Osservatorio / Tokyo 2020: le nostre prime proiezioni-medaglie

Print

Venerdì 20 Dicembre 2019

 

paltrinieri-detti

 

In base agli ultimi risultati mondiali, la squadra azzurra potrebbe puntare a restare nella Top Ten anche ai Giochi di Tokyo. Le proiezioni che presentiano, pur con tutti i distinguo, ci assegnano 37 medaglie, otto delle quali d'oro. Possibile? Certo, a patto che ...

 

Luciano Barra

In un recente articolo su www.sportolimpico.it ho brevemente toccato l’argomento delle Proiezioni Olimpiche in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. In quell’occasione mostravo una certa preoccupazione sullo stato dell’arte delle nostre possibilità medaglie. Ovviamente non per essere necessariamente pessimisti, ma con l’obiettivo di pungolare verso miglioramenti futuri. Ho ricevuto diversi commenti sull’argomento e per chi non ha dimestichezza in materia ricordo che la tabella che seguirà è costruita sulla base dei risultati conseguiti negli ultimi Campionati del Mondo delle varie discipline olimpiche.

L’ultimo Mondiale è stato quello della Pallamano donne, svoltosi in Giappone, che ha visto la vittoria della Spagna su Norvegia e Olanda. Poi abbiamo inserito i Ranking finali di Tennis e Golf per la stagione 2019. Quanto al Tennis non è stato possibile tenere conto del Ranking relativo alle tre gare di doppio che – per ovvi motivi – non esistono. (E qui è necessario un inciso: chissà quando verrà il giorno in cui anche in Italia si scoprirà che la medaglia del “doppio misto” è la più facile da vincere ai Giochi, …). Infine, si tenga conto che a concludere l’analisi annuale mancano anche i risultati di alcune regate di Vela in svolgimento ad Auckland in questi giorni.

Tutto ciò premesso, partiamo dalla proiezione finale che è la seguente (elenco ordinato in base al numero di medaglie d’oro):

Class.

Nazioni

ORO

ARG

BRO

TOTALE

1.

USA

51

29

27

107

2.

R.P. CINA

43

30

23

96

3.

FED. RUSSA

28

26

18

72

4.

GIAPPONE

18

26

17

61

5.

AUSTRALIA

17

18

16

51

6.

OLANDA

14

14

10

38

7.

GR.BRETAGNA

13

15

23

51

8.

GERMANIA

13

9

18

40

9.

FRANCIA

11

8

20

39

10.

SUD COREA

9

6

11

26

11.

UNGHERIA

9

5

3

17

12

N. ZELANDA

9

2

6

17

13.

ITALIA

8

12

17

37

14.

BRASILE

7

7

7

21

15.

SPAGNA

6

9

11

26

16.

POLONIA

5

7

8

20

17.

UCRAINA

5

5

8

18

18.

KENYA

5

2

4

11

19.

CANADA

4

2

16

22

20.

TURCHIA

3

6

6

15

21

GIAMAICA

3

5

4

12

22.

SERBIA

3

5

3

11

23.

DANIMARCA

3

4

5

12

24.

CUBA

3

4

2

9

25.

REP. CECA

3

3

2

8

 

Come già scritto la Proiezione dell’Italia non è la migliore. Difficile non rilevare che in questo ultimo anno del quadriennio, il problema sollevato dalla Riforma imposta dal Governo (e, allo stesso tempo, dalla Candidatura Olimpica di Milano&Cortina) abbia “distratto” il CONI e, di conseguenza, le Federazioni dal loro principale compito istituzionale.

Ripeto: ormai essere fra i “primi 10” dovrebbe essere una regola per il nostro Paese. Al momento, stando ai risultati, Sud Corea, Nuova Zelanda ed Ungheria ci sopravanzano. Nelle regate di vela in corso la Nuova Zelanda siamo in testa nella class Finn e dovremmo conteggiare un’altra medaglia d’oro. Anche Brasile e Spagna hanno possibilità di migliorare il loro medagliere a danno dell’Italia.

È tutto perso? Assolutamente no, purchè, … lo diciamo alla fine dell’articolo.

Intanto, vediamo per il momento quali sono le nostre possibili medaglie in base alle attuali proiezioni:


Federazioni
ORO
ARGENTO
BRONZO

TOTALI
NUOTO
Paltrinieri –
800 sl

Quadarella – 800 sl
Paltrinieri – 1500 sl
9 (4-1-4)

 

Pellegrini – 200 sl
 
Detti – 400 sl
 
 

Quadarella –
1500 sl
 

Carraro – 100 rana
 

 

Pallanuoto – Uomini
 

Bruni –
10 km D
 

ARCO

 

 

Squadra Mista
1 (0-0-1)

CICLISMO

 

Trentin – Strada
Ganna – Cronom.
3 (0-2-1)

 

 

Paternoster – Omnium D
 

 

CANOTTAGGIO

 

Ruta/Oppo –
Doppio PL
Quattro coppia – U
2 (0-1-1)

GINNASTICA

 

Lodadio – Anelli
Artistico – Squadre D
2 (0-1-1)

LOTTA

 

Chamizo –
74 kg
 

1 (0-1-0)

KARATE

Crescenzo –
60 kg U
Buza – 75 kg

Busatto –
Indiv. U
4 (1-1-2)

 

 

 

Bottaro –
Indiv. D
 

PALLAVOLO

 

Squadra – Donne
 

1 (0-1-0)

PENTATHLON

 

Micheli –
Indiv. D
 

1 (0-1-0)

SCHERMA

 

Fioretto – Squadra D
Spada – Squadra D
8 (0-1-7)

 

 

 

Sciabola – Squadre D
 

 

 

 

Fioretto – Squadre U
 

 

 

 

Santarelli – Spada U
 

 

 

 

Curatoli – Sciabola U
 

 

 

 

Errigo – Fioretto D
 

 

 

 

DiFrancisca – Fioretto D
 

TAEKWONDO

Dell’Aquila –
58 kg U
 

 

1 (1-0-0)

TIRO A VOLO

Bacosi – Skeet D

Cassandro – Skeet U
 

3 (1-2-0)

 

 

De Filippis –
Trap U
 

 

VELA

Frascari/Bissaro – Nacra17
 

 

1 (1-0-0)

 

Qualche considerazione. Va sicuramente notato la incredibile performance della Federazione Nuoto che dimostra di essere, attualmente, la Federazione di maggior successo e compattezza dello sport italiano. Di contro, il 2019 non è stato l’anno migliore per la Scherma, la Federazione che storicamente vanta il maggior numero di medaglie. (Da notare che nella presente tabella sono indicate 7 medaglie di bronzo in quanto ai Mondiali se ne assegnano due, mentre ai Giochi Olimpici, essendo prevista la finale per il 3°/4° posto, solo una). Ma questo rappresenta una possibilità di miglioramento notevole. Lo stesso dicasi per il Tiro a Volo il cui bottino ai Mondiali è stato eccellente, ma che può sicuramente incrementarsi. In netto miglioramento il Ciclismo, soprattutto su pista.

Il Ranking finale dei Giochi Olimpici si basa soprattutto sulle medaglie d’oro e lì noi dobbiamo essere in grado di confermarne le attuali, sperando di aggiungerne altre. Almeno sulla carta il decimo posto nel medagliere finale appare possibile. Però sarà necessario vincere più di 10 medaglie d’oro.

Non stupisce l’attuale eccellente proiezione del Giappone: in quanto Paese organizzatore ha implementato un programma che dovrebbe permettere di consolidare la propria posizione (aveva ottenuto il 6° posto a Rio de Janeiro). Tutto da confermare invece l’exploit 2019 dell’Olanda ed è anche da capire chi meglio saprà sfruttare le “spoglie” della Russia. Da non sottovalutare infine la Gran Bretagna, che era salita al secondo posto a Rio de Janeiro, che ha avuto un 2019 non esaltante, ma sono Britannici e si esaltano nelle grandi occasioni. Vedremo.

Come migliorare. – Cosa si può fare in questi ultimi mesi per migliorare l’attuale proiezione? Il successo di un atleta è legato a quattro distinti momenti che, ipoteticamente, valgono il 25% delle potenzialità. Il primo è legato ai … geni ereditata dai genitori e dalla spinta della famiglia; il secondo alla bontà delle varie guide tecniche passate e presenti; il terzo al supporto da parte di Società, Federazioni e CONI; ultimo, quello finale e più importante, riguarda la motivazione. Su quest’ultima ora si può e si deve lavorare.

Sono stato presente alla cerimonia della consegna dei Collari, dove il presidente Malagò è stato molto bravo, in un certo senso dando il meglio di sé. D’altronde questo è proprio il suo “territorio”. Altrettanto bravo è sempre il presidente Pancalli, sia lui che i suoi atleti. Creare occasioni per sentire dalla voce dei massimi esponenti politici il riconoscimento per i successi sportivi è molto importante. Si tratta di una delle poche occasioni in cui bandiera e inno dimostrano la compattezza di un Paese normalmente caratterizzato da uno spiccato individualismo.

Questi sono eventi importanti, così come lo sono quelli creati dalla Gazzetta dello Sport con i suoi “Sports Awards” e tutte le cerimonie di fine anno che qualche Federazione, purtroppo non tutte, organizza a fine anno. Oltre al momento delle gare – per molte discipline spesso ignorate dai media – gli atleti hanno bisogno di visibilità, di momenti in cui la loro immagine, i loro sacrifici, e le loro fatiche trovino un adeguato riconoscimento.

Ho già ricordato come il “Club Olimpico” – da poco rinnovato dalla Giunta del CONI – non venga utilizzato come momento di “immagine e promozione”. Un esempio: il giorno prima della consegna dei Collari, un centinaio di atleti dello stesso Club Olimpico era a Roma per una visita al Chiostro del Bramante. Bellissima idea, ma nessuno ne ha parlato. Non ho visto neanche un comunicato stampa. Ci sarebbe stata materia per pagine di giornali e qualche presenza televisiva.

Da qui a Tokyo il CONI dovrà cercare di sfruttare tutte queste occasioni per creare motivi di visibilità e di gratificazione per giovani che stanno sacrificando i loro migliori anni – nella maggioranza dei casi con modesti ritorni economici – spesso con sacrifici delle famiglie e non pochi rinunzie a studi ed a future carriere professionali.

D’altronde, sul piano sportivo da qui a Tokyo ci sarà poco da fare. I sistemi di qualificazione sono dettati dalle Federazioni Internazionali e di fatto non sono più i Comitati Olimpici a decidere la composizione delle squadre. Per di più non è possibile, anche giuridicamente, escludere un atleta che si è guadagnato la qualificazione secondo i criteri delle F.I. Ormai il Comitato Olimpico svolge una funzione organizzativo/logistico della trasferta olimpica.

Per esperienza personale so che anche una organizzazione perfetta della “missione” olimpica non fa vincere alcuna medaglia in più. I Campionati Europei di atletica 1978 e i Giochi Olimpici di Lillehammer 1994, Atlanta 1996 e Sydney 2000 – manifestazioni dove l’Italia ha raggiunto il massimo numero di medaglie – sono state le manifestazioni con le soluzioni organizzative/logistiche fra le peggiori. Per non parlare di Casa Italia, che gli atleti al massimo vedono a gare concluse.

Per questo il CONI dovrà trovare la giusta collaborazione con i media e soprattutto con le televisioni per dare risalto al periodo pre-Giochi. Come, tanto per ricordare, venne già fatto per Roma 1960.