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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

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Giochi Olimpici Invernali - 1976

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1976 Innsbruck


XII Giochi Olimpici Invernali







(gfc)
Nel 1976 i Giochi Invernali rischiarono di venire cancellati dalla cronologia. C’era sempre sullo sfondo il dissidio tra concezione olimpica dello sport e le pressioni da parte delle aziende dello sci. Ma capitò anche un incidente che poteva avere conseguenze più immediate. Mentre il passaggio di mano, alla testa del CIO, avvenuto tra l’americano Avery Brundage e il lord irlandese Michael M. Killanin, sembrava poter indicare una via meno intransigente per risolvere il problema del dilettantismo, ben più gravida di conseguenze arrivò la rinuncia della città di Denver ad ospitare i Giochi.

Cosa era accaduto? Era capitato che Denver – che aveva chiesto ed ottenuto l’assegnazione sin dal 1970 – nel novembre 1972 aveva ritirato senza preavviso la sua candidatura. All’origine del gesto stava l’opposizione della maggior parte degli abitanti del Colorado, contrari sia per motivi ecologici (la costruzione di nuovi impianti previsti sulle Montagne Rocciose, ritenuto un patrimonio ambientale inviolabile) che, soprattutto, finanziari.

Non avendo alternative immediate, il CIO lanciò un appello alla buona volontà di tutti i Comitati Olimpici. Nel febbraio 1973 ottenne una risposta positiva da parte di Innsbruck – città che aveva già organizzato con successo l’edizione del 1964 – e che era in grado di garantire al meglio impianti pronti e collaudati e adeguata ospitalità, malgrado il poco tempo disponibile. Una proposta che metteva il Movimento Olimpico al riparo da quella che veniva percepita come una vera catastrofe.

Fu una fortuna che quei Giochi si svolgessero nel Tirolo, in una zona tradizionalmente favorevole agli sport della neve e del ghiaccio. Si trattò di una edizione magistrale, tra le migliori della rassegna olimpica invernale. Gli impianti furono gli stessi del ’64, con le prove alpine a Lizum e il fondo a Seefeld. Ancora una volta si ebbe un grande supporto da parte del pubblico e i risultati tecnici andarono oltre le attese.

Per noi Innsbruck ’76 resta l’Olimpiade di Gustavo Thoeni – a cui, in quell’occasione era stato affidato il tricolore (lo porterà anche nel 1980) –, giunto alla maturità dopo aver vinto la quarta Coppa del Mondo. Resisteva ancora la “Valanga azzurra”, i cui risultati avevano reso lo sci molto popolare nel nostro paese e spinto gli italiani verso la montagna e il turismo invernale. Con ritorni importanti su tutto il comparto commerciale.

Gli azzurri dello sci alpino furono protagonisti di quattro belle imprese. Il capolavoro riuscì nello Slalom conclusivo quando Thoeni e Piero Gros dettero vita a uno dei loro soliti spericolati duelli. Quella volta si impose Gross, grazie ad una seconda discesa superba, con il connazionale lasciato a 44/100. Una doppietta esaltante. In precedenza Herbert Plank aveva ottenuto un bronzo in discesa e Claudia Giordani un argento nello slalom a ridosso della grande Rosi Mittermaier.

Ai successi alpini però non corrispose nulla di rilevante nelle altre discipline, in particolare da parte dei fondisti che parevano aver smarrito la strada per tornare nelle prime posizioni.

 
La scheda di Innsbruck 1976

Altitudine: 574 m s.l.m.
Date: 4/15 Febbraio 1976.
Nazioni presenti: 37 (vincitori di medaglie: 16).
Atleti partecipanti: 1123 (892 uomini, 231 donne).
Apertura: Rudolf Kirchschlager, presidente della Repubblica.
Accensione del tripode: Christl Haas e Josef Feistmantl.
Giuramento degli atleti: Werner Delle Karth (Bob).
Programma tecnico: 10 sport, 37 gare.
Medaglie assegnate: 111 (37 Oro, 37 Argento, 37 Bronzo).

Membri italiani del CIO: Giorgio de' Stefani (dal 1951), Giulio Onesti (dal 1964).
Presidente del CONI: Giulio Onesti.
Capo della delegazione italiana: Omero Vaghi.
Sede della delegazione: Villaggio Olimpico.
Alfiere: Gustavo Thoeni (Sci alpino).
Attaché: Oscar Groschup.

Atleti italiani in gara: 58 (47 uomini, 11 donne).
Riserve o non entrati: 12 (11 uomini, 1 donne).
Medaglie vinte: 4 (1 Oro, 2 Argento, 1 Bronzo).
Atleti italiani vincitori di medaglie: 4 (3 uomini, 1 donna).





 

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