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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Atletica / "Ciccio" Arese: ovvero la crisi del settimo anno

8 Settembre 2011

(gfc) Qualche (amara) riflessione all’indomani del (prevedibile) fallimento di Daegu. La permanenza di Arese alla presidenza della FIDAL ha superato il traguardo del settimo anno, ma la tradizionale crisi è in atto da tempo. Semmai, si è fatta più acuta all’indomani del mortificante mondiale coreano e alle viste dei Giochi di Londra (e degli Europei di Stoccolma) della prossima estate. Vediamo se è possibile offrire qualche spunto di dibattito. Arese Francesco da Centallo, nei suoi anni giovanili detto “Ciccio”, è stato eletto presidente della FIDAL nel novembre 2004, a sessant’anni suonati. Non proprio un giovincello di primo pelo. Era stata, la sua, una designazione a sorpresa, frutto di un casuale raccordo tra le varie litigiose anime dell’atletica italiana che – forzosamente unite su un fronte comune, non tanto avverso a Gianni Gola, quanto ai suoi più stretti collaboratori –, subito dopo Atene, s’erano raccordate per studiare soluzioni diverse. Il nome di Arese era stato proposto dall’ex-CT della nazionale Enzo Rossi, il quale non dovette faticare molto per farlo accettare (malgrado non deponesse a favore del “Ciccio”-dirigente il precedente fallimento alla guida del CR del Piemonte, portato a un indubbio calo di risultati e praticanti).

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Giochi 2020 / Sono sei le citta candidate

Venerdì 2 settembre 2011

Per la corsa ai Giochi del 2020, Roma sarà in buona, ma ridotta, compagnia. Alla scadenza fissata al 1° settembre, il CIO ha reso pubblico l’elenco delle candidate che, con quelle già da tempo note, presenta la novità (improbabile) di Baku, capitale dell’Azerbaigjan, città che pare voler rispondere a pieno al motto olimpico: “l’importante è partecipare”. Quindi, assieme a Roma e all’antica città fondata da Alessandro Magno, a disputare la corsa verso il 2020 saranno soltanto Doha, Istanbul, Madrid e Tokyo, tutte determinate ad affrontare quel percorso accidentato, scandito da una serie di impegnative verifiche, il cui atto finale si svolgerà a Buenos Aires, il 7 settembre 2013 nel quadro della 123ª sessione del CIO.

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Nuoto / La calda estate di Federica

Venerdì 26 Agosto 2011

Quando è riemersa dall’acqua dopo il trionfo sui 400 metri ai mondiali cinesi, tre giorni prima di imporsi con una rimonta da favola anche sui 200, la “sua” distanza preferita, nell’aria ha disegnata con le mani un grande cuore. Il proprio? Una dedica per papà Roberto e mamma Cinzia che, col fratello Alessandro, la proteggono da sempre? O, come si sono affrettati ad interpretare gli specialisti in gossip, per la fine di un amore durato tre anni (col compagno di nazionale Luca Marin) e per l’inizio di una nuova storia? E giù ad interpretare. Molto più semplicemente – lo ha spiegato lei stessa – si trattava di un segno d’affetto per il preparatore atletico Andrea Scattolini. L’uomo che le ha permesso di arrivare ai mondiali di Shanghai in condizioni perfette, nella forma della vita, quando tutto riesce facile e ogni azione tecnica, anche la più complessa, sembra la più”normale”. In quanto alla fine della sua storia con Marin, ha preferito annunciarlo lei stessa sul blog che aggiorna personalmente.

 

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Canoa / La Idem verso lottava Olimpiade

Lunedì 22 agosto 2011

Quando la sua canoa scenderà nel bacino di Eton Dorney, lei avrà 48 anni tondi e sarà al via per la sua ottava Olimpiade. Un record mondiale: nessuna donna è mai riuscita a tanto. Stiamo parlando di Josefa Idem, un mito dello sport europeo più che italiano, riuscita nell’impresa (si può ben chiamarla così) di strappare il “passi” olimpico con quel settimo posto ottenuto ai mondiali di Szeged. Origini e formazione sportiva tedesche, da decenni famiglia e cittadinanza italiana, un marito – Gugliemo Guerrini – che da sempre è il suo allenatore, due figli (Janek, 16 anni, Jonas, 8 anni) che la seguono ovunque. Insomma, un altro punto a favore di questa caparbia coppia vincente, non sempre in sintonia con la federazione che, di contro, da questi mondiali ha palesato gravi carenze nella programmazione e una preoccupante inconsistenza nel reclutamento. Tanto che oggi, un po’ beffardamente, tutta la canoa sprint nazionale (che sprint ora lo è davvero, dopo che i 500 metri sono stati cancellati per far posto ai 200) può dirsi tutta aggrappata alla scia della Idem e al suo settimo posto mondiale. Il migliore di tutta la spedizione azzurra, malgrado i conclamati accordi stretti con la … Ferrari di Maranello.

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Ciclismo / Scompare Pavesi: era lolimpionico più anziano

Venerdì 5 agosto 2011

Se ne andato il giorno prima dell’ottantesimo anniversario della sua (doppia) impresa colta sulle strade di Malibù, quando in America la bicicletta era una bizzarria della vecchia Europa. Viveva in una casa di riposo di Buenos Aires e tra qualche settimana avrebbe toccato i 101 anni: da tempo poteva dirsi il più vecchio olimpionico vivente. Piacentino di Caorso, un centro rurale con meno di 2000 anime dove era nato il 1° ottobre 1910, Attilio Pavesi la sua gloria olimpica l’aveva incontrata quasi per caso, ma aveva fatto di tutto per meritarsela. E per farsene una ragione di vita.

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