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Saro' greve / Corrado Calabro', dalla poesia all'Asteroide

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Lunedì 9 Ottobre 2017

calabr

di Vanni Lòriga

Questa volta non sarò né “greve” né breve. Intendo infatti trattare argomento positivo e vado a ruota libera. Vediamo.
LA NOTIZIA – L’Accademia delle Scienze di Kiev ha proposto all’Unione Astronomica Internazionale di assegnare il nome di Corrado Calabrò al prossimo asteroide che verrà scoperto.
IL PERCHÈ - Si intende riconoscere il merito di Calabrò perchè è la prima persona, a 2000 anni da Lucrezio, che nel suo poemetto “Roaming” ha trattato di astronomia. Si parla di un grosso asteroide la cui orbita tendeva a colpire la terra e che invece viene intercettato dalla luna che fa da scudo.

IL PERSONAGGIO – Il percorso culturale, umano, poetico, sportivo di Corrado Calabrò è eccezionale. A 18 anni consegue al liceo Tommaso Campanella di Reggio Calabria la maturità classica e vince il “Premio Alecce” per la migliore pagella d’Italia. A 22 anni si laurea in giurisprudenza all’ Università di Messina. Nel frattempo non trascura la pratica sportiva. Si dedica presso la Fortitudo 1903 alla pesistica. Va forte. Con i suoi colleghi Albanese, Salazar, Musolino e Tramontano vince nel 1952 il Trofeo Nazionale “Carlo Galimberti”, gara di propaganda nota come Ercole d’Italia. Nel 1957 stabilisce anche il primato regionale di slancio con 142,5 chilogrammi. Entra così nel novero degli atleti in osservazione come Probabile Olimpico per Roma 1960.

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IL CONSIGLIO DI STATO – Ma nel frattempo si è trasferito a Roma (dove si tessera per l’Audace) quale vincitore di concorso alla Corte dei Conti. Nel 1959 si sposa, lascia lo sport ma va sempre più avanti nella carriera di Dirigente. Fra l’altro è capo della Segretaria tecnico-giuridica di Aldo Moro; Presidente del TAR del Lazio e successivamente Presidente del Consiglio di Stato (e dal 2008 ne detiene la Presidenza Onoraria). E' stato anche Garante per la Comunicazione. Incredibilmente non trascura la sua passione per la poesia, coltivata sin dai primi anni della giovinezza. Per farla breve le sue opere vengono tradotte in 24 lingue e nel 2012 fa parte della rosa dei candidati al Premio Nobel per la letteratura.

Ode per l’Olimpiade

Tra le tante sue composizioni è doveroso ricordare, in questo Sito, l’Ode composta in occasione dei Giochi di Londra 2012 il cui manoscritto è custodito nella Hall of Fame della Federazione per cui lui gareggiò, allora dell’Atletica Pesante.

Fermare nell’attimo il tuo tempo
Sei tu l’avversario di te stesso.
Fermati giovinezza,
fermati un attimo,
fermati giovinezza oltre la vita!
S’è spento lo scroscio degli applausi,
lo stadio si svuota quietamente.
Dura meno d’un battito del cuore
un attimo.
Ma per l’ultimo limite dell’uomo
forever è il mito di Pindaro,
trattengono il respiro dall’Olimpo
gli Dei.

In questa breve poesia c’è l’elogio dello sport e particolarmente della pesistica, in cui l’atleta deve battere soprattutto se stesso, in un costante anelito al superamento dei propri limiti.

Concludo ricordando che Corrado Calabrò - sollevatore di pesi, poeta, servitore dello Stato e prossimo Asteroide - è il Garante Etico del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Sappiamo che su di lui possiamo fare affidamento.  

 

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