricercatori e archeologi hanno riservato all’argomento negli ultimi due secoli ha consentito di, ulteriormente, integrare le liste antiche, anche se resterà per sempre una utopia il loro completamento. Va anche tenuto presente che le fonti antiche, pur molto articolate e ricche di informazioni, contrastano con il poco, o il quasi nulla, che è stato tramandato sui Giochi tenuti nei primi secoli dell’Era Cristiana.

Una stesura ragionata in chiave moderna venne redatto a Vienna, nel 1836, dall’austriaco Johann Heinrich Krause [1802-1882] che, quattro anni più tardi, rielaborò i suoi studi in un’opera di respiro più ampio, pubblicata a Lipsia. All’argomento, nel 1873, dedicò uno studio Eduard Richter [1847-1905], mentre anche il celebre filologo Theodor Mommsen [1817-1903] non si astenne dall’esprimersi su particolari aspetti degli agoni di Olimpia e delle altre coeve feste elleniche.

Contributi, in quache misura, decisivi alla ricostruzione delle liste dei vincitori furono, in seguito, forniti da frammenti riportati alla luce negli scavi eseguiti ad Olimpia, tra il 1875 e il 1881, dai tedeschi Ernst Curtius [1814-1896], che li promosse e li diresse, e Friedrich Adler [1827-1908], il quale ultimo si adoperò anche nell'ordinamento del primo Museo archeologico aperto proprio ad Olimpia. Alla riscoperta degli antichi Giochi, e dei nomi dei primi olimpionici, dedicò vasta trattazione anche un altro archeologo tedesco di fama, Adolf Bötticher.

Questa messe di informazioni, sia pure necessariamente frammentata, venne riebolata in forma moderna dall’ungherese Ferenc Mezö [1885-1961] e da lui ordinata in una esauriente storia degli antichi Giochi – alla quale, in appendice, era accluso un elenco degli olimpionici, ripresa in numerose opere successive –, opera che gli valse il primo premio di Letteratura ai Giochi Oimpici di Amsterdam (1928). Autore di numerosi testi sullo sport magiaro,  e soprattutto olimpico, al dottor Mezö si deve anche la prima stesura dei risultati delle moderne Olimpiadi ("Les Jeux Olympiques Modernes") apparsa a Budapest nel 1956. 

L’elenco più recente e accurato sugli olimpionici dell'epoca antica di cui si ha notizia è infine quello pubblicato nel 1992, negli Stati Uniti, dal giornalista austriaco Erich Kamper [1914-1995], il maggior studioso delle Olimpiadi moderne, e dall’americano Bill Mallon [1952], suo discepolo e successore, in appendice al volume “The Golden Book of Olympic Games”.

Questo per quanto riguarda l’estero. In Italia il più completo e organico studio prodotto resta l'elaborato firmato dal professor Luigi Moretti [1922-1991], illustre storico ed epigrafista, il quale pubblicò nel 1953 “Iscrizioni agonistiche greche” e nel 1957 – alle viste dei Giochi Olimpici di Roma – una “memoria” dal titolo “Olympionikai: i vincitori degli antichi agoni olimpici”.

Quest’ultimo lavoro venne accolto dall’Accademia dei Lincei nella seduta del 15 dicembre 1956. Lo studio di Moretti, molto rigoroso sia per gli aspetti critici che filologici, si ispirava, rielaborandolo, al lavoro di un altro tedesco, il Förster. Per quanto è dato sapere, l’elenco degli olimpionici antichi è stato pubblicato per l’ultima volta in italiano dal senatore Lando Ferretti [1885-1977] in appendice al suo “Olimpiadi” apparso nel 1959. Originali contributi sull’argomento, infine, si trovano nell’ampia e, purtroppo, inedita raccolta antologica “Gli sport olimpici nell’antichità” compilata nel 2002 da Amos Matteucci [1915-2008].

Giuochi di Olimpia e altri Giuochi sacri
Giuochi di Olimpia: elenchi deg
li Olimpionici conosciuti  




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Bibliografia.
Questo è l’elenco dei testi, proposti in ordine cronologico, che consentono un corretto approccio all’argomento dei Giochi Olimpici nell'antichità. Da tali opere, consultate direttamente o in estratti, sono state tratte le informazioni utilizzate per la ricostruzione degli elenchi degli olimpionici, qui di seguito proposti. Le note che li accompagnano servono innanzi tutto ad integrare gli elenchi e, in secondo luogo, a chiarire, per quanto possibile, le differenze di interpretazione proposte dai diversi Autori.

Krause, J.H., “Olympia”, 1838.
Krause, J.H. : “Gymnastik un Agonistik der Hellenen”, 1840.
Curtius, E.: “Olympia”, 1852-79.
Curtius, E.:  “Griechische Geschicte”, 1857-67.
Förster, H.: “De Hellanodicis Olympics”, 1879.
Bötticher, A.: “Das Fest und seine Stätte”, 1886.
Mommsen, T.: “Uber die Ziel der Olympien”, 1891.
Förster, H.: “Die Sieger in den Olympischen Spielen”, 1891-92.
Gardner, J.: “A manual of greek antiques”, 1895.
Gardiner, E.N.: “Olympia. Its History and Remains”, 1925.
Mezö, F.: “History of the Olympic Games”, 1928.
Moretti, L.: “Iscrizioni agonistiche greche”, 1953.
Moretti, L.: “Olympionikai. I vincitori negli antichi agoni Olimpici”, 1957.
Fugardi, A.: “Storia delle Olimpiadi”, 1958-1972.
Bilinski, B.: “L’agonistica sportiva nella Grecia antica”, 1959.
Ferretti, L.: “Olimpiadi”, 1959.
Kamper, E.-Mallon, B.: “The Golden Book of Olympic Games”, 1992.
Matteucci, A.: “Gli sport olimpici nell’antichità”, 2002.