Piste&Pedane / L'imbarazzante incognita della 4x100

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Mercoledì 3 Maggio 2023

 

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Fuori dalle finali di Eugene (WCh) e Monaco (EuCh), la staffetta veloce, campione olimpico in carica, si trova davanti ad un ad bivio da dentro o fuori per Budapest (WCh) e, in prospettiva, per Parigi ’24. Tutto dipende solo da LMJ?

Daniele Perboni

Uscito a forza, non quella dei nervi distesi, da un lungo letargo prendo carta e penna. Già, alla volta di Ventotene, isola Pontina eletta a colonia di confino dal regime fascista sin dal 1928, volutamente avevo abbandonato quella propaggine che mi segue da oltre trent’anni. Mi spingono a rifarmi vivo i continui riferimenti ad una possibile, nuova, alternativa, staffetta 4x100, dato che il suo maggior azionista (Jacobs) pare non abbia molto tempo (o voglia?) da dedicare a quell’insano gesto.

Insomma, quello che fu il quinto oro olimpico di Tokyo non appare in ottima forma. Già lo scorso anno sbattuta fuori dalla finale ai Mondiali e agli Europei, quest’anno la 4x100 azzurra rischia identica figuraccia. Possiamo parlare di marcia indietro? O rischiamo l’ennesimo anatema? Dovete sapere, cari lettori, che da queste parti (non più a Ventotene, almeno per ora) uscire dal seminato è sinonimo di scomunica, messa al bando. Ogni tanto ce ne dimentichiamo ed andiamo incontro a solenni lavate di capo ad opera del “Gran capo”, quello che sta lassù, assiso sulla poltrona di via Flaminia Nuova. Pazienza se accadrà anche questa volta …

Dicevamo di una staffetta veloce ancora in divenire e che non è riuscita a sciogliere il nodo gordiano che la frena: Jacobs o non Jacobs? Chi piazzare in quella seconda e delicata frazione allora occupata dal fresco campione olimpico? Problema di non poco conto, in quanto l’eventuale assenza del gardesano, da poco patrono di una nuova pista a Desenzano del Garda e ispiratore della Atletica Jacobs Academy, priverebbe il quartetto dell’eccellenza assoluta in fatto di velocità lanciata.

Per i non addetti ai lavori potrebbe sembrare una bestemmia la sua assenza (si è mai visto Pietro Mennea “sganciarsi” da una staffetta? O il Carl Lewis dei tempi d’oro? Si dirà: ma erano altre epoche geologiche non comparabili con i tempi attuali. Vero, comunque resta il fatto che il nostro miglior velocista degli ultimi anni sia uccel di bosco). Ma per ora così è. La presenza di Marcell non solo è necessaria ma fondamentale nel raggiungimento di determinati obiettivi e non solamente cronometrici. Ma per far questo serve una precisa, millimetrica e costante preparazione e amalgama perfetto fra le varie capacità dei soggetti interessati.

Dati i “tempi” individuali dei nostri sprinter, l’unica possibilità di ottenere risultati accettabili è, appunto, una impeccabile trasmissione del testimone. A memoria. Si dice ancora così? Sarà possibile? Il responsabile della velocità e delle staffette Filippo Di Mulo ce la sta mettendo tutta, almeno questo si legge sul sito federale, ma per ora nulla è ancora stato stabilito anche se i tecnici nostrani stanno sfornando di continuo ottime alternative: vedi Ceccarelli (campione europeo indoor nei 60 accreditato, per ora, di un modesto 10”45/-0,2 risalente al giugno del 2021) e Lorenzo Simonelli (10”25/+1,8 il 30 aprile allo Stadio dei Marmi di Roma).

Evidentemente la desinenza in “elli” porta fortuna agli uomini veloci, ma non abbastanza se questi nuovi enfant prodige non compaiono nella lista dei convocati per il Florence Sprint Festival Relays, in programma domenica 7 maggio a Firenze, e sono ancora lontani anni luce dai migliori tempi ottenuti da Jacobs… Soprattutto, attenzione, non si legge il nome più importante: Marcell Lamont Jacobs. Che, per inciso, già aveva anticipato che molto probabilmente non sarebbe stato della partita nelle prime uscite con i compagni d’avventura. Da sottolineare, inoltre, che come scelta tecnica a suo tempo si era deciso di escludere nei primi appuntamenti chi, come Ceccarelli e Jacobs, ha svolto attività indoor. Ulteriori sviluppi si vedranno nel prosieguo della stagione.

Assenze, balbettamenti tecnici dovuti ai nuovi innesti, interessi superiori di qualche primo attore hanno innescato uno stato di incertezza e instabilità che non tranquillizza affatto. Dunque che fare? Ma, soprattutto come si è potuti arrivare ad una simile situazione? 

Personalmente una certa idea ce la siamo fatta. E non è propriamente ed unicamente figlia di questa dirigenza. Leggerezza? Mancanza di coraggio nella programmazione? Libertà eccessiva nel pianificare la stagione da parte dei singoli atleti? Esagerato potere lasciato nelle mani di manager e figure varie che ormai abbondano nella cerchia dei più famosi? Fate voi, ma sembra proprio che, almeno in questo caso, la Federazione conti poco o nulla e che si accontenti dei ritagli di tempo lasciato dall’entourage dei vari atleti. Con buona pace del D.T. che da tempo immemore predica e razzola bene ma fatica sempre più a mantenere fede al suo modello di nazionale.

Ecco i convocati e il tempo ottenuto sui 100 nella scorsa stagione. Per quanto riguarda Francesco Libera, di cui non abbiamo trovato traccia nel 2022 (ma con PB di 10”74 nel 2018 e 21”21 nel 2021), si riporta il crono ottenuto quest’anno sui 200.

• Fausto Desalu 10”21/+1,3
• Andrea Federici 10”24/+1,9
• Francesco Libera 20”76/-0,2
• Matteo Melluzzo 10”28/+0,9
• Lorenzo Patta 10”19/+1,3
• Marco Ricci 10”30/+1,9
• Roberto Rigali 10”35/+0,6
• Filippo Tortu 10”24/+2,0

 

Nella foto, una esibizione di Jacobs a "Scherzi a parte" (23 Ott 2022)