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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / Ricordando i "Magnifici Sette" di Tokyo

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Venerdì 29 Ottobre 2021


storia-e-gloria
 
“Storia e gloria. Provare a rimettere assieme quel che una volta era consuetudine: l’antico, quel che sta alle nostre spalle e questo sorprendente nuovo, per conoscersi o riconoscersi.”

Giorgio Cimbrico

Ho un amico che da sempre, e per tradizione di famiglia, svolge ad alto livello e in sedi prestigiose e storiche (nessun location, please), servizi inerenti a rinfreschi, aperitivi, cene, per importanti convegni, etc. A tutt’oggi per 30 euro pro capite è possibile avere un aperitivo alcolico e uno analcolico, una massiccia selezione di salatini e pizzette, arachidi e noci del Brasile, anacardi e olive, taggiasche e no, e per concludere qualche pasticcino. Si tratta di prodotti autentici, né surgelati né premasticati. Il mio amico ha una solida reputazione da difendere.

Sto facendo i conti: 30 euro a testa per i “Magnifici Sette” di Tokyo sono 210 euro. Se l’appuntamento si trasformasse in ecumenico e coinvolgesse anche tutte le azzurre e gli azzurri viventi saliti sul podio olimpico, se non sbaglio 25 – cronologicamente da Giuseppina Leone a Fabrizio Donato –, al bilancio preventivo è necessario aggiungere altri 750 euro. Per il momento ce la faccio da solo.

Poi ci sono le spese vive, quelle di viaggio, qualche inevitabile pernottamento nel caso di chi ha spostamenti lunghi, da Aosta e da Taranto, dalla Sicilia e dal Triveneto, ma un prezzo agevolato è possibile, specie rivolgendosi a qualche catena: le due spagnole sono molto disponibili.

Tra biglietti Freccia, rimborsi per la benzina e il pedaggio autostradale e spese alberghiere calcolo, in eccesso, tra i 5000 e i 7000 euro. E qui comincio ad avere delle difficoltà e sono costretto a chiedere il vostro aiuto: una mano sul cuore e una al portafogli, come dicevano i vecchi imbonitori che su di me hanno sempre avuto un effetto ipnotico, per mettere in scena quel che un tempo, grazie a un appassionato regista dalla profonda cultura storica, era consuetudine: l’antico, quel che sta appena alle nostre spalle e questo sorprendente nuovo, tutto assieme, per provare a conoscersi o a riconoscersi, per un’occhiata che diventa contatto, parola, ricordo, indagine.

Servendomi di strumenti all’avanguardia, presenti in tutte le fiere High tech (la memoria, la penna, un quaderno, qualche conferma richiesta e ottenuta dai sacri testi), ho scoperto, come diciamo dalle mie parti, l’umidità nel pozzo: alle Olimpiadi l’Italia ha conquistato medaglie nella velocità, nella staffetta, nel mezzofondo e nella corsa di lunga e lunghissima lena, negli ostacoli, nelle siepi, nella marcia, nei salti, nei lanci. Anche grazie al contributo di chi a questo brindisi (nessun supplemento per lo spumante, un omaggio del manager) non potrà partecipare e seguirà dal regno delle ombre.

Sono certo che l’idea possa avere un seguito e soprattutto esser realizzata. Quando? A 100 giorni dallo spegnimento della fiamma di Tokyo può essere una buona data, ma inizia ad esser dannatamente vicina. Dove? Aspetto suggerimenti logistici. Come? All’insegna della libera e appassionata iniziativa. Perché? Perché è giusto, è opportuno, mi spingo a dire che è etico.

Nome: Storia e gloria delle dinastie azzurre. Da non confondere con un testo fondamentale, che figura nelle nostre biblioteche di Babele: Storia e gloria della dinastia dei paperi.

 

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