I sentieri di Cimbricus / E' cominciata l'era delle fusioni?

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Sabato 29 Ottobre 2022


padel


Forse non tutti si sono accorti che la vecchia e gloriosa FIT –, ricca di giovani talenti e attivissima nell’organizzare grandi eventi –, è diventata FITP, Federazione Italiana Tennis e Padel. Ma delle fusioni non doveva occuparsene il CONI?

Giorgio Cimbrico 

Angelo Binaghi è un dirigente che vede lontano e ha capito che con quel giochino, un tempo da spiaggia, finirà per diventare una specie di Carlo V da Gansd: sui suoi domini non calava mai il sole. Ora tocca ad Angelo I da Cagliari. Se il 12 ottobre 1492 Colombo ha scoperto l’America, il 16 ottobre 2022 è la data in cui è nata una nuova araldica: una racchetta incrociata con una racchettona, senza rischiare l’accusa di plagio da parte dell’All England di Wimbledon. 

Può essere il primo passo verso una rivoluzione, verso altre fusioni. Lo Squash è meno nobile del Padel? E il Tennis tavolo, spesso sbrigato come ping pong? Datemi una racchetta, di qualsiasi formato e consistenza, e costituirò una corporazione. 

Inoltre il popolo del Padel, in costante ascesa di praticanti, è variegato – trasversale è di moda dire oggi –, può contare su VIP (giusto in questi giorni Francesco Totti è negli Emirati ad esibirsi), su personaggi popolari e amati. Per non parlare del respiro che sta dando all’impiantistica. I campi sono come i porcini o i prataioli: nascono ovunque. 

Binaghi sta offrendo motivi di riflessione a livello globale e, con essi, possibilità di clamorose alleanze, di sorprendenti matrimoni, di impreviste unioni. 

Negli Oval Sports possono confluire il Rugby union, a XV giocatori, la Rugby league, a XIII (da quasi un quarto di secolo anche gli unionisti sono diventati professionisti come i tredicisti, anzi, guadagnano di più), il Football americano, il Football australiano, altrimenti noto come Australian rules, e il Calco gaelico che, d’accordo, si gioca con la palla onda ma con regole – e con una vigoria – che lo avvicinano ai sopraelencati. Quando al Croke Park di Dublino si gioca la finale, trovare una stanza in hotel è come inseguire un sogno. 

Altri apparentamenti possono nascere dalla fusione dell’Hockey su prato, dell’Hockey su ghiaccio, dell’Hockey a rotelle, dello Hurling (la versione irlandese che si pratica con una mazza che ricorda quella di Cuchulain, una specie di Ercole dell’epos irlandese), del Camogie (come l’Hurling, ma riservato alle ragazze) del Lacrosse di radice irochese, e, udite udire, del Polo che, in parole spicce, altro non è che un Hockey giocato a cavallo. Per saperne di più, invitiamo a leggere le pagine churchilliane contenute in “Gli anni dell’avventura”, in cui il giovane sottotenente, nato nella fastosa residenza voluta dal duca di Marlborough, narra come si distinse conquistando la Coppa Golconda contro un’agguerrita formazione di eleganti cavalieri indu. 

In acqua una siffatta corporazione esiste già. Come avrete notato non è più consentito parlare di Mondiali di Nuoto ma di Aquatics: gare in corsia e in acque libere, artistico (era il sincronizzato, …) e tuffi nei più variegati formati per l’uno e l’altro “genere” e spesso in coabitazione, cadute libere dalle grandi altezze, un tempo regno degli angeli di Acapulco. 

Un capitolo particolare meriterebbero la Boxe e le Arti marziali, sia quelle nate in Giappone che quelle sviluppatesi in Brasile e in arene (o gabbie) sparse per il mondo. Il primo a tentare una contaminazione, incrociando il suo cammino con Alì, fu Antonio Inoki che se n’è andato il mese scorso. Per i bambini diventati adulti, l’Uomo Tigre. Oggi le tigri sono diverse e non devono nemmeno portare la maschera.