I sentieri di Cimbricus / A Ramona impazzisce la disco music
Martedì 15 Aprile 2025
Il disco ha sempre avuto i suoi posti: Antelope Valley, San Josè, Modesto, Neubrandenburg. In Italia, più modestamente, Tarquinia. Ramona li sta battendo tutti. Ha il vento in poppa. Anzi, nella direzione giusta. Quella contraria.
Giorgio Cimbrico
A Ramona, Oklahoma, Mykolas Alekna 75.56 e Matthew Denny 74.78. Come premessa è più che sufficiente. Ramona, contea di Washington, ha 535 abitanti. Prima di diventare la Mecca del lancio del disco era nota per avere, nei dintorni, un casinò gestito dai cherokee: i nativi sono piuttosto attivi in questo ramo. Dopo essere stati depredati, ora depredano.
Lo scopritore di Ramona è stato Alex Rose, un buon lanciatore che ha mantenuto la nazionalità del padre, samoano. Due anni fa, al Millican Field, ha spedito il disco a 70.46. Uno sparo nel buio. Dalla stagione successiva si sono organizzati e ora Ramona si è auto-etichettata Throws Town, la citta dei lanci. Garantisce forti venti che nel caso del disco è opportuno e consigliabile siano contrari, come nel salto con gli sci.
E così il 13 aprile 2024 Yaime Perez, cubana, è arrivata a 73.09: come farà un dischetto così piccolo e anacronistico a tenere la quota, non è noto. Il giorno dopo è andato in scena Alekna junior che ha realizzato il sogno di papà Virgilius, il primato del mondo. Virgilius, due volte campione olimpico, al record di Jürgen Schult, 74.08 nell’annata 1986, era andato dannatamente vicino, 73.88, a Kaunas, Lituania, in quelle garette che tanto piacciono ai lanciatori.
Mykolas, non alto e possente come il padre, asciutto e veloce, fa atterrare il “piattellone” a 74.35. Ramona diventa la capital della “disco music” e così allarga le chances da offrire a chi vuol andare a provare la bontà delle condizioni dell’Oklahoma: una settimana di appuntamenti. La primavera è generosa in brezze sempre più sostenute.
Matthew Denny, bronzo olimpico, l’anno scorso a due pollici dai 70 metri, parte dal Queensland con un programma esplicito: “Vado a fare il record del mondo”. Al primo assaggio, 72.07, quinto di sempre. Torna in pedana tre giorni dopo: 74.25, a dieci centimetri da Alekna, e con altre due “botte” oltre i 73 metri. Peggior lancio, 70.14. Per la domenica è previsto la sfida all’Ok Corral di Ramona: Denny contro Mykolas.
Il sabato spazio alle donne, sfruttato dalla bella Valarie Allman: 73.52, record americano migliorato di un paio di metri, quinta di sempre con una misura che non veniva registrata dal 1989 quando a dominare la scena erano Gabriele Reinsch (che tiene ancora, dopo 37 anni, con 76.90), Martina Opitz-Hellmann, Diana Gansky, Ilke Wyludda, tutte tedesche con il martello e il compasso. Alle spalle di Valarie, Laulauga Tausaga, quella che la fregò ai Mondiali di Eugene, con 70.72, naturalmente record personale.
La domenica, fuoco alle polveri: 364 giorni dopo aver messo le mani sul primato, Alekna apre con 74.89, record mondiale migliorato di 54 centimetri, premessa e promessa per quel che capiterà al quarto turno: 75.56 e caduta della barriera dei 75 metri. Denny mantiene il suo impegno: 74.78, record del mondo, ma… in ritardo, al quinto tentativo. Le cinque migliori misure di sempre (e sei delle nove) sono state ottenute al Millican Field. Nel 2025, 23 su 28.
Mischiando i risultati dei quattro gruppi che sino alternati in pedana, si ottiene, alle spalle di Mykolas e Denny, questa classifica: l’americano Sam Mattis 71.27, il tedesco Clemens Prufer 71.01, il britannico Lawrence Okoje (ex giocatore di rugby e di football) 70.76, l’altro tedesco Mika Sosna 70.01, Henrik Janssen, tedesco anche lui, 69.94, il cileno Claudio Romero 69.65, Steve Richter quarto Deutschland, 69.61, il colombiano Mauricio Ortega 69.00, l’americano Robbie Otal 68.41. Nel gruppo 2, 64.71 per il livornese Alessio Mannucci, 19° nel totale. Nella prima giornata del festival, il livornese aveva centrato il record personale. 65,60.
Le prime testimonianze parlano di un vento costante, forte e sempre nella direzione giusta, per far galleggiare il disco nell’aria, valutabile a tratti anche a 70 chilometri orari. Prossimo un intervento di World Athletics con anemometri appesi ai droni? O via col vento?
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