- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Duribanchi / Buon Natale proprio a tutti, ai belli e ai brutti

PDFPrintE-mail

Martedì 24 Dicembre 2024


natale-24 

Buon Natale a chi crede, a chi è dubbioso e a chi proprio non crede che a se stesso. Dopo duemila anni il Natale resta una istituzione: è poesia, è una sensazione, è una riflessione. Fa bene allo spirito. E fa bene a tutti.

Andrea Bosco

Buon Natale a tutti. Anche (anzi soprattutto) a quelli che ci stanno sulle scatole. Buon Natale ai politici beoti che (anche in Senato) tengono durante il concerto diretto dal maestro Muti, il telefonino acceso, beccandosi giustamente i suoi rimbrotti (in napoletano). Ma che gente siete? Ma vi piacerebbe che durante uno dei vostri interventi (del cavolo, per lo più) in Parlamento arrivasse qualcuno con pifferi e trombette a disturbarvi mentre parlate? Questo avete fatto, cari incivili. Ma buon Natale anche a voi.

Buon Natale a chi fa la guerra, nella speranza che la smettano di farla. E buon Natale a chi le commenta le guerre. Con la speranza che si finisca di vedere sempre la pagliuzza nell'occhio degli avversari e mai la trave conficcata nel proprio bulbo. Buon Natale a chi soccorre la gente che non ha casa, né risorse per sfamarsi. Capita ovunque e sempre più frequentemente anche nelle città italiane.

Buon Natale a Stellantis e ai costruttori di automobili tedeschi, perché con la fusione tra Honda e Nissan (che diventerà il terzo produttore nel mondo) l'orizzonte automobilistico europeo diventa sempre più fosco. Buon Natale ai milanesi (che vanno in automobile) perché le aree pedonali in città, Beppe Sala (idea magari nelle ore notturne mentre si prepara un gin-tonic) le estenderà facendo risultare gli automobilisti panda in via di estinzione.

Buon Natale a Giuseppe Santalucia presidente del sindacato delle toghe che ha annunciato che non si ricandiderà per un nuovo mandato. La sua intervista al Corriere della Sera è il manifesto del perché i cittadini (gradimento al 30%) non si fidino della giustizia in Italia. Si chiama “autocritica“: ma mai l'hanno fatta e mai la faranno. Buon Natale agli ambientalisti che dopo essersi opposti in tutti i modi alla pista da bob delle Olimpiadi Milano-Cortina del 2026, adesso che è in fase di completamento ammettono: “meglio così “. Meglio tardi che mai.

Buon Natale a “sughero” Petrucci, inaffondabile uomo di sport che è stato riconfermato per la quarta volta presidente della FIP e che promette rivoluzioni per rilanciare un movimento depresso come il basket italiano. Fusse che fusse la vorta ‘bbona? Speriamo. Buon Natale a coach Spahija. Che ha millanta colpe. Ma che ha oggettivamente anche una gran sfortuna. A conferma che se la fortuna è “cieca“, la sfiga ci vede benissimo. Duri i banchi, vecchia Reyer. Buon Natale alla Trento del basket che continua a fornire “miracoli“. Magari perché da quelle parti sono bravi a fare scouting.

Buon Natale al calcio, nostro pallone nazionale. Comanda ancora la Dea: a Bergamo ci credono e fanno bene anche se siamo solo al giro di boa del campionato. Buon Natale alle pallavoliste di Conegliano che hanno vinto tutto, ma proprio tutto, anche l'Intercontinentale. Che nel volley è ancora sfida vera. Mica come quella voluta da Infantino nel calcio dove il Real di Carletto ha asfaltato sconosciuti messicani e dove il “fascino“ sportivo è finito nella pattumiera a vantaggio dei dobloni sempre più imperanti.

Buon Natale a Tilman Fertitta (avi siciliani, fondatore di un impero di 600 ristoranti, alberghi e casinò, negli USA) nominato da Trump ambasciatore a Roma. Noi lo sappiamo che la squadra NBA della quale è proprietario si chiama Houston Rockets e non Hudson Rocktes, come ci ha spiegato una collega conduttrice di un tg. Capita se non hai dimestichezza con la materia. Buon Natale a Sinner che per quel “miliardesimo“ di particella veicolata sul suo corpo da un massaggiatore imprudente è ancora sotto scopa della WADA. Che forse sarà ragionevole e non si coprirà di ridicolo. Ma non è escluso che a caccia di “reclame“ si esibisca nella classica “porcata“ da sei colonne in taglio basso in prima pagina.

Buon Natale a chi i giornali ancora li scrive e a chi ancora li finanzia: la “carta“ è un prodotto in via di estinzione, quasi come gli automobilisti di Milano. E il giorno che i giornali di carta non verranno più stampati non sarà solo la fine di un'era: sarà la fine del “vero“ giornalismo. Accadrà, inevitabilmente. Anche per colpa dei giornalisti (non solo degli editori). Ma soprattutto per colpa di chi ci governa. Che all'editoria ha destinato briciole. Troppo preso dalle richieste di altri “postulanti“.

Buon Natale a Massimo Giannini, collega di vaglia che ha chiuso la chat dei “resistenti“. A sinistra va sempre a finire così: le intenzioni non bastano. Si litiga, ci si insulta e alla fine ci si divide. Per la felicità degli “altri“. Anche loro sovente “litigano“: ma quando conta (per calcolo e necessità) restano uniti. E governano.

Buon Natale a chi crede, a chi è dubbioso e a chi proprio non crede. Il Natale è una istituzione, è poesia, è una sensazione. Fa bene allo spirito. E fa bene a tutti. Buon Natale anche agli amici “mohicani“ di “ SportOlimpico difensori di una delle ultime frontiere del libero pensiero.

Alla Dea piacendo ci si rilegge alla prossima .

 

Cerca