Piste&Pedane / “Tutto va bene, madama la marchesa!"
Venerdì 17 Ottobre 2025
“Sarà proprio così o c’è qualcosa da sistemare? Indubbiamente la politica federale sta riscuotendo consensi sempre più ampi, grazie soprattutto ai successi ottenuti nelle maggiori manifestazioni internazionali, ma …”
Daniele Perboni
Stagione terminata. Stop, basta. Tutti a casa e non stiamo parlando del film, uno dei migliori di Comencini con Sordi e Serge Reggiani. Qui però non si guerreggia, ma si gareggia … Felici e contenti, dopo un lungo anno agonistico c’è chi festeggia, chi si rammarica per le occasioni perdute, chi ha ritrovato nuovi stimoli e chi ha capito che certi extraterrestri non sono irraggiungibili (vero Nadia?), mentre altri insistono sulla strada tracciata, anche se non hanno raccolto molto. Vedi il corregionale Yeman.
Questo per quanto riguarda atleti e tecnici. Sul lato opposto, ma non contrapposto (e dagli con ste rime strambe), dirigenti ai vari livelli devono cercare la quadra per continuare sull’onda di questi ultimi produttivi anni e, se possibile, rimanerci. Sull’onda … Indubbiamente la politica federale sta riscuotendo consensi sempre più ampi, grazie soprattutto ai successi ottenuti nelle maggiori manifestazioni internazionali. Mondiali di Tokyo in primis e campionati continentali giovanili a seguire, senza dimenticare la vittoria, la seconda consecutiva, nel Campionato europeo a squadre, la vecchia e gloriosa Coppa Europa.
Il binomio Presidente-Direttore Tecnico all’apparenza funziona come un meccanismo perfettamente calibrato, un orologio atomico perfetto al milionesimo di secondo. I due in pubblico si comportano come una coppia affiatata, Ale e Franz? Con uno sforzo di fantasia si potrebbero somigliare anche nel fisico. Chi sia, in realtà, la vera star è ancora tutto da scoprire, anche se il DT pare primeggiare sul politico.
Questi, il politico, d’altra parte, non si limita a far buon viso a cattivo gioco, raccogliere consensi, apparire accogliente, affidabile, competente e tollerabile; un buon confessore, un don Camillo punto due. A chi spetterà la parte di Peppone? Il dottor Mei ha un monumentale disegno in testa: rendere grande la FIDAL, così da trasformare la Federazione in un treno che lo trasporti senza scossoni verso vette più alte di quelle raggiunte come atleta. Legittima aspirazione, più che comprensibile. Nessun scandalo in questo proposito. Ricordate quel tale della prima pietra …?
Tuttavia la strada per raggiungere questi obiettivi non sempre è liscia e ben lastricata come le vie consolari romane. Qualche inciampo si rischia di incontrarlo. Inevitabile, come il cambiamento climatico. Qualcuno ancora insiste nel negarlo, ma indubbiamente farà parte del nostro futuro.
Ogni occasione è perfetta per annunciare nuovi e galattici progetti, come il Mondiale a Roma: «Ora abbiamo anche il supporto economico del governo» si è sbilanciato ad affermare il Presidente in una recente intervista. E poi e poi una sede degna per la FIDAL. In altre parole l’acquisto di un immobile e non più un affitto per la quale, mormorano i soliti bene informati, si sborsano centinaia di migliaia di euro l’anno (oltre 700mila l’anno, ma in questa cifra sono comprese anche le diverse sedi regionali. Dal 2026 “Sport e Salute” ha concesso un notevole sconto). Non vorremo essere da meno della Federnuoto? Potrebbe essere un affare, ma si dovrebbe aprire un mutuo, con tutte le conseguenze che ne possono derivare.
Altri ostacoli riguardano la gestione di atleti una volta considerati il top dei top ma quasi scomparsi nel 2025 o nettamente in regressione riguardo ai risultati ottenuti. Esemplare il “caso” Filippo Tortu, entrato in una involuzione preoccupante.
Marcell Jacobs che accenna al ritiro, Chituru Ali letteralmente svanito dai radar, con una Federazione che per mesi ha nascosto la situazione fisica in cui versavano i due. Mai un accenno, mai un tentativo di imporsi. Non regge più la scusa di atleti che sanno gestirsi in autonomia e che con i dollari degli sponsor possono fare ciò che a loro aggrada. «Non siamo in grado di competere sul piano finanziario» ha commentato tempo fa un tecnico di “alto rango”. Vero. Allora che si fa? Ci si arrende, limitandosi a raccogliere i cocci? Come avvenuto sino ad ora …
Altra grana recente, scoppiata a ciel sereno, ma a lungo covata sotto la cenere: ignorare la marcia e la nostra migliore atleta di questi ultimi anni, Antonella Palmisano, totalmente dimenticata sul manifesto che pubblicizza i prossimi Campionati Europei di Birmingham 2026. Passi che la Federazione europea e gli organizzatori britannici si siano scordati di “nostra signora della marcia” ma che anche in via Flaminia Nuova non se ne siano accorti … Ed è la seconda volta … allora ha ragione l’oro olimpico: la specialità non è considerata all’identico livello delle altre. Gli appelli al presidente hanno riportato una calma apparente, che resterà tale sino alla prossima distrazione.
Chiudiamo con la notizia, ormai ampiamente pubblicizzata, dei tre anni di squalifica comminati e di inibizione, a Giacomo Tortu, accusato di spionaggio ai danni di Jacobs. Pena pesante, anche se la Procura aveva chiesto la radiazione. Fra Pippo e Marcell all’apparenza non è mutato nulla, anche se il gardesano si è lasciato sfuggire un «Non ho mai ricevuto scuse da Pippo, anche se ci siamo sentiti e mi ha assicurato che lui non ne sapeva nulla».
Problemi che non si risolvono con pacche sulle spalle, parole di circostanza e larghi sorrisi…
| < Prev | Next > |
|---|







