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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
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Piste&Pedane / Fari sul futuro (con qualche dubbio)

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Martedì 21 Gennaio 2025

 

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“Sull’onda dell’entusiasmo e la voglia di mettere in luce anche il lavoro federale, nel Consiglio di inizio anno è stato varato il nuovo organigramma tecnico. A capo di tutto, ovvio, resta Antonio La Torre. Ma spunta un certo Sandro Donati ...”

Daniele Perboni

2024

Anno di grandi successi. L’atletica nostrana ha mostrato al mondo di essere uscita dalle “secche” che ne mostravano i limiti in molte specialità. Nuovi e giovani talenti sono saliti alla ribalta, con diversi di loro giunti ai massimi livelli anche in ambito internazionale. Se poi limitiamo il campo al Vecchio Continente, a brillare sono in tanti a raggiungere risultati eccezionali, fuori da ogni discussione e/o critica. Mai, in passato, i giovani azzurri hanno primeggiato sui rispettivi pari età di tutta Europa.

Insomma, possiamo ritenerci, senza peccare di presunzione, una potenza sportiva. Almeno in ambito atletica. Il futuro è assicurato, a meno di sconvolgimenti epocali. Il merito di tutto ciò, oltre a fortuite coincidenze astrali (a cui non crediamo) sta nel magnifico e avanzato lavoro svolto dai tecnici, che costantemente operano sul campo, e dalle nuove generazioni stimolate da “vecchi” campioni come Marcell Jacobs. Tanto per fare un solo nome.

L’anno si è chiuso con l’esaltante successo di Nadia Battocletti ai Campionati Europei di Cross. Vittoria che ne ha consacrato il talento, unito ad una eccezionale consapevolezza dei suoi mezzi e grandi capacità di lettura agonistica. In questo contesto da non scordare la guida di papà Giuliano che ne cura, da sempre, la maturazione e la crescita. Sempre in Turchia da ricordare le affermazioni della staffetta mista (Sebastiano Parolini, Marta Zenoni, Sintayehu Vissa e Pietro Arese) e della squadra femminile assoluta (Battocletti, Elisa Palmero, Ludovica Cavalli, Nicole Reina, Valentina Gemetto, Federica Del Buono).

2025

Anno apertosi con l’ennesimo successo di Nadia nel cross del Campaccio (6 Gennaio) e stagione che culminerà con i ventesimi Campionati Mondiali di Tokyo (13/21 Settembre). Anno a cui i vertici federali, presidente Stefano Mei in primis, hanno intenzione di imprimere un’ulteriore accelerazione per mantenere ed aumentare i livelli raggiunti, andando alla “caccia” di nuovi talenti da far maturare e portare poi sul proscenio mondiale.

Per questo la FIDAL ha aumentato, giustamente, gli investimenti: circa otto milioni di euro. “A prescindere dagli stanziamenti di Sport e Salute, non torniamo indietro sulla scelta di implementare gli investimenti sull’attività tecnica” –, le parole del presidente FIDAL – “È il nostro core business ed è la politica vincente che ha caratterizzato gli ultimi quattro anni …”. Sull’onda dell’entusiasmo e la voglia di mettere in luce, oltre agli atleti, anche il lavoro federale, nel Consiglio di inizio anno è stato varato il nuovo organigramma tecnico. A capo di tutto, e come poteva essere diversamente, Antonio La Torre.

I due modelli a prima vista non si discostano molto. Mettendoli a confronto balzano però all’occhio alcune modifiche sostanziali: l’entrata di nuove figure come Stefano Tilli (che non ha mai nascosto il desiderio di entrare fra gli organismi tecnici), a cui è stato affidato –, in comproprietà con Claudio Mazzaufo –, la qualifica di “consulente del direttore tecnico”. Paolo Camossi, ex allenatore di Jacobs, entrato come “capo settore” dei salti e, guarda guarda, una vecchia conoscenza come Sandro Donati, rientrato dopo una trentina d’anni come referente per la formazione dei tecnici federali.

Altre nuove figure, otto, create ad hoc sono i “manager di settore” che, sinceramente, non abbiamo ancora capito che ruolo effettivo andranno a coprire. In tutto questo ribollire di cariche e ruoli sono andati ad aumentare i vari collaboratori, responsabili e referenti, che ruotano attorno al modello tecnico 2025. Prendendo a prestito il linguaggio giornalistico politico si potrebbero definire delle cambiali elettorali. Oppure un’ottima mossa per piazzare uomini fidati nei posti giusti per controllare più in profondità e meglio tutto l’organigramma.

Già sappiamo che scrivendo ciò scateneremo l’ira di qualcuno assiso ai massimi vertici della Federazione. Pazienza. Ce ne faremo una ragione. Continueremo il nostro lavoro pur sapendo di non infiammare gli entusiasmi dei diretti interessati. Naturalmente il Direttore tecnico e scientifico si è detto più che soddisfatto dell’uovo deposto fuori dalla cesta.

Da "Trekkenfild" n. 137/2025

 

 

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