Il presidente Napolitano consegna il tricolore che sfilera a Pechino

Mercoledì 9 Luglio 2008   

Nel pomeriggio del 7 luglio, ad un mese e un giorno dall’inaugurazione dei Giochi cinesi, il presidente Giorgio Napolitano ha ricevuto gli azzurri qualificati, e in partenza, per Pechino. Il gruppone – che comprendeva anche atleti delle ParaOlimpiadi – aveva raggiunto il Qurinale a bordo di quattro pullman scoperti, guarda caso proprio nel giorno dello sciopero del trasporto urbano. Durante la cerimonia, a nome della nazione il presidente ha consegnato ad Antonio Rossi il tricolore che sfilerà nelle cerimonia d’apertura.

   Diretta TV Rai, ritualità e buoni sentimenti, con qualche cenno di commozione e un pensiero ai diritti umani. Nessuna protesta, per carità, il CIO non lo permette: ma probabile tolleranza per simboli da esibire con discrezione (un braccialetto coi colori del Tibet, per esempio?). Vedremo. Non per nulla Napolitano ha ritenuto di far cenno al problema: “Migliaia di atleti presenti, con la loro testimonianza di libertà, costituiscono già il miglior contributo alla causa dei diritti umani”. Peccato che in nome della libertà nel mondo siano in corso, più o meno striscianti, una quindicina di conflitti … E poi, per tirare su il morale anche ai dirigenti, il presidente ha spezzato una lancia a favore di contributi certi per il sistema sportivo nazionale (leggi CONI): “Tocca al Parlamento individuare nuove forme, certe e stabili nel tempo, di finanziamento automatico. L’ho detto e lo ripeto, anche se io ho solo il potere di auspicare”. A questo punto un raggiante Petrucci ha regalato a Napolitano una tuta bianca con la scritta “Giorgio” sulle spalle. Come poteva esimersi?