Saro' greve / Cosi' Velluti d'un colpo solo perse due Olimpiadi
Lunedì 12 Giugno 2017
di Vanni Loriga
Considerato che il sito è dedicato agli Sport Olimpici, questa volta, per essere finalmente “greve” verso me stesso. svelerò che nell’armadio delle mie esperienze conservo ben due “scheletri” ad essi (ai predetti sport olimpici) legati. Il primo, notissimo, è quello dell’Atletica; l’altro, meno noto, è la pallacanestro, ora conosciuta con la sineddoche di “basket”. Ricordo che la sineddoche (synedoche, visto che parliamo in inglese) è quella figura retorica in cui si usa la parte per il tutto (o viceversa). Vissi intensamente i due sport soprattutto nell’anno 1949. Aprimmo a Civitavecchia, dove vivevo, una sezione della locale Unione Sportiva e ci iscrivemmo al campionato di pallacanestro.
Biblio / Il "fondo" Quercetani donato alla biblioteca dell'ASSI
Domenica 11 Giugno 2017
di Gustavo Pallicca
Quello di ieri mattina è stato uno di quegli eventi che per un cultore dello sport, segnano la riconciliazione fra gli ideali puri e trasparenti e quelli invece dove la fanno da padroni l’agonismo esasperato e la ricerca a tutti i costi del successo. Ritrovarsi fra amici e parlare di cultura: questa è stata l’essenza della cerimonia che si è svolta venerdì mattina presso la sede della gloriosa e storica società Assi Giglio Rosso. L’occasione si è offerta per la ufficializzazione (anche se il progetto non è ancora concluso, ma solo rimandato per la parte che ancora rimane in casa del benefattore) del trasferimento presso la Sala di lettura "Aldo Capanni", che già raccoglie prezioso materiale storico inerente lo sport e l’atletica leggera in particolare, della biblioteca di Roberto L. Quercetani.
Cinque Cerchi / Se a vincere e' l'ossessione delle "quote rosa"
Sabato 10 Giugno 2017
di Gianfranco Colasante
In attesa di convincere Los Angeles a cedere i Giochi del 2024 a Parigi per vedersi assegnati subito quelli del 2028, i signori del CIO si portano avanti col lavoro. Come era nell'aria da mesi, ieri pomeriggio l'esecutivo ha accettato l'intero pacchetto di proposte avanzate dalla Commissione Programmi (presieduta dal senatore di area berlusconiana Franco Carraro) e per Tokyo 2020 ha aggiunto altre 15 gare che portano il totale a 339 eventi, un record assoluto (a Roma '60 le gare erano state 150). Ma ha anche spostato decisamente verso il centro l'asse di "genere" cancellando molte prove maschili a vantaggio di nuove gare femminili. L'ossessione di Thomas Bach per la parità uomo/donna ai Giochi ha prevalso su ogni considerazione, per non dire perplessità, di natura tecnica che, almeno nello sport ad altissimo livello quale quello olimpico, qualche rilievo dovrebbero pure averlo.
Piste&Pedane / L'elogio della fatica
Mercoledì 7 Giugno 2017
di Daniele Perboni
Caro direttore, dopo qualche tentennamento ho deciso di inserirmi nella disputa nata a seguito di quanto scritto da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera e cui anche tu hai dato seguito. Perché nel Bel Paese non fioriscono più i talenti di una volta? Le risposte, a mio avviso, sono molteplici: poca voglia di allenarsi, mancanza di abitudine alla fatica (sì, anche quella si coltiva o, se preferite, si allena, sin da piccoli), concorrenza spietata di altri sport, e fra questi mettiamoci anche i più comodi videogiochi, monotonia dei lunghi allenamenti (ci si diverte molto di più in gruppo), bacino in cui “pescare” eventuali futuri campioni, tecnici poco preparati e ancor meno incentivati (i migliori emigrano verso spiagge più remunerative).
Italian Graffiti / Atletica, voglia di sacrificio saltami addosso
Mercoledì 7 Giugno 2017
di Gianfranco Colasante
Qualche giorno addietro, in risposta ad un lettore, sul Corriere della Sera Aldo Cazzullo ha celebrato il funerale dell'atletica, accomunandola al ciclismo che oggi può contare solo su Vincenzo Nibali. "Nelle discipline sportive in cui servono in particolare impegno, allenamento, dedizione, sacrificio, l'Italia latita", ha scritto Cazzullo. E ancora: "Il discorso non riguarda solo il ciclismo, che anzi è messo meno peggio dell'atletica. Agli ultimi Giochi l'uomo di punta era Fabrizio Donato, che nei giorni di Rio compiva quarant'anni. Quand'eravamo ragazzi avevamo Franco Fava 'cuore matto' e poi Salvatore Antibo affetto dal 'piccolo male', Paola Pigni e poi Gabriella Dorio, Stefano Mei e Alberto Cova che vinse Europeo, Mondiali e Olimpiade (negli anni in cui si ricorreva all'emotrasfusione, di cui Cova onestamente raccontò a Oliviero Beha). E poi Panetta sulle siepi, Bordin e poi Baldini nella Maratona, Damilano nella marcia, specialità da cui sono arrivate le ultime soddisfazioni sino alla controversa vicenda di Schwazer".
More Articles...
- Fatti&Misfatti / Splendori e decadenze per una finale inedita
- I sentieri di Cimbricus / Britannici, gentiluomini di fortuna
- Saro' greve / Sapevate che anche Ovidio scriveva di sport?
- Fatti&Misfatti / Todo cambia perche' nulla cambi
- I sentieri di Cimbricus / Film su Pele', insostenibile assenza di peso
Page 561 of 728