- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Bordo campo / Ancora troppo forti gli Springboks, ma ...

Lunedì 21 Novembre 2022


ita-rsa 

“Non per niente sono campioni del mondo”, non una giustificazione del CT Crowley, ma una presa d’atto. A voler guardare il bicchiere mezzo pieno, non è detto che al Sei Nazioni ci toccherà ancora una volta il cucchiaio di legno.

Daniele Perboni

Alzi la mano chi non si aspettava un’onda d’urto simile. Dopo due sconfitte consecutive il Sudafrica era alla ricerca di una successo pieno, lampante, con un punteggio da lasciare il segno. Troppo forti le critiche in patria che non lasciavano sereni i componenti della squadra campione del mondo in carica. Così è stato, nonostante alcuni volutamente s’ingannavano su come sarebbe andato a finire lo scontro.

L’impatto dell’asteroide arcobaleno ha generato una forza d’urto pari a quella che portò all’estinzione dei dinosauri. Non sarà il caso (l’estinzione) della piccola Italia, ma la ferita resterà aperta a lungo, generando una lunga serie di supposizioni, ipotesi e congetture che, alla fine, avranno un’unica soluzione: troppo forti quelli dell’altra parte del mondo; non abbiamo ancora la capacità, come squadra e come singoli, di esprimere un gioco che possa giostrare ad armi pari per tutti gli 80 minuti di una partita.

Ci siamo riusciti, è vero, per 45 minuti (13-18 alla fine del primo tempo), poi la diga ha ceduto di schianto, allagando tutto e tutti. Bravi i ragazzi di Crowley a rintuzzare ogni colpo subito nel primo tempo, con la meta di Capuozzo e i calci di un ritrovato Allan. Poi, quando sono arrivati i cambi, non si è più riusciti a reggere l’impatto fisico degli avanti e della mischia ed a frenare le sventagliate degli uomini veloci. Il tutto condito da una capacità e destrezza senza pari. A lunghi tratti si è visto un Sudafrica giocare letteralmente “a memoria”. Automi programmati per quelle azioni che riuscivano quasi sempre alla perfezione. Tutto è stato travolto dalla furia di chi «non per niente sono campioni del mondo». Parole di Crowley che, nonostante tutto, ha tranquillamente dichiarato che anche con il senno di poi rifarebbe le identiche scelte.

Scelte obbligate, nonostante il CT oggi possa “pescare” da un vivaio che sta dimostrando di avere atleti di buona razza e, in alcuni casi, in grado di non sfigurare a livello internazionale. Ma gli “altri”, in questo caso gli Springboks hanno a disposizione un vivaio enormemente superiore. Un dato su tutti. Eddie Jones, CT dell’Inghilterra, per allestire la “rosa” dei giocatori può permettersi di scegliere fra una decina di squadre. Crowley? Due: Zebre di Parma e Leoni del Benetton Treviso, più qualcuno in forza ai campionati oltre confine.

Tornando alla partita di Genova, supportata da oltre 26.000 appassionati e spinti da uno speaker fuori dagli schemi, formato discoteca, estremamente fastidioso e forse sin troppo eccessivo nei toni, è chiaro che il punteggio di 21 a 63 faccia male, molto ma molto male e che possa riconsegnarci una Nazionale che in passato ci aveva abituati, purtroppo, a buone salite seguite da rovinose discese. Fortuna vuole, però, che il vento sia o stia cambiando. I nuovi virgulti crescono e paiono sempre più saldi di testa, oltre che fisicamente. Di fatto, si esce da questa serie di incontri con due vittorie e la scalata nel Ranking internazionale, anche se dopo la pesante sconfitta si è ridiscesi.

Ranking nel quale l’Italia è dodicesima, tallonata dalla Georgia: 1. Irlanda 2. Francia, 3. Nuova Zelanda, 4. Sudafrica, 5. Inghilterra, 6. Scozia, 7. Argentina, 8. Australia, 9. Galles, 10. Giappone, 11. Samoa, 12. Italia, 13. Georgia, 14. Fiji, 15. Tonga.

Prendiamo tutto ciò che di buono si può raccogliere, dandoci appuntamento per il Sei Nazioni 2023.

Qui sotto il calendario tra febbraio e marzo.

1ª Giornata
Galles vs Irlanda – 4 febbraio – ore 15.15
Inghilterra vs Scozia – 4 febbraio – ore 17.45
Italia vs Francia – 5 febbraio – ore 16

2ª Giornata
Irlanda vs Francia – 11 febbraio – ore 15.15
Scozia vs Galles – 11 febbraio – ore 17.45
Inghilterra vs Italia – 12 febbraio – ore 16

3ª Giornata
Italia vs Irlanda - 25 febbraio – ore 15.15
Galles vs Inghilterra – 25 febbraio – ore 17.45
Francia vs Scozia – 26 febbraio – ore 16

4ª Giornata
Italia vs Galles – 11 marzo – ore 15.15
Inghilterra vs Francia – 11 marzo – ore 17.45
Scozia vs Irlanda – 12 marzo – ore 16

5ª Giornata
Scozia vs Italia – 18 marzo – ore 13.30
Francia vs Galles – 18 marzo – ore 15.45
Irlanda vs Inghilterra – 18 marzo – ore 18

 

Cerca