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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Biblioteca / "I Cento Metri": l'antica modernita' della gara regina

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Giovedì 19 Gennaio 2023

 

cento metri 


Una nobiltà riconfermata da un bel volume di Colombo e Monti che ripercorre in una serrata cavalcata la storia della gara più antica e più breve, e per questo la più significativa, dei Giochi Olimpici. Un omaggio all’umanità dello sport.

Gianfranco Colasante

Rammento un ruvido rimprovero di Elio Trifari che stigmatizzava l’assenza, su questo nostro piccolo giornale, di una rubrica di recensioni. Una assenza voluta, soprattutto per non scendere a patti con l’attuale produzione libraria (dico per lo sport, ma il panorama potrebbe dilatarsi, …) che poco o nulla mi intriga. Ne fornisce prova inconfutabile il concorso letterario (librario?) che il CONI continua ancora oggi a proporre.

Pur avendo smarrito le motivazioni che spinsero Zauli a istituirlo agli inizi degli anni Cinquanta. Allora era per incentivare, oggi bisognerebbe difendersi dalla pioggia di titoli. Quanto alla qualità, volutamente mi astengo.

Con tale premessa, non trovo imbarazzo alcuno a buttare giù qualche impressione in libertà sul libro che vedete riprodotto in apertura. A firmarlo sono Claudio Colombo e Fabio Monti, due valorosi colleghi che molto hanno innervato il giornalismo della generazione successiva alla mia. E che tracce ben profonde hanno lasciato e lasciano ancora. Tanto che questo libro – dedicato alla gara regina in assoluto – può ritenersi un grande saggio di giornalismo prestato alla letteratura. Fino a presumere che molto sarebbe piaciuto a Zauli, fornendogli la prova tangibile della bontà della sua idea.


Lo stimolo di partenza ha una doppia originalità: la scelta dell’argomento e il suo conseguente sviluppo cronologico. Se frugo nella memoria, mi viene alla mente un solo esempio di pari livello, il volume “I grandi match”, summa della enorme produzione “sportiva”, e non solo, di quel grande narratore che è stato Lamberto Artioli. Il quale, guarda caso, aveva preceduto entrambi gli autori al Corriere della Sera. Ma se Artioli aveva scelto di spaziare su direttrici diverse – la storia, la letteratura, l’arte, avvalendosi dei contributi di grandi “specialisti” (cito, a mo’ d’esempio, Carlo Bo, Guido Gerosa, Davide Lajolo, Alberto Bevilacqua) –, riservando per sé “solo” gli avvenimenti sportivi che più hanno segnato il secolo breve, Colombo e Monti di contro si sono cimentati su un campo ben più ristretto e col rischio immanente della ripetitività. E proprio per questo il risultato appare più meritevole.

Se vuoi parlare dei 100 metri nella storia –, la gara che più resta il termometro e il parametro dello sviluppo e della universalità dello sport (appare azzardato rammentare che le Olimpiadi classiche si esaurivano nello spazio di una sola corsa di velocità?) –, è inevitabile ancorarsi a 100 episodi chiave, stazioni di una evoluzione che nasce da una pluralità di personaggi. Ecco, il pregio maggiore del libro, a mio parere, risiede nel proporre una serie di “immagini in movimento”, raccontando – ripeto, in chiave cronologia – storie di uomini e donne prima ancora che di atleti ed atlete. Dimostrando che si può fare letteratura transitando dalla cronaca. Fosse questo l’assunto iniziale, lo ignoro: ma il risultato finale mi pare coincida con questo rilievo.

Tra le grandi stazioni di questo lungo viaggio – a caso, Ann Arbor, Berlino, Zurigo, Roma, fino a Seoul e più in avanti fino a Tokyo ’21 di Marcell Jacobs –, se posso operare una scelta personale, estrarrei dalle 100 carte del mazzo la vittoria dello sconosciuto Lindy Remigino ai Giochi di Helsinki ’52. Che molto mi eccitò da ragazzino. Non solo per la sua origine piemontese, come raccontava Brera nel suo “Atletica Leggera” analizzandone la corsa, ma perché quella vittoria costituisce ancora oggi la prova che lo sport è sempre in grado di raccontare storie di semplice umanità ed alimentare sogni ad occhi aperti. Credo, in buona sostanza, le stesse convinzioni che hanno guidato i due autori nel loro lavoro.


Claudio Colombo / Fabio Monti
I CENTO METRI
“Storie, leggende e protagonisti di 100 sprint da ricordare”
Diarkos editore (Reggio Emilia, 2022)
Pag. 448 – 19 Euro


 

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