Piste&Pedane / (4.) Un uomo per tutte le stagioni

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Venerdì 19 Agosto 2022


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Pur a chiusura di una stagione un po’ tribolata, tra Covid e bizze tecniche, la sesta medaglia della centuria di capitan Mei, la porta a casa Gianmarco Tamberi: l’ultima vinta da scapolo. Più che una garanzia, sempre una certezza.

Daniele Perboni

Fa caldo? Salta. Tira vento? Salta. Piove? Salta e vince! Provate a mettergli una pedana in discoteca con la musica a palla e arriverà a 2.40 (copyright Antonio La Torre, in tempi non sospetti). La capitale bavarese poteva essere il capolinea di una stagione disgraziata. Si è trasformata nell’apoteosi di un atleta che «è un grande campione e trascinatore» e il capitano di una squadra che per ora ha messo nel carniere sei medaglie (2 ori, 1 argento e 3 bronzi), ed è salita al quarto posto, alle spalle della corazzata Germania (5/5/1) di una sorprendente Spagna (2/3/2) e una sempre solidissima Polonia (2/3/2), con 24 nazioni già salite sul podio. 

PIOGGIA – Quando ha iniziato a piovere violentemente i saltatori erano già in pedana intenti a riscaldarsi. Fuggi fuggi generale, pubblico compreso che ha iniziato la “transumanza” verso le zone coperte. Qualcuno ha visto il “Gimbo” nazionale arrivare in zona mista piuttosto preoccupato ma più che lucido per salutare cordialmente. Chi, non si è riusciti a capirlo. Poi il temporale si è concesso una tregua, atleti e pubblico hanno ripreso le legittime postazioni ed è iniziato lo show. 

Percorso netto da 2.18 a 2.27, gara che ha messo in fibrillazione gli avversari. A 2.30 un errore e poi … il salto perfetto che lo ha proiettato sull’oro continentale, sei anni dopo Amsterdam. E dodici mesi e qualche giorno dopo l’Olimpo di Tokyo. 

«Non è stata una gara facile ed anche l’avvicinamento, però è andata nel migliore dei modi. Quando si è in situazioni difficili la vittoria è più magica. So bene che cosa significa vincere e che cosa si prova. È stata una stagione complicata, con l’ultima botta del Covid appena tornato da Eugene: dieci giorni senza allenamento e una stanchezza che non se ne andava. Lì ho pensato veramente di concludere la stagione. La pedana bagnata è stata un’ulteriore sfida ed ho avuto paura, con la mia rincorsa molto veloce. Nel bagnato la vera differenza la fa la testa, c’è da combattere con se stessi. Una lotta. Sembrava quasi di gareggiare in Italia. Voglio ringraziare tutti, pure i tifosi tedeschi che hanno fatto un tifo “onesto”. Sono stati rispettosi. Dedico l’oro alla mia futura moglie Chiara. Parte delle medaglie che vinco sono merito suo».

SORPRESA – La sorpresa della giornata, almeno in chiave azzurra, è il quarto posto di Pietro Arese nei 1500, dominati da un Jakob Ingebrigtsen inossidabile, imbattibile e che ha disposto degli avversari come e quando ha voluto. Bene anche la giovane Larissa Iapichino, quinta a 6.62. In una prova ammazzata dalla serba Vuleta (7.06 al primo balzo) ha saputo difendersi, migliorandosi di volta in volta.

Finale agguantata da Dalia Kaddari nei 200 (23”06/0,0) e da Filippo Tortu (20”29/-0,1). Una prova dove l’ex ragazzo prodigio potrebbe anche regalarsi grosse soddisfazioni. Visivamente pare maturato e consapevole dei suoi mezzi. Paradossalmente Pippo migliora ogni volta che scende in pista. Questa sera sarà la sua terza presenza in pista, che sia finalmente la volta buona, anche se il parterre non è dei più abbordabili.

ROMA 24 – Primo pomeriggio dedicato alla presentazione degli Europei che si terranno a Roma nel 2024. Precedenza alle Federazioni internazionali, quindi un incontro con la stampa italiana. Presenti, oltre al padrone di casa Stefano Mei, Presidente della FIDAL, il sottosegretario allo sport Valentina Vezzali e Diego Nepi Molineris, DG di Sport e Salute oltre che di Roma 24. Al di là delle molte parole spese per promuovere l’evento, la notizia vera e concreta è una soltanto: il Campionato, in accordo con la Federazione Europea, verrà anticipato a giugno (da venerdì 7 a mercoledì 12).

«Sarà un ponte ideale con l’Europeo di calcio che inizierà pochi giorni dopo (14 Giugno/14 Luglio in Germania)» le dichiarazioni di Mei. 

Grazie alla manifestazione continentale verrà rifatta la pista (inizio previsto dei lavori a novembre in concomitanza con lo stop del campionato di calcio), spostata la pedana lungo, nella zona esterna alla pista, nell’area dell’attuale parterre della tribuna Tevere e il restyling della pista dello stadio Dei Marmi. Tutto il resto è noia… ad iniziare dal discorso pronunciato dalla Vezzali «Il Governo sostiene i Campionati», quale Governo? L’attuale, il prossimo, il prossimo venturo?

«Mi piacerebbe venga creato un fondo strutturale dedicato a questi grandi eventi, deve intervenire il Governo (ancora!)». Parole, parole, parole.

Nepi Molineris: «Dovremo lavorare sui servizi – e qui molti romani si guardano sorridendo – come i trasporti, il concetto di accomodation e la trasformazione digitale. […] Servirà creare una sorta di empatia e far vivere l’atletica al pubblico live». Bene, bravo, bis.


25. Campionati Europei
Monaco – 15/21 Ago 2022 / 4ª Giornata (18 Agosto)
(Podio e italiani tra i primi 8)

• Uomini
1500 [18]
1. Jakob Ingebrigtsen (Nor) 3’32”76
2. Jake Heyward (Gbr) 3’34”44
3. Mario Garcia (Esp) 3’34”88

4. Pietro Arese 3’35”00 [PB]
 
Alto [18]
1. Gianmarco Tamberi (Ita) 2.30
2. Tobias Potye (Ger) 2.27
3. Andriy Protsenko (Ukr) 2.27

Martello [18]
1. Wojciech Nowicki (Pol) 82.00
2. Bence Halasz (Hun) 80.92
3. Eivind Henriksen (Nor) 79.45

• Donne
5000 [18]
1. Konstanze Klosterhalfen (Ger) 14’50”47
2. Yasemin Can (Tur) 14’56”91
3. Eilish McColgan (Gbr) 14’59”34

7. Nadia Battocletti 15’10”90

Lungo [18]
1. Ivana Vuleta (Srb) 7.06/0,3
2. Malaika Mihambo (Ger) 7.03/-0,5
3. Jazmin Sawyers (Gbr) 6.80/1,0

5. Larissa Iapichino 6.62/-0,9

Eptathlon [18]
1. Nafissatou Thiam (Bel) 6628
2. Adrianna Sułek (Pol) 6532
3. Annik Kälin (Sui) 6515