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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Giochi Olimpici Invernali - 2002

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2002 Salt Lake City

 

XIX Giochi Olimpici Invernali

 

(gfc) Sconfitta quattro anni prima, Salt Lake City ottenne i Giochi nel giugno 1995: per la seconda volta la manifestazione tornava nelle vallate dei Mormoni che già l’aveva ospitata nel 1932. Una garanzia condivisa, premessa per un successo organizzativo. Anche per l’entità del budget proposto che superava i due miliardi di euro, una enormità per l’epoca. Ma le cose andarono diversamente. Dapprima, sin dal novembre 1998, per le voci di corruzione in sede di designazione, rivelatesi in parte vere, tanto da spingere le autorità ad avviare alcune inchieste.

A seguito dei fatti emersi lo stesso CIO si vide costretto a riscrivere le norme per l’assegnazione e allontanare quattro dei suoi membri. Per di più il clima che fece da cornice ai Giochi risentì fortemente dei sentimenti suscitati dall’attentato dell’11 settembre 2001. Un atteggiamento innervato di patriottismo, quello degli americani, che toccò il culmine quando, all’apertura, venne fatta sfilare una bandiera proveniente da “Ground Zero” e che sventolava sulle Torri Gemelle la mattina dell’attentato.

Ma i risvolti più penosi per la rassegna di Salt Lake City risultarono i numerosi casi di doping nel fondo e il comportamento non proprio adamantino delle giure del pattinaggio artistico. Sotto la mannaia dell’antidoping caddero diversi atleti di grido, come Johann Mühlegg, un tedesco naturalizzato spagnolo dal 1999, che di medaglie d’oro ne aveva vinto addirittura tre (Mühlegg le restituirà al CIO solo nell’aprile 2004), e le due russe Olga Danilova e Larissa Lazutina. Dalle squalifiche di queste ultime – con verdetti che si protrassero fino a giugno, tra ricorsi e supplementi di indagine – trassero vantaggio principalmente Stefania Belmondo e Gabriella Paruzzi che scalarono alcune posizioni da medaglia. Complessivamente nel fondo vennero ridistribuite cinque medaglie d’oro, tre d’argento e una di bronzo.

Spostandoci al ghiaccio, dopo lo scandaloso responso nella Danza, una inchiesta della ISU (la federazione internazionale) mise in luce le responsabilità di un giudice francese che aveva palesemente favorito una coppia russa a svantaggio dei rivali canadesi. A tambur battente l’ISU ribaltò il giudizio azzerando i punteggi e – per la prima volta nella storia – assegnando a tavolino una doppia medaglia d’oro. Al terzo posto della gara a Coppie chiusero gli azzurri Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio, primi pattinatori italiani a salire sul podio olimpico.

La prestazione degli azzurri fu nel complesso più che dignitosa, in recupero rispetto a quattro anni prima, con 13 medaglie, quattro delle quali d’oro. La più inattesa, e gradita, risultò quella d’oro vinta dalla laziale Daniele Ceccarelli nel Super-G, precedendo per il soffio di 5/100 la croata Janica Kostelic che mancò così il poker avendo vinto le altre tre prove dello sci alpino. Gabriella Paruzzi, precedendo Belmoldo al rientro dopo infortuni vari e alcune operazioni, vinse la 30 km TL e Armin Zoeggler riportò il suo primo titolo olimpico con l’abisso di 0”329 di vantaggio sul secondo.  

La scheda di Salt Lake City 2002

Altitudine: 1350 m s.l.m.
Date: 8/24 Febbraio 2002.
Nazioni presenti: 77 (vincitori di medaglie: 24).
Atleti partecipanti: 2399 (1513 uomini, 886 donne).
Apertura dei Giochi: George W. Bush, presidente degli Stati Uniti.
Accensione del tripode: Squadra USA di hockey (campione olimpico 1980).
Giuramento degli atleti: Jim Shea (Skeleton).
Giuramento dei giudici: Allen Church (Sci alpino).
Programma tecnico: 15 sport, 78 gare (42 uomini, 34 donne, 2 open).
Medaglie assegnate: 234 (Oro 80, Argento 76, Bronzo 78)

Membri italiani del CIO: Franco Carraro (dal 1982), Mario Pescante (dal 1994), Ottavio Cinquanta (dal 1996), Manuela Di Centa (dal 1999).
Presidente del CONI: Giovanni Petrucci.
Capo della missione italiana: Raffaele Pagnozzi.
Sede della delegazione: Villaggio Olimpico.
Alfiere della squadra: Isolde Kostner (Sci alpino).
Attachè: Pietro Ruffinengo.

Atleti italiani in gara: 105 (61 uomini, 44 donne).
Riserve o non entrati: 4 (2 uomini, 2 donne).
Medaglie vinte: 13 (Oro 4, Argento 4, Bronzo 5)
Atleti italiani vincitori di medaglie: 18 (11 uomini, 7 donne).

 

 

 

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