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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Atletica / Greco e Donato all'altezza

Martedì 7 Agosto 2012

Quinta giornata di Atletica. Sotto la plumbea cappa di piombo della vicenda Schwazer continua a dipanarsi (con troppa lentezza) il programma dell’atletica. Comunque, sempre davanti a 80.000 intenditori giornalieri. Si assegnano quattro titoli. I 1500 forniscono l’unica sorpresa con la vittoria del discusso algerino Taoufik Makhloufi, capace di uno sprint irresistibile (52”76 nell’ultimo giro). Il salto in alto va al picaresco russo Ivan Ukhov, il solo capace di portare la sua mole a 2.38: in tre salgono sul gradino di bronzo, tra loro Robert Grabaez, l’inglese sul quale puntavano in molti. Poi il disco, gara di grande contenuto tecnico con i primi tre raccolti nello spazio di 24 centimetri, con la zampata finale di “Hulk” Robert Harting ai danni del giovane iraniano Ehsan Hadadi, al quale un nullo di pedana invalida un lancio sui 70 metri. Infine la corsa più veloce di sempre sui 100 ostacoli regalano il titolo a Sally Pearson, un soffio davanti al duo americano Harper/Wells. Sullo sfondo, Usain Bolt fa le prove generali per la vittoria sui 200.

Ed eccoci agli italiani, non numerosi ma i cui risultano sono positivi. La vetrina è per i triplisti Greco e Donato alle prese con i rischi di una qualificazione mattutina che crea qualche vittima illustre. Malgrado problemi fisici, entrambi superano lo scoglio al primo salto: Greco (timore di possibili crampi) raggiunge i 17.00 che gli danno la quarta posizione mentre Donato (un tendine d’Achille dolorante) fa 16.86. L’ultimo dei 12 si qualifica con 16.62. Nella serata di domani una finale che resta aperta a tutte le soluzioni. Anche Emanuele Abate, benché quarto in batteria (13”46) supera l’esame e accede alle semifinali in una gara – i 110 ostacoli – che perdono ancora lo sfortunato cinese Liu Xiang, tradito ancora dal tendine d’Achille.

Poi le ragazze. Soprattutto una vivace Elena Romagnolo che alla fine, pur staccandosi nel giro conclusivo, agguanta una non facile finale sui 5000 col record personale (15’06”38). Sarà l’ultima delle ripescate, purtroppo ai danni di Silvia Weissteiner che – classificata meglio in altra batteria – resta fuori per l’inezia di 43/100. Nadia Ejjafini, alla seconda uscita sulla pista londinese (ma avrebbe voluto correre la Maratona), resta lontano (15’24”70, il suo secondo crono di sempre). Infine Marzia Caravelli alla quale non basta la gran voglia di fare. Capita in una semifinale onestamente difficile, cerca di forzare allo sparo, ma inciampa con la gamba di richiamo sull’asticella del quinto ostacolo. Perde il ritmo e si ferma. Una stagione molto positiva per lei, con record italiano (12”85) e semifinale olimpica nel cassetto.  

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