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I sentieri di Cimbricus / Il ragazzo che ignora i suoi limiti

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Domenica 16 Maggio 2021

 

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In tema di “combo”, ha fatto notizia la doppietta del ventiduenne Ju’Vaugh, radici giamaicane e treccine colorate, salito dapprima a 2.36 per allungarsi subito dopo a 8.24.

Giorgio Cimbrico

Aggiornamenti su Ju’Vaugh Harrison – un tempo conosciuto anche come Blake – che non conosce quali siano i limiti, soprattutto i suoi. Questa volta il 22enne dell’Alabama, con radici giamaicane, ha scelto un luogo caro ai vecchi aficionados, College Station, contea di Brazos, Texas, dove nel ’67 Randy Matson aveva dato forma a un mondiale del peso che anticipava i tempi – 21.78 – fornendo un seguito a quel che nello stesso luogo aveva realizzato due anni prima, 21.52.

Ju’Vaugh ha offerto una delle più pulite serie della storia: sette salti alla prima prova, da 2.17 a 2.36, mondiale di stagione e record personale migliorato di sei centimetri, davanti a Daryl Sullivan che con 2.33 ha uguagliato quel che era il vertice 2021, in mano per pochi giorni allo svizzero Loic Gasch.

Dopo aver chiuso la gara senza ulteriori assalti, per mantenerla splendidamente virginale, un paio d’ore dopo Harrison è andata sulla pedana del lungo e forse un po’ stanchino ha saltato … solo 8.24 (dopo un 8.22) accusando sconfitta dal giamaicano Carey McLeod, che gareggia per Tennessee e che ha approfittato della conference NCAA di College Station per atterrare a 8.34.

Nativo dello stesso stato che all’atletica ha dato meravigliosi proteiformi come Jesse Owens e Carl Lewis, Harrison, alto (1.93), sottile e ricco di treccine colorate, era stato la stella dei campionati NCAA di Fayetteville, Arkansas, confezionando quello che gli americani chiamano “combo”, in questo caso storico: 8.45 e 2.30.

All’apertura della stagione all’aperto, a Baton Rouge, aveva lasciato un segno nella sabbia a 8.44, top dell’anno. Alle finali NCAA cercherà la seconda doppietta in specialità molto diverse: gli era già riuscita nel 2019, a Austin: 2.27 e 8.20. Il giunco inseguirà lo stesso obiettivo ai Trials della seconda metà di giugno a Eugene?

In tema di “combo”, sull’esempio tracciato da Ju’Vaugh, da segnalare Tyra Gittens, di Trininad & Tobago, che sempre a College Station ha centrato nell’eptathlon la più brillante accoppiata alto-lungo della storia delle prove multiple, superiore per punti raccolti anche a Jackie Joyner Kersee: 1.95 e 6.96: 2330 punti dei 6418 raccolti nei sette atti vengono dai salti.

Marcell Jacobs perde un posto nella lista stagionale dei 100: ora è sesto, superato dal sudafricano Tiotliso Gift Leotlela, 23 anni appena compiuti, 9”94 in altitudine a Johannesburg, con 1,3 di vento alle spalle. Leotlela aveva corso nello stesso tempo in aprile ma con troppa brezza di coda.

Trayvon Bromell guida con 9”88, davanti al quattrocentista Fred Kerley, 9”91, a Ronnie Baker, che da un po’ non si vede in azione, a Jo’Vaugh Martin e a Leotlela, tutti a 9”94. Jacobs, con il 9”95 savonese, precede Cravon Gillespie, vincitore a Walnut in 9”96, il ghanese Benjamin Azamati Kwakuwu e Kyree King, entrambi a 9”97. Il recordman master Justin Gatlin, 39 anni compiuti, e il cinese Bingtiana Su, sono a 9”98. La situazione, come si dice, è molto fluida.  


 

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