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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
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Osservatorio / Atletica sugli scudi (anche quando perde)

Venerdì 22 Ottobre 2021

 

         jacon-tamberi

 

La scandalosa decisione della WA che per l’atleta dell’anno ha escluso Jacobs e Tamberi, suggerisce una duplice domanda: non ne sanno abbastanza alla WA o è la nostra Federazione ad avere così poca considerazione?

Luciano Barra

Nonostante tutto è bello vedere che l’atletica fa notizia sia quando vince che quando non vince. Questo è il bicchiere mezzo pieno a commento dell’assurda decisione della WA sulla scelta delle 10 nomine per scegliere l’atleta dell’anno. Il bicchiere mezzo vuoto dice che non si può lasciare tale proposta a 5 statistici dell’atletica sparsi nell’orbe terrarum e che forse neanche hanno visto le gare dei Giochi e tutto il resto. E quando dico tutto il resto mi riferisco agli Europei Indoor, alle gare della DL dove Jacobs ha gareggiato, ai due record Europei ed alla finale della DL dove Tamberi ha vinto.

Ho inviato due WhatsApp al presidente della World Athletics ed un email con tutta la rassegna stampa di questa mattina con gli articoli di Giorgio Specchia, Paolo Marabini, Franco Fava, Emanuela Audisio, Giorgio Cimbrico, Gaia Piccardi, Giulia Zonca, Oscar Eleni, Leo Turrini e Walter Brambilla. Uno spaccato preoccupante dove la parola più pulita è “scandalo”.

Ho sottolineato che non è possibile che WA non si sia lasciata una possibilità, pur minima, di un suo correttivo. Nelle gare maschili Jacobs è l’unico ad aver vinto due medaglie d’oro e fa sorridere il fatto che la settimana scorsa alla Convention della EA lui era insieme a Warholm e Duplantis fra i tre scelti come atleta Europeo dell’anno. Ora la WA ha quotato 6 atleti Europei e non ha incluso Jacobs. Chi ha fatto le proposte per la EA dovrebbe ora rassegnare le dimissioni?

Nello scrivere a Coe, gli ho consigliato di fare un “over ruling” ed inserire Jacobs d’ufficio. Lo farà? Conoscendolo e sapendo per il suo rispetto per le decisioni di altri, dubito. Se lo facesse dimostrerebbe di essere più grande di quanto vinceva le medaglie nei 1500 olimpici.

Io non so se il Presidente della FIDAL – molto impegnato a sfogliare la margherita di quando fare il prossimo Consiglio della FIDAL per annunciare qualche cambiamento sostanziale all’interno della Federazione – abbia fatto un simile intervento su Coe. È pur vero che lui dopo essersi schierato in maniera sconsiderata a favore del plurisqualificato marciatore azzurro non ha molta credibilità in campo internazionale. Senza parlare del fatto che la FIDAL ignora certe attività ufficiali a cui un atleta squalificato non può accedere. E, inoltre, le ultime performance sui Campionati Europei 2024 non hanno certo innalzato tale credibilità. Non so se Anna Riccardi, membro del Consiglio della WA – che, guarda caso, aveva consegnato le due medaglie d’oro a Jacob sul podio di Tokyo – abbia fatto pesare il suo ruolo, avendo ovviamente prima richiesto il permesso al padre/padrone Giovanni Malagò.

Quando si vincono 5 medaglie d’oro ai Giochi Olimpici, due in meno della super potenza a Stelle e Strisce, bisogna saper far valere questo bottino. No, il tutto è ormai sotto traccia. Ho letto di Federazioni (credo Scherma e Tiro con l’Arco) che hanno fatto feste per celebrare i loro atleti medagliati, anche se senza ori. Leggo che in tutto il mondo ogni settimana si celebrano i campioni di Tokyo. E da noi? Nulla.

Per questo è un bene che questa assurda decisione della WA abbia fatto notizia ed abbia permesso all’atletica di tornare sui giornali. Ai nostri atleti, in primis Jacobs e Tamberi, dico: fate diventare queste offese motivazione in più per la stagione 2022. Tutto serve per fare un buon brodo.

 

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