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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

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I sentieri di Cimbricus / Il nuovo ordine riparte dal tapis-roulant

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Mercoledì 26 Febbraio 2025

 

coe-bach 


Si va avvicinando lo scrutinio per prendere il posto di Thomas Bach e lord Sebastian Coe lancia segnali di distensione che possono ricordare quelli di un altro presidente, Donald Trump, tra novità, doping e trasgender.

Giorgio Cimbrico

“Meglio che uno partecipi e non stia a guardare”, ha detto nel corso di una lunga intervista televisiva. Quello che è stato a lungo a guardare è il colosso russo. E quella che, più di un’impressione, assomiglia a una certezza è che possa essere il primo non fugace accenno a un ritorno dei russi all’interno della grande famiglia dello sport mondiale e soprattutto a una partecipazione ai Giochi trumpiani di Los Angeles 2028, la città che nel 1984 non vide la partecipazione del blocco socialista, a parte la Romania di Ceauşescu.

Sui transgender Seb ha le stesse idee di Donald – “per equità di competizione” – e questa sua apertura può essere accostata ai contatti che stanno correndo tra Washington e il Kremlino, all’insegna di un nuovo ordine mondiale che prevede un ridimensionamento del ruolo dell’Europa e una spartizione delle risorse dell’Ucraina.

Proprio l’atletica era partita lancia in resta contro i russi denunciando il doping di Stato (nelle premesse della faccenda era stato coinvolto e condannato l’allora presidente Lamine Diack) e allineandosi al bando totale scattato con l’inizio dell’invasione, tre anni fa.

Coe, che proprio a Mosca conquistò il primo dei suoi due titoli olimpici sui 1500, è ambizioso. Prima di gettarsi nell’impresa di ottenere e organizzare i Giochi di Londra 2012, aveva lavorato per la Nike e questi suoi interessi privati non hanno mancato di ottenere la critica e la disapprovazione della stampa britannica, mai prona davanti ai potenti.

Scalata la IAAF, ha mutato il nome della Ditta trasformandolo in un più moderno World Athletics e, allineandosi a una certa nuova nomenclatura, è partito in una serie di riforme, di cambiamenti, di nuovi appuntamenti.

Qualcuno ha lasciato e lascia sconcertati i vecchi suiveurs. Le ultime novità comprendono il premio da 50.000 dollari per il vincitore dell’Olimpiade (iniziativa che ha riscosso gli strali delle federazioni internazionali e, sia pure con modalità prudenti, quelli del CIO), la marcia, l’area di decollo del salto in lungo e una futuribile 4x100 mista da unire alla già esistente 4x400.

In questa febbre di nuovo è affiancato dal direttore generale, Jon Ridgeon (ostacolista che ebbe vita sportiva breve) che, tra le altre cose, si è avventurato nell’ipotesi di un campionato mondiale di tapis-roulant.

L’apertura alla Russia fa parte della strategia elettorale, per proporre un ritorno all’ecumenismo. Può funzionare, malgrado un politico come Coe sappia che la lotta per spuntarla sarà dura dal momento che il sessanta per cento dei membri con diritto di voto appartiene all’età bachiana.

Non è un mistero che la protégé di Bach sia Kirsty Coventry che possiede tre qualità: campionessa olimpica, donna, africana. In seconda battuta, chances per Juan Antonio Samaranch, privo di passato sportivo ma con una solida esperienza nel quartier generale di Losanna.

 

 

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