I sentieri di Cimbricus / Presentate le nuove collezioni estate-inverno
Venerdì 3 Ottobre 2025
A Losanna i signori degli anelli, che una ne fanno e cento ne pensano, mai stanchi o satolli, stanno preparando le nuove collezioni per il futuro prossimo dei Giochi nel segno del molto “pret-à-porter” più che dell’alta moda.
Giorgio Cimbrico
Una delle proposte più interessanti viene dai colloqui corsi tra Sebastian Coe e David Lappartient, fresco di conferma al vertice dell’UCI e di successo per il Mondiale in Rwanda, il primo in terra africana. Se era un azzardo, è andato a buon fine. Kigali era più pulita e ordinata che … Per i confronti non resta che guardarsi in giro.
Il progetto è arricchire il programma dell’Olimpiade invernale – e l’obiettivo temporale è legato già all’edizione francese del 2030 – con la Corsa campestre e con il Ciclocross, sport che si calano perfettamente nel clima dei Giochi bianchi che molto spesso, per il cambiamento climatico, tanto bianchi non sono.
“Non ho mai nascosto – dice Coe – che al cross country sono emotivamente coinvolto per motivi legati alle mie esperienze giovanili e vederlo diventare una specialità olimpica mi darebbe una grande gioia. Credo sarebbe un modo per dare spazio all’Africa che nell’Olimpiade invernale non ne ha mai avuto”. Per le due prove, a piedi e su pedali, sarebbe sufficiente un solo percorso. Lappartient è d’accordo.
Sconfitto duramente da Kirsty Coventry per la presidenza del CIO, Coe partecipa con vivacità alle sessioni che hanno al centro il formato, il contenuto e lo sviluppo dei Giochi del futuro e avanza anche altre proposte: una riguarda lo spostamento alla sfera invernale di alcune discipline indoor o “da palestra” e la prima che il presidente di World Athletics ha indicato è il Judo di cui sostiene di essere un grande appassionato.
Il programma dei Giochi può prestarsi ad analisi e interpretazioni che non riguardano più una sfera ormai lontana: quelli invernali, a partire dal 2002, hanno visto il raddoppio delle competizioni sia per l’ingresso di nuove specialità, sia per l’allargamento a gare mixed; quelli estivi vengono di volta “appesantiti” con sport che hanno scalato i gradi di popolarità o che hanno il pregio di presentare uno svolgimento rapido (i moderni impresari e i padroni dei diritti televisivi sono terrorizzati dal concetto di noia), come il Rugby a 7 o, come a Los Angeles, il debuttante Cricket in formato Twenty.
Eccitato per il risultato centrato con quanto accaduto a Zurigo nella elegante Sachselautenplatz (8.000 spettatori) nella prima giornata della finale di Diamond League, Coe ha già lanciato uno sguardo verso la California: “Siamo già in contatto con il comitato organizzatore delle Olimpiadi di Los Angeles per portare fuori dallo stadio una serie di gare”. Asta a Hollywood? Lancio del peso a Venice? Salto in alto a Malibu? Marlowe sta già investigando.
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