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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Piste&Pedane / (6) La scelta vincente di Sydney

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Giovedì 18 Settembre 2025

 

mclaughlin-tokyo25 

In una giornata avara d’azzurro, riflettori accesi sul giro: uomini (col terzetto arrivato dal Botswana) e donne con la McLaughlin che, lasciati gli ostacoli per il piano, si pone sulle peste del "vero" record mondiale dei 400: prima tappa 47”78.

Daniele Perboni

Giovedì, giornata prevalentemente dedicata alle qualificazioni. Quattro le finali in programma: due su pista altrettante in pedana. Ad entusiasmare maggiormente, almeno a noi è capitato, è stato il giro di pista delle ragazze. Si sapeva che le concorrenti erano particolarmente agguerrite e le prime finite sul podio sono anche le migliori a guidare le graduatorie del 2025. Il tempo finale lascia sbalorditi: 47”78, naturalmente record personale.

Sydney McLaughlin-Levrone ha così avvicinato, come mai accaduto sino ad ora, il record di Marita Koch risalente al favoloso 47”60 ottenuto al Bruce Stadium di Camberra il 6 ottobre 1985. Andava in scena la Coppa del Mondo, altra manifestazione inventata da Primo Nebiolo e abbandonata dai successori. Nel secolo scorso esistevano ancora la Germania dell’Est e l’Unione Sovietica e aleggiava il sentore del doping. Da allora mai nessuna era riuscita ad avvicinarlo. Anzi nessuna era più scesa sotto la barriera dei 48 secondi. Sul secondo gradino si è accasata la dominicana Marleidy Paulino; terza Salwa El Nasser, Bahrein (48”19), già vincitrice del Mondiale 2019 a Doha (48”14).

Ed eccoci al giavellotto, disciplina dove i padri del Nord ed Est Europa erano gli indiscussi dominatori, come il Tirannosauro Rex che spadroneggiava nel Cretaceo superiore. Faccende da disputarsi fra pochi intimi, amici, parenti e conoscenti. Il resto degli abitanti del pianeta? Alla larga, finché un asteroide, la scomparsa del blocco dell’Est, liberò la carica dei tecnici. Liberi tutti e tutti, per sopravvivere, a cercar nuovi atleti in ogni angolo del pianeta: asta, lungo, triplo e… giavellotto conobbero nuova vita.

Nuove generazioni crebbero sulle spiagge spazzate dalla catastrofe. Ed eccoci agli ultimi venti, ventidue anni dove i virgulti son cresciuti sino ad occupare i primi posti nei maggiori appuntamenti internazionali. Non deve quindi stupire più di tanto il risultato della finale di Tokyo. Ecco dunque Keshorn Walcott (primo in 88.16) per Trinidad e Tobago – l’isola a nord-est del Venezuela, facente parte dell'arcipelago delle Piccole Antille – precedere Anderson Peters di Grenada, l’isola delle spezie (secondo con 87.38) e lo statunitense Curtis Thompson (terzo con 86.67).

Per quanto ci riguarda, da segnalare la facile promozione di Nadia Battocletti nelle batterie dei 5000 (seconda 14’46”36) e la bella conferma di Francesco Pernici, grinta e prospettive. L’accesso alla finale gli è stato negato ma ciò che conta è il crono ottenuto: un 1’43”84, terzo miglior tempo All-time italiano, che si colloca alle spalle di Andrea Longo (1’43”74) e Catalin Tecuceanu (1’43”75) ma davanti al compianto Donato Sabia (1’43”88), due volte finalista olimpico.

Sempre sul doppio giro, promossa alle semifinali Elisa Coiro (2’01”86). Sta forse riprendendo vigore quel nuovo “rinascimento” poi inaspettatamente rallentato dalle non eccellenti prestazioni dei nostri specialisti negli ultimi due anni?

Grazie all’oro di Mattia Furlani il Bel Paese è risalito nel medagliere, raggiungendo la sesta posizione, prima nazione europea. Guidano, guarda un po’, gli Stati Uniti con 12 medaglie: 8 ori, 1 argento, 3 bronzi. A seguire Kenia (4-1-2), Canada (3-0-0), Nuova Zelanda (2-0-0) e Giamaica (1-4-1).

Domani alle 13,50, ora italiana, fari puntati sulla pedana del triplo con Diaz Hernandez e Andrea Dallavalle. Altro bottino aureo?


PIAZZAMENTI ITALIA [1-8]

ORO – Mattia Furlani: Lungo 8.39 RP
ARGENTO – Nadia Battocletti: 10.000 30’38”23 RN
ARGENTO – Antonella Palmisano: 35 KM 2h42’24”
BRONZO – Iliass Aouani: Maratona 2h09’53”
BRONZO – Leonardo Fabbri: Peso 21.94
6. – Yohanes Chiappinelli: Maratona 2h10’15”
7. – Federico Riva: 1500 3’35”33
7. – ITA: 4x400 MX 3’15”82 (Luca Sito 46”04, Anna Polinari 51”22, Vladimir Aceti 46”00, Alice Mangione 52”56)
7. – Sara Fantini: Martello 73.06
8. – Riccardo Orsoni: 35 KM 2h31’39”
=8. – Matteo Sioli: Alto 2.24

 

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