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I sentieri di Cimbricus / "Balordo" elogio della nostalgia

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Giovedì 20 Febbraio 2025


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Come quando al campo si andava portando i “cartellini”. Torna in mente guardando una piccola riunione in una palestra scolastica, dove attorno agli atleti la gente beve birra e mangia panini. In una parola si diverte a vivere l'atletica.

Giorgio Cimbrico

Nehvidzy è un posto vicino a Praga: organizzano un piccolo meeting, che ha ricevuto l’etichetta di World Silver, in un capannone che ha l’aspetto di una palestra scolastica: bilancieri, parete per l’arrampicata, nessun effetto speciale, niente musica assordante.

La gente beve birra, mangia panini, si mischia agli atleti. Nell’atletica perfetta e plastificata del nostro tempo, Nehvidzy è il ritorno al tempo in cui, come dice un vecchio amico, andavamo al campo portando i cartellini e questo compito suscitava in noi un grande orgoglio.

“Balorda nostalgia” è il titolo della canzone che ha vinto a Sanremo. Sarà balorda per chi è giovane, non lo è per chi si trova a confessare di aver vissuto molto e di aver visto il mondo cambiare, negli ultimi dieci anni, con velocità che annichilisce e che invita a riflettere. Tempo perso?

A Nehvidzy non c’è pista o rettilineo. Il programma era magrolino: una modesta gara di salto in alto (vinto dal giapponese Akamatsu con 2.25, ma il salto in alto è modesto dappertutto…), peso donne, peso uomini, tutte e due di buon livello: 19.97 l’olandese Jessica Schilder che è in gran forma, 19.64 Sarah Mitton, canadese della Nova Scotia. Leonardo Fabbri ha chiuso il suo giro all’Est con 21.45 e con qualche sorrisino di disappunto; Zane Weir, 21.19, sospetta che tra due settimane ad Apeldoorn dovrà consegnare la corona europea al compagno d’allenamento. Il sapore dell’euro-doppietta è invitante.

C’era anche Nick Ponzio, 20.63, che per via del contingente previsto nelle manifestazioni al coperto non sarà né agli Europei né ai Mondiali di Nanchino. Nick non può fare a meno di farsi notare, la sua voglia è più forte del suo proverbiale appetito: sulla maglietta la scritta “Not Dead Yet”, non ancora morto.

Da Nehvidzy, Repubblica Ceka, è tutto. Un sentito ringraziamento a European Athletics che trasmette queste piccole, commoventi riunioni usando uno streaming che anche un vecchio asino come me riesce ad azionare. Il commento è in un inglese semplice e molto chiaro. Un’ora di semplice divertimento gustando, perdonerete la solita citazione, le madeleines di Marcel Proust.

 

 

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