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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Piste&Pedane / Riparte Vallortigara, si ferma Sibilio

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Lunedì 27 Giugno 2022

 

sibilio-rieti 


Arrivano dell’alto le emozioni della terza giornata degli Assoluti. Nel bene e nel male. Ma anche col disappunto per l’infortunio (?) di Alessandro Sibilio, il maggior talento in circolazione, mandato allo sbaraglio sul giro. O no?

Daniele Perboni

Proposta. Calmi non vogliamo interrogarvi sulla canzone dei “Giganti”, complesso (allora si chiamavano così) degli anni Sessanta. Chi si ricorda il ritornello “Viva, viva l’amor / È per l’amore che si canta …” non può avere meno di 60 anni. Poveri noi e povero anche il cavallo. Eppure la proposta vogliamo farvela, anche se alla fine sarà lo scrivente il giudice arbitro del giochino. Chi o quale gara, o protagonista salvereste della terza giornata degli Assoluti di Rieti? Un pomeriggio non proprio da cani ma che ha messo in mostra debolezze, tante, e virtù del movimento atletico nazionale.

Cominciamo da Elena Vallortigara, elevatasi a 1.98, seconda misura mondiale dell’anno, alle spalle della inarrivabile, per ora, ucraina Yaroslava Mahuchikh (2.01 il 18 giugno e 2.00 il 27 maggio) e a pari merito con l’altra ucraina Gerashchenko (1.98 il 18 giugno). È dal luglio 2018 che la Carabiniera non saliva così in alto (2.02 a Londra) ed ora rieccola ai vertici proprio nell’anno dei Mondiali e degli Europei. Riuscirà a restarci così a lungo per acchiappare finalmente una finale importante?

La costanza di rendimento non è certamente la sua arma migliore anche se: «Mi sono tolta un gran peso perché continuavo a dirmi di stare bene, sapevo di avere queste misure nelle gambe – dichiara al sito federale –. Sono davvero molto contenta: 1.98 è una misura che mi dà fiducia per i Mondiali. La prossima settimana gareggio a Stoccolma (giovedì, NdR), spero di riconfermarmi su queste misure. La condizione c’è, la tecnica sta ingranando. Da Eugene mi aspetto di andare in finale, finalmente. E poi di giocarmela. Vorrei essere protagonista in una manifestazione come questa: ci si lavora da una vita».

Ancora alto, al maschile, però, e l’atmosfera si fa un tantino cupa. Attendevano, attendevamo, “Gimbo” Tamberi, 2.30 come miglior salto stagionale all’aperto (Ostrava, 31 Maggio). Dopo l’allarme della vigilia, che ha richiesto una risonanza per tranquillizzare tutti e capire il “perché” di quel dolorino alla gamba di stacco, eccolo pimpante in pedana con la consueta stravagante mise, almeno per i salti di riscaldamento. Poi eccolo salire ai piani … intermedi. 2.15, 2.20, 2.23 alla prima. Tre nulli a 2.26, con gran disappunto, se non irritazione. Identico percorso di Marco Fassinotti, partito però da 2.10. Dunque?

Il verdetto dice spareggio! E qui non siamo alle Olimpiadi. Si riparte da 2.26. Nullo per entrambi. Si scende a 2.24. OK per i due. Si risale a 2.26. Fassinotti out, Tamberi sì. Vince l’anconetano. Nessun segno di gioia. Ancora dal sito federale apprendiamo che “la giuria sanziona loro olimpico di Tokyo con il cartellino giallo per comportamento antisportivo nei confronti di Fassinotti”. L’ira funesta eccetera eccetera. Fuori classifica laustraliano Brandon Starc supera 2.26 prima di arrendersi a 2,30. In tv Tamberi dichiara: «Sto bene ma non sarei onesto se dicessi che sono contento. Faccio fatica e mi sento condizionato da questo fastidio accusato alla vigilia. Devo spegnere questo campanello d’allarme», prima dei Mondiali, aggiungiamo.

In tre sotto i 45” nel giro: Edoardo Scotti, classe 2000 (45”69), Wladimir Aceti, 1998 (45”91), Davide Re, 1993, lo scorso autunno emigrato oltralpe, in Svizzera, alla ricerca di motivazioni e stimoli nuovi, 45”99. Non tempi eccelsi da permettere un ingresso fra i migliori otto sulla pista di Eugene ma qualcosa, forse, si muove.

La sorpresa, è il ritiro di Alessandro Sibilio a metà della seconda curva. Dato per infortunato, tanto che non si era ancora visto all’opera nei “suoi” 400 ostacoli, è ricomparso magicamente con un eccezionale, per noi dello stivale, 45”08 (Nocera Inferiore, 18 giugno), seconda miglior prestazione nazionale All-time, preceduta solo dai 44”77, 44”85, 44”94 e 45”01 di Davide Re. E altrettanto magicamente eccolo presentarsi a Rieti. Sorpresa delle sorprese. Ma non stava male? Non lo si diceva infortunato tanto che non sarebbe neppure stato convocato per i Mondiali? Ma se ha deciso di scendere in pista evidentemente era guarito. Vero? Chiediamo, così per il solito vecchio amico tanto, troppo e insistentemente curioso. Che dice, o dirà, il DT Antonio La Torre?

Purtroppo abbiamo visto il giovanotto uscire dalla pista del Guidobaldi sorretto dai volontari della Croce Rossa. Evidentemente il vecchio infortunio non era affatto guarito del tutto, causando il ritiro. Chi ha dato il via libera? Un atleta come Sibilio è un “tesoro” da conservare nel tempo, come un Barbaresco invecchiato, un gioiello antico, una corona reale ritrovata. Invece no! Eccolo mandato allo sbaraglio. Se tutto quello che scriviamo è falso saremo ben lieti di chiedere scusa e ritornare sui nostri passi. Per ora la realtà dice di un campione, finalista olimpico a Tokyo 2021, azzoppato. Per quant

Il resto della giornata è scivolata via senza grossi sussulti cronometrici e metrici. Buone gare, onesti risultati. Nulla di più. Rispondere alle medaglie del Nuoto sarà praticamente impossibile.

PS – Una mail ci informa che il discobolo Faloci, classe 1985, sabato terzo con 57.58, è stato convocato per i Giochi del Mediterraneo come premio. Vera, la convocazione. Premio alla carriera? E anche se fosse? Non sarebbe il primo e neppure l’ultimo. È un vezzo che la Federazione mette in pratica da tant’anni … Scandalo, indecenza che turba le anime belle e gentili? Chi sa parli.


Foto: FIDAL/FIDAL

 

112. CAMPIONATI NAZIONALI
Rieti, Stadio Guidobaldi - 24/26 Giugno 2022

Migliori risultati

Terza Giornata, 26 Giu
     – Uomini, 200 (1,5): 1. D.A.Pettorossi 20”54, 2. H.W.Polanco Rijo 20”66, 3. A.Federici 20”80, [(1-Bt, 0,2) 1. D.A.Pettorossi 20”64]; 800: 1. C.Tecuceanu 1’46”62, 2. S.Barontini 1’47”63; 3000Sp: 1. L.Feletto 8’30”06, 2. Y.Bouih 8’31”39; 400H: 1. M.Lambruighi 49”22, 2. J.R.Bencosme 49”59, 3. G.Bartoncelli 50”40, 4. M.Contini 50”46; Alto: [fc, B.Starc (Aus) 2.26], 1. (spar.) G.Tamberi 2.26, 2. (spar.) M.Fassinotti 2.24, 3. S.Chesani 2.23; Peso: 1. N.J.Ponzio 21.34, 2. L.Fabbri 20.47, 3. S.Bianchetti 19.58; Decathlon: 1. D.Dester 8020.

     – Donne, 200 (0,6): 1. D.Kaddari 22”87, 2. V.Fontana 23”24, [1-Bt (1,1): 1. D.Kaddari 22”90]; 800: 1. E.Coiro 2’03”23, 2. F.Del Buono 2’03”51; 1500: 1. L.Cavalli 4’14”14; 3000Sp: 1. M.Merlo 9’51”81; 2. L.Dalla Montà 9’58”88; 400H: 1. A.Folorunso 54”60, 2. R.Sartori 55”43, 3. E.Marchiando 55”69, 4. L.Olivieri 55”95, 5. A.Muraro 57”07; 4x400: 1. Pro Patria (I.Burattini, S.Troiani, A.Troiani, V.Troiani) 3’35”00; Alto: 1. E.Vallortigara 1.98; Asta: 1. R.Bruni 4.55, 2. E.Molinarolo 4.45; Lungo: 1. L.Iapichino 6.64/0,9, 2. M.A.Amani 6.51/0,6; Disco: 1. D.Osakue 63.23.
 

 

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