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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Piste&Pedane / Meno male che c'e' sempre Google

Sabato 13 Agosto 2022


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“Dalla chiacchierata col tecnico la notizia che sì, Jacobs sta bene. Si sente libero di correre, non vincerà, se vincerà, correndo su una sola gamba (parole del tecnico friulano), ma essendo il campione olimpico corre per vincere. Ovvio.”

Daniele Perboni

Evidentemente i mugugni di buona parte degli addetti ai lavori hanno raggiunto chi di dovere: i piani alti delle classifiche, della dirigenza, dell’entourage e che diavolo vi pare. Così di punto in bianco ecco che una manciata di giornalisti, non il sottoscritto, è stata invitata a partecipare ad una intervista, su una delle tante piattaforme sbocciate grazie alla peste del secondo Millennio. Protagonista Paolo Camossi, tecnico, mentore, precettore, guida spirituale di Marcell Lamont Jacobs, l’uomo che ha messo in fila il mondo intero. Un anno fa.

Chi scrive si è messo in linea grazie all’avviso del solito vecchio amico ed ha preferito partecipare come semplice uditore, stanco di passare per il solito rompiballe che interrompe la serenità e la quiete di uno stato di equilibrio che si regge sull’assioma “mai rompere le balle a chi ha vinto una medaglia olimpica. Comunque vada ha sempre ragione, e non deve mai essere messo in discussione”.

Si diceva dei mugugni. Pare che l’abbandono, in fretta e furia, del suolo italico del Marcell di cui sopra, abbia colto tutti di sorpresa. Financo la FIDAL che, in linea del tutto teorica, dovrebbe sovrintendere ad ogni tappa del percorso tecnico di uno dei suoi uomini di punta e fare da “controllore” su spostamenti e scelte tecniche. Invece, … Ecco che per quasi 48 ore Jacobs e il suo entourage si sono resi irreperibili. Un bene? Un male?

Desiderio, sacrosanto, di quiete prima dell’esplosione in pista? Sta di fatto che improvvisamente si è palesata l’opportunità di una chiacchierata con Paolo Camossi per fare il punto sulle reali condizioni dell’uomo dalle gambe d’oro e dal corpo tappezzato di tatuaggi. Maori 3. Zero, come usa la moda odierna. Detto senza ironia.

Dall’amichevole chiacchierata è uscita la notizia che sì, Marcell sta bene. Si sente libero di correre, non vincerà, se vincerà, correndo su una sola gamba (parole del tecnico friulano) ma essendo il campione olimpico corre per vincere.

Programmi post Campionati? «Decideremo. Basta aprire il calendario e di riunioni se ne trovano molte. Naturalmente ci piacerebbe correre in Italia ma se non sarà passibile» si andrà all’estero. 

Ehi, voi laggiù, organizzatori di Rovereto avete udito? Bella l’occasione non vi pare? I soldi? Già, non avevamo fatto i conti con il capitale da investire per proporre un Jacobs formato olimpico e forse europeo. Ma la forma c’è, eccome. Lo garantisce il solito Camossi che pur avendo corso poco (Jacobs), per ovvi motivi, non ha previsto test specifici in vista dell’appuntamento tedesco: «Nessun test, ma allenamenti monitorati. Mi fido del mio “occhio” e delle sensazioni di Marcell. Due 100 in una giornata? Viste le due ore di distanza tra una prova all’altra nessun problema. Nei meeting l’intervallo è anche più corto. Marcell sta bene. Se siamo qui è per vincere».

La notizia più “gustosa” è la ricerca del posto ideale per l’avvicinamento ai Campionati. «Non ha gareggiato negli ultimi tempi e doveva trovare le giuste sensazioni, iniziare ad accendere le luci sulla gara, così abbiamo fatto una ricerca su Google e trovato il posto ideale, visto che lo stadio è blindato. Abbiamo chiesto aiuto ed eccoci qua».

La grande macchina organizzativa messa in piedi per supportare il campione olimpico che si affida ad una ricerca su Google? Sarà. Che dice la FIDAL, che dicono i tecnici federali o il professor La Torre maniaco della programmazione? Anche lui si è convertito al motto “non disturbare il manovratore?” Che in questo caso non si sa proprio chi sarebbe.

Scusate, cancellate tutto. Avevamo esordito dicendo di non voler tediarvi con le solite noiose reprimende. Ci siamo ricascati. Chiediamo scusa. Tanto Jacobs vincerà senza problemi e tutto sfumerà in un radioso e dolce settembre. 

 

 

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