I sentieri di Cimbricus / Lo sport militare, lo sport dei militari

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Mercoledì 15 Dicembre 2021

 

fourcade 


Lo zoccolo duro e vincente dello sport italiano, con stellette e senza. Ma un comparto non proprio ben definito in Italia tra sport e servizio. Non accade lo stesso in altri paesi. E non c’è modo migliore che riportare qualche esempio.

Giorgio Cimbrico

Kelly Holmes, poi Dame Kelly Holmes, arruolata a 18 anni nell’esercito, prima autista negli Womern Royal Army Corps, poi istruttore, sino a raggiungere il grado di sergente nei Royal Army Phisical Training Corps, campionessa olimpica degli 800 e dei 1500 ad Atene 2004. Un ritratto alla National Portrai Gallery.

Semesa “Joe” Rokoduguni, fijiano, erede di una lunga tradizione di famiglia nell’esercito britannico, esploratore e tiratore nelle Royal Scots Dragoon Guards, un turno di servizio in Afghanistan, ala (pesante) del Bath, quattro caps con l’Inghilterra.

Heather Stanning, medaglia d’oro nel due senza, con Helen Glover, sia a Londra 2012 (fu il primo successo britannico di una lunga serie) che a Rio 2016, capitano e ora maggiore del 12° Reggimento della Royal Artillery, destinataria di un messaggio di congratulazioni da parte del suo comandante, il tenente colonnello Craig Palmer: “la tua vittoria ci ha reso tutti felici e orgogliosi”. Nel 2013 Heather raggiunse il reggimento a Helmand, Afghanistan, per il suo turno di servizio.

Mi piace fornire fatti, senza lanciarmi in commenti, evitare raffronti che possono finire per odorare di moraleggiante, anche se ho l’indubbio vantaggio di ignorare i social media e di evitare così quel loro abbaiare, e i fatti dicono che è possibile praticare il “mestiere delle armi” e fare sport ad alto o altissimo livello.

Una diffusa militarizzazione dello sport era pratica comune nell’URSS e nei paesi satelliti appartenenti al Patto di Varsavia (i più anziani ricorderanno il colonnello Puskas) e qualcosa è rimasto nella Russia di Putin: Yelena Isinbayeva risulta essere un ufficiale della milizia ferroviaria, così come in passato molti DDR facevano parte di quella confinaria, i Vopos.

So che in Francia, specie nello sci nordico e nel biathlon diversi atleti appartengono agli Chasseurs alpins, i nostri alpini. Il più illustre è il pirenaico Martin Fourcade (nella foto), insieme al norvegese Bjordalen il più grande biatleta della storia (cinque ori olimpici, tredici titoli mondiali, nominato sottotenente poco prima del suo ritiro).

Con la maglia della US Army ha gareggiato per un certo periodo Paul Chelimo, kenyano ora americano, salito nei 5000 sia sul podio olimpico che su quello mondiale. E secondo tenente della Riserva è il simpatico astista Sam Kendricks, originario del Mississippi. Le mie nozioni si arenano per quanto riguarda Spagna, Germania, paesi scandinavi, mentre è noto che molti dei kenyani e degli etiopi sono in forza al corpo degli agenti di custodia e all’aeronautica.

Questo è tutto, amici miei. E così, pur privo di un grado, anche il più basso, mi congedo.