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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Osservatorio / Omaggio a Carlo Vittori (e alla sua epoca)

Lunedì 9 Maggio 2022

 

vittori-busto

A cura dell’Associazione dei suoi Amici, si è tenuta ad Ascoli Piceno una rievocazione sulla figura e le molte anime del professor Carlo Vittori, ferrigno e polemico allenatore di Pietro Mennea. Con la dedica della Cittadella dello Sport.

Luciano Barra

Ho fatto volentieri la doppia scavalcata dell’Appennino Centrale pur di andare ad omaggiare la figura di Carlo Vittori, nel convegno organizzato ad Ascoli da Armando De Vincentis e Giovanni Bongiorni, dove è stata anche “unvealed” il bronzo lui dedicato, opera di Nazareno Rocchetti, e finanziato dai contributi di molti di noi. L’ho fatto perché Vittori meritava essere onorato e perché negli ultimi mesi della sua vita avevo avuto con lui uno scontro molto forte, causa soprattutto il doc-film su Pietro Mennea dove lui, forse inconsciamente, era stato consulente.


Come non ricordare di questo doc pieno di falsità l’immagine di Pietro che si preparava per i Giochi di Mosca 1980 e dietro di lui la foto di Alberto Cova che vinceva la medaglia a Los Angeles 1984. Quasi come i pellirossa di un western od un romano sulla biga con l’orologio al polso.

Mi ha fatto piacere vedere che alla stessa maniera hanno voluto onorarlo personaggi come Sara Simeoni, Eddy Ottoz, Erminio Azzaro, Giacomo Crosa, Fabrizio Donato monumenti della Scuola dello Sport come Roberto Fabbricini, Carlo Devoti e Nicola Candeloro. Ben rappresentato Sport & Salute (Roberto Meloni, ben conscio del proprio ruolo nel settore Didattico) e la Scuola dello Sport (Donatella Minelli), di cui Carlo Vittori è stato un importante pilastro.

Mancava totalmente la FIDAL, ma questo è un luogo comune, manca completamente anche nella gestione dei propri atleti figuriamoci per tecnici del passato. Eppure in molti avevano vociferato alla nuova dirigenza sulla possibilità di mettere in piedi un convegno in cui si sarebbero ricordati Bruno Cacchi, Giampaolo Lenzi, Elio Locatelli, Enzo Rossi ed appunto Carlo Vittori. Vox-clamantis-in-deserto.           

Ascoltando gli interventi fatti durante il convegno, a parte le autorità ed i già citati De Vincentis e Bongiorni, quelli Ida Niccolini, Roberto Bonomi, Vincenzo Pincolini e Filippo Di Mulo ho chiuso spesso gli occhi ricordando convegni simili dove guidati magistralmente da Gianfranco Carabelli intervenivano personaggi come Gianmartino Benzi, Fernando Ponzoni, Danilo Pacchini e Dante Merlo e molti altri.

Se non altro l’occasione avrebbe messo in luce l’assoluta necessità di ripristinare all’interno di Statuto e Regolamento Organico la figura ed il ruolo della Commissione Tecnica Nazionale, organismo fondamentale in una disciplina tecnica come l’atletica, vergognosamente scomparsa nel quadriennio 2004/2008. Mi attendevo che almeno l’ASSITAL (ma esiste ancora?) perseguisse tale necessità. Invece vedo che nei loro obbiettivi c’è un convegno sugli “Aspetti metodologici e scientifici dei training dell’atleta agonista over 35”! Convegno, fortunatamente, di recente cancellato.

Forse, nel breve, l’atletica italiana non sente la necessità di tale organismo, grazie ai valenti tecnici personali dei nostri migliori atleti, ma alla distanza sarà la stessa cosa? Ai posteri l’ardua sentenza.

 

 

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