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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane / (3.) Saliscendi sul podio di Andrea e Sara

Giovedì 18 Agosto 2022

 

dallavale-monaco 


Si muove il medagliere ed ampi sorrisi in casa azzurra, grazie a Dallavalle e Fantini, su cui già si erano puntati gli occhi da alcuni giorni, grazie alle prestazioni della qualificazione, ma con qualche rimpianto per la martellista.

Daniele Perboni

Si inizia con il triplo, grazie ad Andrea Dallavalle. A fronte di una gara che pareva stregata, il ragazzo piacentino, seguito da Ennio Buttò, accreditato di una miglior misura stagionale di 17.28, alla quinta chiamata in pedana ha messo a segno un più che ottimo 17.04/+0,4, che gli ha consentito di mettere definitivamente in cassaforte la medaglia d’argento. Praticamente già prenotata da tempo la prima piazza dal portoghese ma cubano d’origine e di scuola tecnica, Pedro Pichardo, atterrato a 17.50 sin dal secondo tentativo.

«Contentissimo, ero venuto qui a Monaco per questo e con chiari propositi di migliorare la prestazione di Eugene (quarto). Purtroppo mi sono complicato la vita con due nulli, il secondo davvero lungo, ma i nulli non si contano. Questa sera, la mia prima medaglia dell’atletica dei “grandi” che avevo visto sempre in tv, è iniziato qualcosa di grande. Devo ancora realizzare ciò che ho fatto. Salire sul podio è davvero fantastico».

Quarto Tobia Bocchi (16.79/+0,8) e nono Emmanuel Ihemeje (16.55/-0,8), ancora grezzo e con una tecnica che non gli permette di sfruttare appieno tutta la potenza che ha nelle gambe (ricordate il 17.20 in qualificazione che in finale gli avrebbe dato l’argento?).

MARTELLO – Un’ora dopo ecco la “chiamata” delle martelliste, con l’azzurra Sara Fantini accreditata della miglior misura fra le iscritte (75.77). Non saranno sufficienti per portare a casa il metallo più prezioso. 

«Ovvio che con i risultati ottenuti in questa stagione non era quello che mi aspettavo. Non tanto per il “colore” della medaglia, ma per come ho affrontato la gara, si poteva fare meglio. Però ci stava che sbagliassi qualcosa, visto che le mie “certezze”, costruite proprio quest’anno, sono fresche fresche. Il bronzo conferma che stiamo andando verso la direzione giusta e che ancora non siamo pronti per l’oro».

L’allieva di Marinella Vaccari, quarta ai Mondiali in Oregon, in questa stagione ha migliorato il record italiano, dopo diciassette anni, per quattro volte in tre portandolo a 75.77. Qualcosa di più era lecito attendersi. Piuttosto deludente la sua serie di lanci, sempre sotto i limiti fissati in stagione (71.51, N, 69.84, N, N, 71.58), in una prova in cui anche le avversarie si sono mantenute su uno standard modesto e che l’oro era ampiamente alla sua portata.

SCRUTINI – Promossi: Roberta Bruni, settima nell’asta (4.55) in una prova sorprendentemente vinta dalla finlandese Wilma Murto (4.85) a suon di record nazionale, Ottavia Cestonaro nel triplo (13.86/-1,0), Mario Lambrughi (50”27) e Rebecca Sartori (56”44) nei 400H. Rimandati: Dariya Derkach (13,65/-0,5) nel triplo, Giacomo Bertoncelli (51”86) e Linda Olivieri (57”03) nei 400 con barriere.

TORTU O MAI PIU’ Sprint ancora una volta sugli scudi. Per ora solo parlato. Ciò che accadrà in pista giovedì 18 agosto (ore 20,15) si può solo immaginare, sognare, sperarlo. Il programma prevede le semifinali dei 200, a cui Filippo Tortu approda direttamente senza passare per lo scoglio, fastidioso sin che si vuole ma pur sempre una gara che potrebbe restarti nelle gambe, dei turni di qualificazione. Quell’incombenza spetterà a Desalu e Pettorossi. Da quel momento in poi spazio alle elucubrazioni e ai pronostici che lo vedono sul podio. I più ottimisti sul gradino più alto.

Il ragazzo, da ormai quattro anni celebrato come il primo italiano ad esser sceso sotto la barriera dei dieci secondi (9”99 a Madrid nel giugno del 2018), si è presentato “nudo e crudo” all’esame della stampa in quel di Casa Italia Collection. Seduto su una sedia, somigliante a un trono medioevale, è apparso calmo, lucido e certamente non preda a facili entusiasmi.

«Mi sento una persona consapevole dei miei mezzi e più matura». La trasformazione da “centista” puro in velocista capace di affrontare la doppia distanza senza finire asfissiato non è ancora del tutto avvenuta e Pippo ne è più che consapevole: «I 200 più li corri e più impari a correrli. Su questa distanza non mi sento ancora padrone del mio corpo. Ci vorranno ancora un paio d’anni prima che riesca a correrli nel migliore dei modi».

Tortu non nasconde ambizioni di medaglia, anche se le dissimula con maestria. «Mi chiedete con che tempo si vincerà? Spero che il mio possa bastare. L’importante è vincere. Il livello tecnico è piuttosto alto (e su questo lasciateci dissentire un poco, …) quindi la gara è apertissima. Non sono il favorito, il mio è il quarto tempo di iscrizione (20”10/+0,3, Eugene 19 Luglio). Vedo bene il turco Guliyev (19”76 di personale e 20”1 stagionale) e il giovane israeliano Africa (19”96 ai Mondiali giovanili di Calì). Certo che preferirei vincere con 22 secondi che perdere con 19. Ma i Mondiali agrodolci di Eugene mi sono serviti per crescere, anche se restare fuori da una finale mondiale per tre millesimi non piace a nessuno».

Che dire del nuovo Tortu? L’ex ragazzo prodigio pare definitivamente convertito ai 200, anche in virtù di nuovi e più intensi allenamenti, passati, mediamente, ad una decina a settimana (a quante sedute si sottoponeva gli anni precedenti?), con circa la metà dedicate alla prevenzione. 

Festeggeremo il nuovo “padrone” della velocità europea? 

LA GUERRA DELLA TV L’oro di Marcell Jacobs, il bronzo di Yeman Crippa. E in mattinata, il bronzo, la prima medaglia azzurra, di Matteo Giupponi. Atletica protagonista in TV e su tutti i mezzi d’informazione. La diretta della sessione serale, curata da RAI Sport e trasmessa da RAI-2, vince la prima serata televisiva, facendo segnare, dalle 21’18” alle 23’04” uno share del 12,48%, calamitando l’attenzione di una media di 1.654.000 spettatori. Battute le programmazioni di tutte le altre reti generaliste, segno inequivocabile dell’appeal della “regina” in TV.

Il picco d’ascolto della serata è stato toccato alle 22’21”, in coincidenza con la gara di Jacobs: 18,20%, dopo essere stato a lungo oltre la soglia del 17%. I dati ufficiali (Fonte: RAI) accreditano all’atletica anche un eccellente 3,88% (260.000 telespettatori) nella lunghissima diretta mattutina di ieri (fascia 8’29”/14’07”), trasmessa dal canale tematico RAI Sport (58 del digitale terrestre). Numeri oltre le medie della rete sportiva, per di più nella settimana centrale del mese di agosto, quando il complesso del pubblico televisivo finisce inevitabilmente per ridursi. 


25. Campionati Europei
Monaco – 15/21 Ago 2022 / 3ª Giornata (17 Agosto)
(Podio e italiani tra i primi 8)

• Uomini
400 [17]
1. Matthew Hudson-Smith (Gbr) 44”53
2. Ricky Petrucciani (Sui) 45”03
3. Alex Haydock-Wilson (Gbr) 45”17

110 H [17] -0,2
1. Asier Martinez (Esp) 13”14 (0”137)
2. Pascal Martinot-Lagarde (Fra) 13”17 (0”138)
3. Just Kwaou-Mathey (Fra) 13”33

Triplo [17]
1. Pedro Pichardo (Por) 17.50/-1,1
2. Andrea Dallavalle (Ita) 17.04/0,4
3. Jean-Marc Pontvianne (Fra) 16.94/-0,5

4. Tobia Bocchi 16.79/-0,8
 
• Donne
400 [17]
1. Femke Bol (Ned) 49”44
2. Natalia Kaczmarek (Pol) 49”94
3. Anna Kielbasinska (Pol) 50”29

Asta [17]
1. Wilma Murto (Fin) 4.85
2. Aikaterini Stefanidi (Gre) 4.75
3. Tina Šutej (Slo) 4.75

7. Roberta Bruni 4.55

Martello [17]
1. Bianca Florentina Ghelber (Rou) 72.72
2. Ewa Rozanska (Pol) 72.12
3. Sara Fantini (Ita) 71.58

 

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