Duribanchi / Siamo tutti sassi che rotolano ...

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Martedì 25 Maggio 2021


bici 


In un mondo che ha una “giornata” per tutto (dalle tartarughe agli iceberg) una giornata per la “democrazia” non guasterebbe. Siamo compiutamente democratici in Italia?

Andrea Bosco

La morte arriva dalla funivia del Mottarone, dove andavi in gita nella stagione in cui passavi l’estate a Gignese. Giovani vite spazzate. L’inchiesta stabilirà se ci sia stata cattiva manutenzione oltre che una cattiva ispezione. Tragedia che lascia sbigottiti, come per il ponte di Genova. Il maestro Franco Battiato, che ci ha lasciati senza aver individuato un “centro di gravità permanente” avrebbe mitigato il cordoglio con una delle sue delicate poesie. Potrebbe farlo Bob Dylan: a 80 anni l’immenso menestrello ha perso la clamorosa vena di “Like a rolling stone”. Ma non il gusto per la denuncia.

Siamo un po’ tutti “sassi che rotolano”. Beccheggianti sul selciato con i nostri egoismi e le nostre miserie. Migranti: tragedia senza fine. La foto del poliziotto spagnolo che salva in mare un neonato forse vincerà il premio per l’istantanea dell’anno. Produrrà cambiamenti? Non li produrrà. L’Italia (tra millanta polemiche) accoglie, ma Malta sistematicamente rifiuta. La Spagna ne ha rispediti in Marocco 5000 degli 8000 che a nuoto avevano solcato (a nuoto) il tratto di mare tra l’Africa e l’Europa. Il bluff burocratico che pretende di risolvere l’immane crisi con “l’accoglienza volontaria”. Dalla Germania è arrivato l’invito a Italia e Spagna a costituire “nuovi campi profughi”. Mentre continua senza sosta il turpe mercato tra ONG e i mercanti di uomini.

Problema migranti: uno dei tanti sulla scrivania di Mario Draghi. Il premier sembra una clip di Penelope: intento di giorno a ricostruire quello che altri (della sua cosiddetta maggioranza) disfano.

PAROLE – Il Paese amerebbe sentire alcune parole. Per esempio “lavoro”. Per esempio “semplificazione”. Per esempio “investimenti”. Per esempio riforma della giustizia. Per esempio riforma della burocrazia. Per esempio riforma della scuola (ma vera, non la velleitaria proposta dall’ennesimo, inevitabilmente velleitario ministro in carica). Per esempio riforma elettorale: facciamo un doppio turno che tanto bene funziona per l’elezione dei sindaci? A proposito: quando si tornerà a votare in questo paese?

In un mondo che ha una “giornata” per tutto (dalle tartarughe agli icesberg) una giornata per la “democrazia” non guasterebbe. Siamo compiutamente democratici in Italia? Spurghi “antagonisti” e “fascisti” sono quotidianamente all’onor della cronaca. Ma non solo. Ti raccontano che l’ex commissario Arcuri ha fatto spendere al paese, tra vaccino flop, banchi a rotelle, Primule (rammentate?), mascherine ed Immuni (rammentate?) la bellezza di un miliardo e mezzo di euro. Arcuri neppure risulta indagato. Chi pagherà per questo scempio? Non si sa. Non Arcuri, non Conte Giuseppe, non il ministro della sanità (in carica) Speranza. Non l’indimenticabile ex ministra della Scuola, Azzolina. Una Spectre di faccendieri deve aver agito a “loro insaputa”.

Del resto, “non sapere” è la specialità di Casa Italia. Metti l’ennesimo bagno di tifosi (Inter e Milan) che hanno accompagnato (senza mascherina e ammassati l’uno sull’altro) le gesta della Milano calcistica tornata all’onor del mondo. Non mi scandalizzo: a venti metri dal portone di casa mia c’è un bar. Che ha invaso parte del marciapiede con i tavolini. E dove, due giorni fa, domenica pomeriggio dieci (10) cittadini di etnia (non saprei se birmana o indiana), senza mascherina e a contatto di gomito, (non saprei se residenti o turisti) onoravano il rito dello spritz.

CONTROLLI – Il bar in questione non ha mai chiuso un giorno, tranne quelli della iniziale serrata. E sempre il bar in questione non ha mai subito un controllo da parte della polizia locale. I vigili a Milano si fanno “scivolare” spesso le cose. Nella auspicata tolleranza dell’amministrazione. Alla guida della quale Beppe Sala si ricandida. Vincerà: visto che il centrodestra dopo aver ricevuto il “no grazie” di Gabriele Albertini ha difficoltà a selezionare un candidato convincente per la cittadinanza. E poiché Beppe Sala siederà ancora a Palazzo Marino, al cittadino (pedone) non resta che un disperato appello. Vada per Milano, sindaco. Vedrà che nessun ciclista percorre le ciclabili. Tutti transitano sui marciapiedi. Persino in Via Dante (dove un vigile non lo incroci neanche per scommessa) che pure è strada pe-do-na-bi-le (larghissima) dove le bici possono transitare, i ciclisti preferiscono i marciapiedi laterali. Non saprei dire il perché. La scelta appare demenziale, ma così è.

Accade anche che dare una risposta sbagliata in matematica sia ormai considerato “politicamente corretto”. Se ne facciano una ragione i piccoli Einstein: sono loro con quella odiosa precisione trigonometrica ad essere “scorretti”. Peccato non fosse così quando studiavo io, stante la mia “pippaggine” con i numeri. La mia carta d’identità è talmente ingiallita che mi risulta impossibile “capire”. Vogliono censurare anche i testi delle canzoni di Fred Buscaglione: uno che amava le donne. La moglie, soprattutto.  

Le ragioni del casino che la Ferrari ha fatto a Montecarlo sulla monoposto di Leclerc (che si era assicurato la pole), le conosce solo Binotto. Ma il secondo posto di Sainz fa ben sperare. Del resto anche l’imbattibile Mercedes oltre alla sconfitta di Hamilton ha la faccia rubizza per non essere riuscita a cambiare una ruota alla vettura di Bottas. Investimenti di miliardi in tecnologia e poi a fregarti è l’antico bullone.

Reputo che giornali e giornaloni dovrebbero rivedere la gestione delle proprie pagine sportive. Gli Europei di nuoto hanno consegnato all’Italia 27 medaglie. Cinque sono d’oro: tutte vinte dalle ragazze. La bambina tarantina (a Taranto non c’è una piscina) Pilato ha pure timbrato il record del mondo sui 50 rana. Tre le ha portate a casa l’incredibile fondista Quadarella, una la dorsista Panziera. Medaglie d’argento e di bronzo ha dirottato in Italia la Divina Federica. Che a 33 anni muove ancora le eliche a velocità vertiginosa, promettendo di rifarsi a Tokyo con il metallo più prezioso. Il campionato di calcio ha detto che Milano è tornata nei quartieri alti. Che la Lombardia (con l’Atalanta oltre alle meneghine) ha tre squadre in Champion’s. E visto che la quarta è la Juve, viene fuori che il Nord del paese, calcisticamente, è di un’altra categoria rispetto la centro-sud.

Dalla mia Laguna notizie belle e brutte. Nel derby veneto per salire in serie A, il Venezia ha veleggiato corsaro a Cittadella. E ora è ad un passo dalla clamorosa promozione. Ha avuto una deroga per il fatiscente stadio Penzo, ma come da decenni, anche stavolta risuona la magica parola: (nuovo) impianto. L’importante è non farci la bocca, come ben sanno, in tema di Palasport i tifosi della Reyer. Che dopo aver assaporato il (quasi) miracolo in gara uno contro l’Armani sono stati sommersi dal trentello milanese alla replica. La Reyer sarà salutata con affetto al Taliercio e senza recriminazioni dai tifosi. La società ha avuto lo scudetto delle ragazze e sempre da loro la Supercoppa. Grande annata, Covid nonostante. Oggettivamente, poi, Milano in Italia appare non giocabile. Per tutti. Non solo per la Reyer. Magari a Bologna non saranno d’accordo. Anzi, certamente.