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I sentieri di Cimbricus / Il caldo soffio della giovinezza

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Domenica 1° Maggio 2022

 

knighton-19.49 


Dall’altro lato dell’oceano si susseguono e si accavallano grandi prestazioni cronometriche da parte di giovani e giovanissimi. La più recente è il 19”49 sui 200 – quarto di sempre – del diciottenne Erriyon Knighton. Ma non è solo.

Giorgio Cimbrico

Young guns, giovani pistole, dicono gli americani: il dato anagrafico degli sprinter e delle sprinter che stanno bruciando piste e tappe è impressionante. Banale aprire la rassegna con Erriyon Knighton, 18 anni e 4 mesi, 19”49, quarto di sempre alle spalle di Usain Bolt in formato berlinese, di Yohan Blake e di Michael Johnson (nella foto). E’ l’ottava prestazione All-time: quattro sono del Lampo, due della Bestia, una dell’Espresso di Waco.

Il filmato della gara di Baton Rouge (corsa dalla partenza generale a quella dei 200, con un vento a favore di 1,4), racconta che il prodigioso ragazzo, dopo una curva impressionante, ha comprensibilmente sofferto nel finale – passo accorciato, una certa rigidità – concedendo così a Joe Fanhbulleh, liberiano cresciuto in Oklahoma, di rimontargli forse un palmo e chiudere in 19”92.

Knighton in poche parole: l’anno scorso ha privato Usain Bolt dei record mondiali under 18 e under 20 (20”11 e 19”84), è stato quarto a Tokyo in 19”93. Prima aveva rifiutato l’offerta di cinque università per giocare da wide receiver ed è passato professionista a 17 anni, assistito da John Regis, firmando un contratto per l’Adidas. “Penso di aver fatto la scelta giusta e credo di poter raggiungere un livello superiore”. Detto e fatto. Erriyon, 1,91, è alto quasi come Bolt, ma è più leggero, 77 chili, e sui 100 ha un 9”99 ventoso. E’ di Tampa, Florida, e qualcuno si è divertito ad andare a scovare il suo primo risultato sui 200: 21”39 in una gara per la sua high school a meno di 16 anni.

Se Knighton è nato il 29 gennaio 2004, poco più anziano, del 6 giugno 2003, è Letsile Tebogo, botswaniano che ai 1014 s.l.m di Gaborone, capitale del vecchio protettorato britannico del Bechuanaland, ha migliorato di un centesimo il record del mondo under 20 dei 100: era 9”97 di Trayvon Bromell, ora è 9”96 (+1,9) ed è africano. Tebogo aveva vinto i 100 ai Mondiali junior di Nairobi e a febbraio aveva già dato uno scossone al record nazionale, 10”08.

Sempre a Gaborone, Christine Mboma – 22 maggio 2003 – scende per la prima volta con vento legale, 1,6, sotto gli 11”00, 10”97, e raddoppia con 21”87, a nove centesimi dal personale. Mai nessuna junior aveva realizzato una doppietta del genere. Alto il livello di testosterone e alti i livelli di rendimento per l’ex-quattrocentista (da 48”54) che, obtorto collo, è passata allo sprint conquistando l’argento olimpico sui 200 e la vittoria in Diamond League a poco più di diciotto anni.

Appena più anziana – 31 dicembre 2002 – è Favour Ofili, nigeriana,delle Lousiana Tigers che ha abbandonato i 400 per le distanze più brevi: dopo il 21”96 della settimana scorsa, ora 10”93. Stesso nome, ma di altro genere (sesso non si può più usare …), per Favour Ashe, nigeriano che gareggia per Tennessee e che ha festeggiato il ventesimo compleanno – 28 aprile 2002 – con un rombante 9”79 con +3,0 alle spalle.

Il vento ha giocato un brutto scherzo anche a Trayvon Bromell: a Jacksonville, luogo natale di Bob Hayes, 9”75 con +2,1 in coda. Diventa il quinto di sempre con la lettera “w” accanto al tempo, alla pari con il texano Darvis Patton. Tra i sospinti dalla brezza, solo Asafa Powell può dirsi più sfortunato di Trayvon, 9”72 con +2,1.

In questa galleria – di cui fanno parte anche Matt Boling, caucasico, 22 ancora compiere (20 giugno 2000), 9”98 e 19”92 freschi di conio e Abby Steiner, caucasica anche lei, 24 novembre 2000, 10”92 e 22”05 – Bromell, con i suoi quasi 27 anni, appare come un veterano.

Marcell Jacobs, che a settembre ne farà 28, ha capito come sta evolvendo la situazione. Prima di assaggiare i 200 a Savona, sarà a Nairobi sabato per 100 impegnativi (Kerley, Omanyala, Tortu) in condizioni favorevoli per l’altitudine, 1700 metri sul livello del mare. Potrebbero rivelarsi anche più benigne in caso di vento nella direzione giusta. Cogliere l’occasione per riaffermare una supremazia e per avvertire i pretendenti, vecchi, giovani e giovanissimi. Staremo a vedere.
 
Foto TrackandFieldnews (Bryan Wayne).

 

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