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I sentieri di Cimbricus / La scomoda umanita' di Gary Lineker

Mercoledì 15 Marzo 2023


lineker

 

“Ci sarà sempre qualcuno che risponderà in modo scomposto o disgustoso. E ci saranno sempre politici che colpiranno in nome di un’imparzialità che loro, per primi, non usano, facendo leva sul proprio potere”.

Giorgio Cimbrico 

Imparzialità e libertà di espressione è il tema che Tim Davie, direttore generale della BBC, ha introdotto annunciando il reintegro di Gary Lineker dopo il fine settimana che ha terremotato “Match of the Day”, la più seguita delle trasmissioni sportive. Perché se Gary era stato sospeso, anche i suoi collaboratori – pundit, li chiamano loro – capeggiati da Ian Wright, erano spariti: per chi l’avesse dimenticato, si chiama solidarietà. 

In tweet privati il freelance Lineker aveva criticato le misure governative sui migranti, definendole degne degli anni Trenta in Germania ed era stato sospeso malgrado il codice scritto da Davie sull’uso dei social media riguardi i dipendenti che lavorano alle notizie e alla politica. Lineker è un collaboratore – da un 1 milione e 350.000 sterline all’anno – e si interessa di sport. 

E’ piuttosto chiaro che le parole del vecchio attaccante non abbiano avuto il gradimento del governo conservatore di Rishi Sunak, venuto al mondo a Southampton da famiglia indiana stabilita in precedenza in Kenya, e dalla ministro degli interni, Suella Braveman, nata a Harrow e con solide radici famigliari nel vecchio Raj indiano.  

Ora, secondo le novità fornite da Davie, è in arrivo un esperto indipendente che giungerà a nuove valutazioni o a riscrivere il codice di comportamento che investe i social media, diventati sempre più pericolosamente un sacco di cose: il luogo infinito in cui attaccare, essere attaccati o umiliati, insultare, influenzare. Una specie di anima mundi del nostro tempo confuso, pronto ad essere ammaliato da panzane o peggio. 

Ha poca importanza se le parole – in questo caso di Lineker – siano dettate dall’umanità. Ci sarà sempre qualcuno che risponderà in modo scomposto o disgustoso. E ci saranno sempre politici che colpiranno in nome di un’imparzialità che loro, per primi, non usano, facendo leva sul proprio potere, sulla propria influenza: “Lineker è popolare, pagato dalla BBC. Non può dire certe cose”. Perché? Perché sono scomode per chi comanda e sui migranti ha assunto una posizione molto decisa, sino a promettere a Macron cifre molto considerevoli per un argine da porre al di là del Canale. 

Per fortuna chi scrive non ha nessun contatto con i social media, i suoi inventori, i suoi utilizzatori, i potenti che li controllano e finiscono per essene spaventati, e ha così la possibilità di far notare un aspetto evidente: l’origine del Primo Ministro e della responsabile del dicastero degli interni. I loro genitori non erano dei clandestini, ma un pizzico di solidarietà non guasterebbe. 

Qualcuno ha fatto notare che quando Lineker ha parlato dei diritti negati e delle terribili condizioni dei lavoratori stranieri in Qatar, nessuno è intervenuto, nessuno ha tentato di farlo tacere. E’ stato reintegrato, ha dato appuntamento al prossimo “Match of the Day” ma tutto questo “non può far dimenticare chi per persecuzioni o guerre è costretto a lasciare la sua casa e a cercare rifugio altrove nel segno della tolleranza”. Usando vecchi stilemi giornalistici: ha segnato un altro gol.

 

 

 

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