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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Atletica / Ranking 2015: aiuto, mi si e' ristretta l'Italia!

Martedì 5 Gennaio 2016

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Il ranking 2015 della rivista americana fotografa lo stato di salute dell'atletica italiana uscita malridotta dai Mondiali di Pechino. Solo cinque atleti gli azzurri presenti: la migliore è Eleonora Giorgi, quinta nella 20 chilometri.

Il ranking di Track&Field News appena reso noto, n. 69 della serie, mette in ordine i riscontri della stagione dei mondiali di Pechino. Premessa ai Giochi di Rio. Ogni anno ha la sua pena. Almeno a giudicare da come i compilatori della maggiore rivista del settore hanno trattato l'atletica leggera italiana. In caduta libera e senza programmi a breve termine. Allora, stabilito che i migliori atleti al mondo del 2015 risultano Ashton Eaton (record mondiale nel decathlon: 9045) e Genzebe Dibaba (record mondiale dei 1500: 3'50"07), gli italiani presi in considerazione per i primi 10 di ciascuna specialità olimpica sono soltanto cinque e non nelle prime file. Nel dettaglio, sono le due marciatrici Eleonora Giorgi (5. posto, migliore in assoluto) e Antonella Palmisano (6.) sui 20 km, i due saltatori in alto Gianmarco Tamberi (7.) e Fassinotti (8.), più Alessia Trost (anche lei all'8. posto). Niente altro. Un minimo storico, se vogliamo, sconfortante, ma dal quale (ci auguriamo) si dovrà ripartire al più presto.

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Atletica / 50 anni fa, ... una lettera di Giulio Onesti

Domenica 3 Gennaio 2016

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Un primo post dell'anno olimpico un po' inusuale, ma utile a qualche riflessione. Così, a mezzo secolo di distanza, possiamo rileggere una lettera aperta che Giulio Onesti, mitico presidente del CONI, nell'inverno del 1966 indirizzò all’atletica e agli atleti. Chissà che non sia di buon auspicio.


“Il mondo dell’atletica, in effetti, è quello che più si avvicina all’ideale dello sport. Nel quadro dei risultati e delle conquiste dell’atletica finisce col rispecchiarsi il progresso sportivo di ciascuna nazione. Ciò costituisce per l’atletica un orgoglio e nello stesso tempo anche una pesante responsabilità. Un giorno, quando la conquista sportiva sarà un fatto concreto e realizzato in grande parte, l’atletica si sarà affermata come un modo di concepire la vita. Ma quel momento è assai lontano, da noi come altrove. Perciò l’atletica continua a rimanere una scuola, una indicazione e un esempio.

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Terza pagina / Bruno Zauli, "un romanzo di sport"

Mercoledì 30 Dicembre 2015

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(gfc) Inizia in questi giorni il suo viaggio il mio ultimo libro dedicato alla vicenda terrena, umana e sportiva, di Bruno Zauli. Il volume – secondo titolo della collana di “Storia e Cultura sportiva” edita da Garage Group srl – verrà ufficialmente presentato nel Salone d’Onore del CONI, al Foro Italico, nelle prime settimane dell’anno olimpico 2016. Un ampio lavoro che, in 500 pagine e 31 capitoli, seguendo Zauli, riscrive in toto e, soprattutto, documenta la storia dello Sport Italiano dagli anni Venti fino alla “Grande Bellezza” di Roma ’60. Sullo sfondo, e neppure tanto in penombra, il “romanzo” dimenticato e pieno di fascino del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. E, in sottordine, le vicende della federazione di atletica che a Zauli deve tutto. Quindi storia e storie di avvenimenti, ma soprattutto delle idee e dei tanti uomini che le hanno rese possibili, malgrado le difficoltà e gli sconquassi del “secolo breve”.

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Rio 2016 / La squadra azzurra sta prendendo forma

Martedì 29 Dicembre 2015

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Alla cerimonia d'apertura dei Giochi di Rio de Janeiro, XXXI Olimpiade, mancano 220 giorni. In termini sportivi non un abisso. Nel frattempo la squadra italiana sta prendendo forma, tra conferme e qualche delusione, e al momento non supera le 113 unità. Non molto. Si tratta di un periodo delicato per lo sport olimpico italiano, a quasi tre anni dal cambio di gestione che ha portato al vertice del CONI Giovanni Malagò. Il quale si trova a dover operare in una complessa fase di transizione: non per nulla, diversi degli atleti inseriti nel vecchio Club Olimpico, non hanno fornito grandi prove, tanto da autorizzare una loro piena riconferma. E, per di più, non sono numerosi gli atleti di nuova generazione che hanno avanzato una possibile candidatura al viaggio in Sud America. I prossimi mesi chiariranno meglio le posizioni, anche se la gran parte delle "qualificazioni" si sono già concluse con i campionati mondiali disputati quest'anno.

Elenchi degli atleti "qualificati" divisi per disciplina.

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Atletica / Addio a Gabre Gabric, nobildonna dello sport

Domenica 20 Dicembre 2015


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(gfc) Ljubica Gabre Gabrič, nobildonna dell’atletica italiana, si è spenta a Brescia mercoledì 16 dicembre. Ultima superstite della squadra olimpica di Berlino, città che aveva raggiunto in treno partendo da Firenze assieme al gruppo dell’atletica guidato dal marchese Ridolfi. Aveva (forse) 101 anni. E in questo confortano le ricerche fatte da suo genero Eddy Ottoz, spintosi fino agli archivi di Ellis Island, il centro dell’emigrazione europea verso gli Stati Uniti. (Anch’io ho scavato a lungo i registri dell’isola, sulle tracce sbiadite dell’emigrazione di casa mia, articolata in più generazioni, prima di pubblicare il libro più emozionante che mi è capitato di scrivere, quello sulla mia “Grande Famiglia”, oggi radicata in tre continenti, ma non dispersa. Anzi, consiglierei a chi oggi sproloquia sugli italiani, popolo di confusa emigrazione, di dare un’occhiata a quei registri, consultabili su Internet). Eddy, ha scoperto negli archivi americani che la piccola Liubizza Gabrich, di nove anni di età, dopo la morte della madre, accompagnata dal padre Martin sbarcò a New York – partendo da Trieste sul piroscafo “President Wilson” –, diretta a Chicago presso uno zio, un fratello del padre che si chiamava (forse) Phil. Era il 23 novembre 1923. (I registri navali riportavano non l’anno di nascita, ma solo l’indicazione dell’età).

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