Fatti&Misfatti / Questioni di cuore e il male di vivere

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Lunedì 17 Aprile 2023

 

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“Intanto le guarigioni sembrano ristabilire certe distanze che in play off da 5 partite dovrebbero rimanere tali, soprattutto avendo sfoltito rose di gente che nascondeva insoddisfazione e non era proprio convinta di meritare pochi minuti sul campo.”

Oscar Eleni

Alla ricerca dell'ozono sul lago Trasimeno cercando la casa e la musica di Ed Sheeran, le meraviglie del ragazzo di Halifax che ci ha incantato con il suo pop folk soul da Fazio. In tempi di prigionia farmacologica ti consoli. Le parole di Gramellini e Vecchioni, lezioni in musica di Augias, un bel film della Archibugi, il riuscito Questioni di cuore, due splendidi infartati, Albanese e Kim Rossi Stuart in rianimazione, un geniale e un garagista, due mondi che nel dolore e nella speranza si rivelano e provano a capirsi.

Servirebbe mentre galleggiano due quintali di droga al largo del mare siciliano, nei giorni dei giochi fatui fra Ucraina, Africa, Corea, Cina, Giappone e in Alabama, per una festa di compleanno ne restano a terra 24 colpiti con armi da fuoco. Sarebbero utili, fra un capestro sportivo e l'altro, cercando di scoprire dove metteranno il ghiaccio per l'Olimpiade italiana, senza domandarci se, dopo tutto il salto con gli sci visto in diretta, ci sarà un boom di praticanti e il trampolino per i Giochi non diventerà soltanto un ricordo.

Abbiamo la testa altrove, lo avrete capito, e ci dispiace, dopo la morte di Julia Ituba. Illusi che lo sport fatto bene, seguito con affetto, insegnato, capito, vissuto aiutasse ad amare la vita. Colpa nostra. Lo dicono anche in molte scuole dove altri hanno scelto di non combattere più contro il male di vivere.

Inseguire gli aquiloni, vedere arcobaleni? Niente. Con questa marezza dentro abbiamo guardato gli europei di ginnastica artistica e i mondiali di ritmica scoprendo che mentre applaudivamo una bella Italia cercavamo negli occhi delle nostre gemelle della Raffaeli un segnale per capire se erano davvero felici o condannate a vivere come fanno quelli del calcio in staffetta lugubre fra finti altari e forche innalzate dagli stessi che se li criticavi quando sprecavano il loro talento ti cercavano per bastonarti.

Confusi da troppe cose, felici che il professor Ascani e la sua meravigliosa idea del cinema per lo sport siano stati premiati con il Brera, vorremmo davvero che Jacobs – come ha detto alla Piccardi –, andasse oltre le vigilie Ferrari nel sogno di andare più forte di Usain Bolt, anche se ha già fatto meraviglie senza mai venire a patti con muscoli di seta, tendini testardi.

Ricercatori che cercano di stare alla larga dalle trappole del basket che a 4 giornate dalla fine si è trovato fra le macerie del progetto Varese, il più intrigante dell'anno. Erano la rivelazione, una giustizia da bradipi, però, li ha messi alla gogna, frode addirittura, mandandoli in fondo alla classifica. Parola agli avvocati, senza voler sapere i motivi di tanto ritardo con questa bomba puzzolente buttata nel mare tragico della retrocessione.

La finta primavera e il riposo sembra curare le ferite europee delle regine designate, ma vedremo più avanti. Intanto le guarigioni sembrano ristabilire certe distanze che in play off da 5 partite dovrebbero rimanere tali, soprattutto avendo sfoltito rose di gente che nascondeva insoddisfazione e non era proprio convinta di meritare pochi minuti sul campo. Il lusso e la schiavitù delle rose troppo ampie.

Ai remi ernie malefiche. Pagelle e libertà di spararle, rimpiangendo di non poter essere con Marzorati, la sua bella idea di un basket gestito dagli attori di tante storie importanti, quando a maggio radunerà i reduci di Cantù e Milano, nel ricordo della finale italiana di coppa campioni vinta 40 anni fa dai cantuchiani di Primo contro la Milano di Peterson.

• 10 A veleno VITUCCI (nella foto) che nel faccia a faccia con Sassari ha trovato la Brindisi che sognava.

• 9 A VELASCO ospite di casa Armani al Forum. Forse tornerà anche su una panchina di serie A nel volley, intanto questi scambi, tipo quello con Messina ci dicono che esiste vita dove lo sport è ricerca, passione.

• 8 A Dan PETERSON, mai così prolifico come giornalista, ideatore, creatore, ancora brillante, come al tavolo di Rai tre, fra la signora Coriandoli e Frassica, felice pure dei suoi pronostici NBA davanti al finto Lapo.

• 7 A VARESE che anche a Trieste, con il macigno della penalizzazione ha fatto sapere che si batterà fino alla fine in un campionato sicuramente falsato.

• 6 A WATT, Venezia, e GABRIEL, Brescia, per la rasoiata sulla sirena in partite delicate. Certo Napoli e Tortona non ringraziano, ma è vero che questi due, se mancano, tolgono troppo alle loro squadre.

• 5 A SAKOTA se non manderà al diavolo chi adesso, oltre alla salvezza sempre difficile, pensa che potrebbe pure fare i play off. Per fortuna la presidentessa, in tempi durissimi, ha fatto sapere come si gestiscono bene le buone società:" Il progetto non cambierebbe anche se tutto andasse male fino alla retrocessione."

• 4 A PESARO che non ritrova la sua squadra così cambiata in peggio dopo finti rinforzi. Un peccato nei giorni in cui LUMINATI ha portato al successo la NEXT GENERATION nella finale con TREVISO. Storia che dovrebbe insegnare.

• 3 A TRIESTE e TREVISO che stanno perdendo troppo, che si sono sciolte. Un peccato grave. Una volta qualcuno avrebbe spento le luci.

• 2 All'EFES bicampione d'Eurolega rimasta fuori dai play off. Una delusione superiore a quella delle nostre italiane mentre OBRADOVIC e il PARTIZAN sono nella festa. Grande ATAMAN, comunque, quando ha chiesto scusa ai tifosi.

• 1 Ai giudici che con tanta lentezza hanno messo Varese fuori gioco. Cosa non sapevano dopo il pasticcio con il giocatore che per 3 partite si è comunque preso 80 mila dollari?

• 0 A VARESE se non trovando appigli legali dovesse rimanere senza un progetto alterativo per ritrovare una strada per ricominciare. Società, tifosi, fratellanza da Sacromonte. Serviranno tutti come dicono a Cantù dove la risaltita sembra sempre difficile.