- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Tokyo 2020+1 / (8) Arco: Nespoli c'e' rimasto d'argento

PDFPrintE-mail

Sabato 31 Luglio 2021

 

nespoli 


Un giorno da leoni per l’arciere di Pavia che è andato a un passo dall'oro, ma senza rimpianti. Sono intanto saliti a 24 i metalli nobili, bilancio importante ma che per ora ci preclude l'ingresso tra i primi dieci del medagliere. Molto meglio la classifica a punti (primi 8) che ci vede tra la quinta e la sesta posizione.

MEDAGLIE ITALIA - 24 (2 ORO - 8 ARG - 14 BRO)
CLASSIFICA A PUNTI (10-8-6-5-4-3-2-1) - 154 GARE SU 339

1. Stati Uniti 592
2. R.P. Cina 486
3. C.O. Russo 464
4. Giappone 362
5. Gran Bretagna 304
6. Italia 286,5
7. Australia 273,5
8. Francia 254
9. Olanda 220
10. Germania 202


RED.

I podi di Tokyo e i risultati degli azzurri

Prepariamoci a dare a Malagò quel che è suo. Come dire che difficilmente la previsione che s’era intestata sulle medaglie da vincere a Tokyo, non si realizzi in pieno. Voleva, parole sue, almeno un podio in più di Londra (quando lui stava ancora studiando da presidente) e di Rio: come dire più di 28. Dopo la settima giornata si profila il piacevole rischio che si vada oltre e che il raccolto sia ben più ampio. Questo almeno a giudicare dalla frequenza con la quale quei pesanti tondi in metallo riciclato che decretano l’eccellenza olimpica (e mondiale), si vanno accumulando sul tavolo del CONI. Ne è arrivato anche uno a posteriori quando il CIO ha accolto la richiesta di estendere anche allo sfortunato Bruno Rossetti il bronzo del Quattro senza.

Per fare un po’ di ordine, vi proponiamo la distribuzione ad oggi per Federazioni (sono 10 ad aver vinto almeno una medaglia, con qualche sorpresa):

• Scherma 5 (0/3/2)
• Nuoto 5 (0/2/3)
• Canottaggio 3 (1/0/2)
• Pesistica 3 (0/1/2)
• Tiro con l’arco 2 (0/1/1)
• Judo 2 (0/0/2)
• Taekwondo 1 (1/0/0)
• Tiro a volo 1 (0/1/0)
• Ciclismo 1 (0/0/1)
• Pugilato 1 (0/0/1)

MEDAGLIE – Con le quattro di oggi siamo già a quota 24: quando mancano una decina di giorni al fischio di chiusura, è credibile che le 28 che segnavano quel confine saranno superate. Semmai, e questo è un dato che toglie il sonno a Malagò e compagnia, continuano a latitare le medaglie d’oro ferme a due (ne volevano almeno una decina). E oggi pareva proprio che stesse per arrivare la terza quando Mauro Nespoli (numero 7 del ranking WA) è sceso sul campo di tiro per la finale dell’arco contro l’imberbe ma fortissimo turco Mete Gazoz (numero 4).

Nespoli, che s’era aperto autorevolmente la strada della finale, si portava in vantaggio (3 a 1 dopo due set) e pareva avviato a conquistare quella medaglia d’oro nell’individuale che sognava da tempo (nella sua bacheca figurano un oro e un argento a squadre, mentre nella prova individuale, il suo miglior risultato restava il sesto posto di Rio). Ma a quel punto Gazoz ha piazzato una serie di 10 invertendo la rotta della sfida, fino che Nespoli ci restava d’argento, l’ottavo della spedizione azzurra. “Non ho perso l’oro, ma ho vinto l’argento”, il suo commento scendendo dal podio, senza troppe recriminazioni per quell’ultimo 8 che gli costato il titolo. Appuntamento rinviato, a 33 anni nell’arco si è nella maturità, a Parigi che dista solo tre anni.

QUADARELLA 600Un argento e tre bronzi, dunque, la sintesi dell'ottavo giorno di gare. La giornata era cominciata, quando in Italia era notte piena, con il bronzo di Simona Quadarella negli 800 stile. Hanno notato in pochi che si trattava della medaglia n. 600 di tutto lo sport olimpico italiano: la prima nel 1900! In ogni caso un terzo posto che va bel oltre il semplice dato tecnico, specie dopo la delusione sui 1500 – la sua gara di elezione – dovuta alla gastrointerite, ma soprattutto per il nome di chi l’ha preceduta alle piastre: quel fenomenale asso-piglia-tutto che risponde al nome di Katie Ledecky, alla sua terza olimpiade, e la novità australiana Ariarne Titmus che s’era già presi i titoli dei 200 e dei 400.

“E' la medaglia del mio riscatto”, dice la romana a bordo vasca, “ora posso tornare a casa tranquilla”. A ventidue anni Quadarella, campionessa mondiale in carica dei 1500 e vice degli 800, anche in sede olimpica ha così confermato sulle distanze lunghe d’essere sempre la regina d’Europa: non si dimentichi le tre vittorie ottenute agli Europei di Glasgow 2018 e di Budapest 2021 su 400, 800 e 1500. Diventa anche la terza italiana a salire sul podio a cinque cerchi degli 800 dopo Novella Calligaris (Monaco 1972) e Alessia Filippi (Pechino 2008).

TESTA – Il bottino medaglie l’aveva incrementato Irma Testa – una storica prima volta per le donne del ring – cogliendo il bronzo nei Piuma al limite dei 57 chili dopo aver pagato lo scotto dell’esordio a Rio. L'azzurra ha perso ai punti (1-4) contro la filippina Nestig Petecio, campionessa mondiale in carica: un incontro molto equilibrato ma mai in discussione tanto che al verdetto finale la ragazza di Torre Annunziata ha abbracciato l'avversaria. “Questa medaglia è frutto di tantissimi sacrifici: non ho sbagliato nulla in questi anni”.

PESI – Il rendimento della squadra dei pesisti è stato un po’ la sorpresa di questi Giochi. Tre medaglie con solo cinque atleti. Dopo il bronzo di Marco Zanni e lo splendido argento di Giorgia Bordignon, è stata la volta del siciliano Antonino Pizzolato a salire sul podio, categoria 81 kg. Dopo aver sollevato 365 chili e conquistato il terzo posto, il 25.enne siciliano di Castelvetrano, ha tentato il colpo nello strappo misurandosi contro i 205 chili che l’avrebbero portato al secondo posto alle spalle del cinese Lyu Xiaojun e davanti al dominicano Zacarias Michel Bonnat (argento), ma senza riuscirci. Resta il valore di una prova che ha anche il merito di essere tra le meno attese.


QUARTI POSTI – Sono stati tre anche oggi: con la staffetta mista-mista (due nuotatori e due nuotarici con concluda da Federica Pellegrini ai piedi del podio nella gara vinta dalla Gran Bretagna; nella tavola a vela R:SX con Marta Maggetti finita ad una frazione di punto dalla terza posizione; con la squadra di sciabola dove, nella finale per il terzo posto, Irene Vecchi, Michela Battiston, Rossella Gregorio sono state sconfitte dalla Corea per 45-42.



 

Cerca